Chicago, dottoressa dona un rene a una paziente sconosciuta

Un gesto di solidarietà che ha reso possibile un doppio trapianto: il rene del marito di Ginger è andato a un altro paziente

di MARIANNA GRAZI -
9 aprile 2023
Aleksandra Gmurczyk

Aleksandra Gmurczyk

Più di 90mila pazienti negli Stati Uniti sono in attesa di ricevere un trapianto di rene, per questo quello che ha fatto la dottoressa Aleksandra Gmurczyk a Chicago ha decisamente dell'incredibile. Un gesto di solidarietà straordinario, che ha contribuito a togliere due persone dalla lista d'attesa: il medico infatti ha donato il proprio rene a Ginger, una donna che non aveva mai incontrato, avviando una donazione di organi combinata.

La doppia donazione

Ma che significa? Questa particolare procedura si verifica quando una persona è disposta a donare un organi ad un ricevente che ne ha bisogno, ma non è compatibile; quindi si scambia il ricevente con un altro donatore. In questo caso, il rene della dottoressa Gmurczyk, a febbraio 2023, è andato a Ginger, paziente con "compatibilità difficile", tanto che suo marito Gary, che si era offerto di aiutarla, non era risultato però idoneo. Ma a procedura ormai avviata il suo rene lo ha donato a un paziente della Northwestern Medicine.

Aleksandra Gmurczyk: "Voglio aiutare più persone possibile"

Gmurczyk, nefrologa e docente associata presso la Northwestern Medicine, ha incontrato per la prima volta Ginger alla conferenza stampa di giovedì scorso e le ha detto: "Sono felice che tu abbia ricevuto il mio rene e so che te ne prenderai molta cura". "Non volevo donare specificamente a una sola persona - ha aggiunto - ma con una donazione di rene combinata sapevo di avere la possibilità di aiutare più persone". Nonostante la lunga lista d'attesa, alcuni dei pazienti della dottoressa sono però ancora restii a sottoporsi a un trapianto, per sfiducia nel sistema sanitario o a causa dei requisiti per la donazione.
 
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Così nove anni fa ha iniziato a pensare a come far cambiare idea a queste persone e ha deciso di candidarsi come ispirare altri a donare. "Il motivo per cui ho voluto farlo? Perché così posso andare da loro e dire: 'Ho donato il mio rene e credo che le persone che ricevono un trapianto di rene vivano una vita più lunga e più sana, e ci credo così tanto che mi sono messa in gioco io stessa'", ha spiegato. Anche il marito di Ginger, Gary, ha poi incontrato il suo ricevente, Arturo "Art" Reyes, che si è detto particolarmente emozionato. "Pensavo che non ci fosse più speranza per me", ha spiegato. "Non ci sono parole per ringraziarvi, mi avete ridato la vita". La Northwestern Medicine ha regalato a Gmurczyk e Reyes delle magliette con la scritta "La donazione di organi salva la vita".

Il trapianto di rene

Secondo il National Institutes of Health, nel 2020 negli Usa sono stati eseguiti 22.817 trapianti di rene a causa di malattie o insufficienze renali. In media, ci vogliono dai tre ai cinque anni prima che un paziente venga abbinato a un donatore, secondo la National Kidney Foundation. "Sarebbero stati due anni esatti ieri da quando ho iniziato la dialisi", ha raccontato Ginger. "Circa una o due settimane prima di ricevere il trapianto... ha iniziato a peggiorare". Dopo l'intervento da donatori viventi i reni di solito iniziano a lavorare immediatamente e possono funzionare per il doppio del tempo rispetto a quelli provenienti da deceduti: 15-20 anni contro 10-12 anni, rispettivamente. Dopo l'abbinamento con Ginger in Virginia, il processo pre operatorio della dottoressa Gmurczyk è stato quello tipico, con esami di funzionalità renale e screening dell'addome per trovare il rene il rene da esportare. Oltre allo staff medico aveva al suo fianco un consulente, che si adopera per garantire che i donatori non siano costretti o pagati per sottoporsi alla procedura, e assistenti sociali, che invece aiutano il donatore dopo l'intervento. "Le persone che si sottopongono un trapianto hanno bisogno di un supporto sociale, ma molte non hanno nemmeno una persona che le aiuti", ha dichiarato. Con lei invece c'era un amico, che l'ha riaccompagnata a casa. "Il giorno dopo sono riuscita a occuparmi del mio cane. Facevo tutto da sola". E trascorse due settimane di pausa dal lavoro non ha avuto problemi a tornare.

I precedenti

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La dottoressa Aleksandra Gmurczyk ha donato un rene a una donna che non conosceva, in dialisi da due anni (Northwestern Medicine)

Il caso della Virginia non è il primo in cui un medico decide di donare un proprio organo a un paziente bisognoso. Come riporta il Maine Health, l'anno scorso il dottor Aji Djamali, presidente del dipartimento di Medicina del Maine Medical Center, ha donato il proprio rene a un suo ex paziente. Nel 2002, la dottoressa Susan Hou, nefrologa presso il Michael Reese Hospital, il Rush University Medical Center e il Loyola University Medical Center, ha donato l'organo a una donna in dialisi. Ma la dottoressa Gmurczyk ha voluto compiere questo importantissimo gesto anche per contribuire a educare i pazienti e donatori.