Il cervello degli adolescenti è invecchiato più velocemente con il Covid

La maturazione celebrale si è velocizzata di 4,2 anni nelle femmine e 1,4 anni nei maschi. Secondo i ricercatori il fenomeno potrebbe essere legato alle restrizioni delle relazioni sociali durante la prima fase della pandemia

di Redazione Luce!
10 settembre 2024
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Lo studio è stato pensato per osservare i mutamenti che si verificano normalmente nella struttura cerebrale degli adolescenti

La pandemia e il lockdown sono esperienze che hanno lasciato un segno indelebile per molti di noi. A risentirne maggiormente sono stati gli adolescenti che, durante il periodo Covid, hanno visto accelerare il processo di maturazione del loro cervello. Lo confermano i ricercatori dell'Università di Washington, a Seattle, evidenziando come le restrizioni sociali abbiano velocizzato la maturazione celebrale di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi.

Fenomeni di questo tipo si osservano spesso negli individui sottoposti cronicamente a forte stress. Tuttavia non è ancora chiaro se i cambiamenti osservati possano avere effetti negativi, anche se i ricercatori hanno sollevato preoccupazioni su possibili riscontri sulla salute mentale

Lo studio 

Lo studio – che ha coinvolto 180 giovani in età compresa tra i 9 e i 17 anni – è stato pensato per osservare i mutamenti che si verificano normalmente nella struttura cerebrale degli adolescenti. Inizialmente, i ricercatori dovevano rivalutare i partecipanti nel 2020, ma la pandemia ha ritardato i test fino all’anno successivo, modificando l’obiettivo della ricerca stessa. 

Cambiamenti alla struttura del cervello 

Gli esami eseguiti sugli adolescenti nel 2021 hanno mostrato un assottigliamento eccessivo, rispetto ai modelli di riferimento, della corteccia cerebrale. Infatti, più è sottile la corteccia, più risulta invecchiato il cervello. Ciò, secondo il team potrebbe essere correlato proprio alle restrizioni delle relazioni sociali durante la prima fase della pandemia.

La differenza tra ragazzi e ragazze 

Il fenomeno è risultato molto più marcato nelle ragazze, nelle quali l'assottigliamento ha riguardato in maniera estensiva la corteccia cerebrale, mentre nei ragazzi è risultato limitato alla corteccia visiva.

Per i ricercatori le differenze potrebbero essere legate al diverso valore che le relazioni sociali hanno per i due generi. "Per le donne, le relazioni con i coetanei sono di vitale importanza per lo sviluppo dell'identità personale; inoltre fanno affidamento su queste relazioni per il sostegno emotivo più degli uomini", scrivono i ricercatori che invitano a monitorare la salute mentale dei ragazzi.