
Bali è un'isola dell'Indonesia con una popolazione di oltre 4,4 milioni di abitanti
Zero rumore, zero musica, zero televisione, nessun tipo di movimento. I vostri smartphone smetteranno di funzionare dunque no internet no chiamate. Non si potranno accendere fuochi, né altra forma di illuminazione. Non sarà possibile circolare per le strade. Gli aeroporti saranno chiusi. E se ve lo state chiedendo no, non stiamo delirando.
Siamo a Bali e oggi, 29 marzo 2025, stiamo celebrando il Nyepi, il Capodanno Balinese indonesiano, noto anche come Giorno del Silenzio. Durante questa giornata particolare infatti, l'isola degli Dei si ferma completamente per lasciare spazio ad un'atmosfera di quiete assoluta. Un momento di autoriflessione, meditazione e pulizia spirituale, che consente sia alla gente del posto che ai visitatori di connettersi con il proprio io interiore in un ambiente sereno. Un giorno in cui magari riusciamo a scollegarci dal mondo per ricollegarci a noi.
La storia del Nyepi
Il Nyepi è un evento chiave nel calendario del Capodanno Saka che si celebra il primo giorno di luna nuova nel mese di marzo. Quest'anno sarà appunto il 29 marzo, mentre, ad esempio, l'anno prossimo avverrà il 19 marzo, così come nel 2027 l'8 marzo e così via. I credenti ritengono che nelle ore di questo giorno gli dei e le anime dei morti scendono dal cielo per visitare Bali.
I rituali che anticipano il Giorno del Silenzio
Ma se nel Giorno del Silenzio vige una pace assoluta, nel giorno prima del Nyepi i fedeli osservano dei rituali ben precisi: si sacrificano galline, anatre, capre per cercare protezione dal male e dalle forze negative. Uno degli aspetti più significativi è il rituale della purificazione.
Le famiglie balinesi si riuniscono per fare offerte ai loro antenati e agli dei, assicurandosi di iniziare il nuovo anno con una tabula rasa. Inoltre alla vigilia di questa importanza ricorrenza sfilano per le strade numerosi pupazzi di cartapesta con le sembianze di spiriti chiamati “Ogoh Ogoh“. Quest'ultimi hanno la funzione di richiamare sull'isola il maggior numero di entità, sia benigne che maligne. Quando il sole tramonta questi mostri vengono bruciati, come a rappresentare il male che se ne va dall'oasi.

Bali si ferma
Da quel momento poi silenzio assoluto. Al sorgere del sole, l'isola è avvolta dalla tranquillità. Nel giorno del Nyepi, per 24 ore a partire dalle 6 del mattino, la popolazione e i turisti potranno dedicarsi solo ad attività di purificazione spitituale. Niente voli, niente traffico e niente rumore: solo i dolci suoni della natura. Quei suoni che rilassano, che ti fanno stare bene senza un motivo preciso.
Quanto sarebbe bello un giorno del silenzio anche per noi?
Eppure, quanto sarebbe bello, anche per noi occidentali, un giorno da dedicare al silenzio? Per noi il nuovo anno significa invece più rumore possibile, fuochi d'artificio, cellulari che esplodono di fronte ai tanti messaggini, foto su Instagram, reel su TikTok e chi più ne ha più ne metta. E non importa che sia una giornata da dedicare a qualche Dio o a qualche divinità sacra. Potrebbe benissimo essere una giornata per noi e per noi soltanto. Un invito a spegnere il caos quotidiano e a ritrovare se stessi, almeno per un giorno.