Quante volte abbiamo sentito parlare di melanoma? Ma cosa è in pratica? Il melanoma è un tumore maligno della pelle che origina dai melanociti, cellule dell'epidermide che producono melanina, il pigmento responsabile della colorazione della pelle e dei capelli.
La situazione in Italia e nel resto del mondo
Fino a pochi anni fa considerato un tumore raro, oggi ha un'incidenza in crescita costante in tutto il mondo. Numerosi studi infatti suggeriscono che questa sia addirittura raddoppiata negli ultimi dieci anni.
Globalmente si stima che nell'ultimo decennio questo tumore cutaneo abbia raggiunto centomila casi l'anno, con un aumento di circa il 15% rispetto a quello precedente.
In particolare, esso è decine di volte più frequente nei soggetti di ceppo europeo caucasici rispetto alle altre etnie. I tassi di incidenza più elevati si riscontrano nelle aree molto soleggiate e abitate da popolazioni di ceppo nordeuropeo con la pelle particolarmente chiara. Rarissimo prima della pubertà, colpisce prevalentemente persone tra i 30 e i 60 anni.
E in Italia? Nel nostro paese la stima dei melanomi e dei decessi a essi attribuiti è tuttora approssimativa e si aggira intorno a 7.000 casi l'anno.
"Di solito sorge sulla pelle esposta in modo acuto al sole"
Sono questi alcuni dei temi trattati da Paola Queirolo, direttrice del reparto oncologia medica del melanoma e sarcomi dello Ieo di Milano e coordinatrice delle linee guida dell'associazione italiana di oncologia medica.
"E' un tumore che in genere è cutaneo, più raramente esistono i melanomi delle mucose ma sono davvero eccezionali, e nasce dai melanociti, le cellule deputate alle difese al sole" spiega Queirolo.
"E' tipicamente un tumore che insorge sulla pelle esposta in modo acuto al sole o soprattutto è frutto di scottature subite nell'infanzia e nell'adolescenza" aggiunge.
"Ci sono lesioni che sono assolutamente subdole, i colori possono andare dal nerastro al blu al rossastro, ci sono anche le forme nodulari che sono rosa; quindi, queste lesioni sono assolutamente difficili da diagnosticare e hanno bisogno di grandi specialisti nel controllo nel tempo", conclude l'esperta.
Le persone più a rischio
Ma chi sono le persone più a rischio? Paola Queirolo, coordinatrice delle linee guida dell'associazione italiana di oncologia medica, prova a fare chiarezza.
"Due dei sei fototipi più a rischio sono quelli con capelli rossi e pelle bianca, per esempio Nicole Kidman, oppure i biondi con lentiggini e occhi azzurri o verdi, se hanno avuto scottature nell'infanzia o nell'adolescenza sono maggiormente a rischio melanoma, e questi sono fattori immodificabili" dichiara Queirolo.
"E poi vi sono i fattori legati alla forte esposizione al sole, negli ultimi anni assistiamo al fenomeno incredibile di bambini piccoli lasciati al sole per tutta la giornata, cosa che quando eravamo piccoli noi assolutamente non succedeva. Alla base dei melanomi c'è sicuramente l'inquinamento, un fattore importante nell'insorgenza di qualsiasi tipo di tumore", continua la donna.
Vaccini e margini di guarigione
Paola Queirolo, coordinatrice delle linee guida dell'associazione italiana di oncologia medica, interviene sulla possibilità di avere in tempi rapidi un vaccino per il melanoma.
"I vaccini sono attuali nel senso che abbiamo già lo studio di fase uno che è stato portato a New Orleans da pochi giorni" dice.
"Quest'estate fortunatamente il mio centro è stato selezionato da alcuni altri in Europa per poter somministrare il vaccino fatto proprio con le cellule del tumore stesso, con il melanoma o metastasi di melanoma resecate, che vengono poi portate a un laboratorio centrale di Moderna e vengono selezionati circa una trentina di neoantigeni del tumore e poi somministrato in nove dosi ai pazienti dopo l'intervento" aggiunge.
"Ho scelto di occuparmi di questo tipo di tumore proprio perché è stato il modello di applicazione dell'immunoterapia. Non funzionava la chemioterapia, poi è arrivata l'immunoterapia che ha dimostrato di poter guarire i pazienti anche dalla fase metastatica della malattia", prosegue Queirolo.
Poi un cenno sui margini di guarigione: "I margini di guarigione sono cresciuti nel tempo, con la chirurgia sono guariti più dell'80% dei casi, nei casi di metastasi il 50% dei pazienti sono vivi a cinque anni. Prima dell'arrivo dell'immunoterapia, la mediana di sopravvivenza era di appena sei mesi".
Il consiglio della direttrice
Il melanoma non è però il tumore cutaneo più diffuso: "Esso è il tumore più aggressivo e mortale, ma ci sono tumori molto più frequenti, come il carcinoma basocellulare, che rappresenta l'80% dei tumori cutanei ed è il più frequente nel mondo ma anche il più guaribile" dice Paola Queirolo.
"Se non trattati chirurgicamente in tempi brevi, anche questo tipo di lesioni possono aumentare localmente, non danno metastasi ma rischiano di crescere", racconta l'esperta.
Infine, la direttrice lancia un consiglio per non farsi prendere dal panico in caso di macchie della pelle: "E' buona norma conoscere la regola dell'Abcde, vale a dire l'asimmetria, i bordi irregolari, il colore disomogeneo, le dimensioni di più di cinque millimetri e l'evoluzione".
E conclude: "E' fondamentale eseguire una visita dallo specialista dei tumori cutanei, che sia un dermatologo o un oncologo, sono loro che conoscono i tipi di lesione e sanno come comportarsi".