Una forma di violenza
Il disegno di legge arriva dopo una lunga battaglia portata avanti da attivisti, ostriche e in generale dalla comunità medica. Gillian Keegan, Ministro della Salute del Paese, ha dichiarato che “Il governo si impegna a salvaguardare le donne e le ragazze vulnerabili del nostro Paese”. In in merito, sul Guardian, è intervenuta Diana Nammi, direttore esecutivo dell'Organizzazione iraniana e curda per i diritti delle donne, la quale ha spiegato al che "ogni donna e ragazza che affronta questo intervento chirurgico invasivo, lo fa sotto costrizione, diretta o indiretta, per presentarsi come 'vergine' e, in molti casi, questa operazione viene effettuata per consentire un matrimonio forzato, organizzato dalle famiglie". In molti Paesi Europei si usa infatti l'imenoplastica per assiduo rispetto di credenze religiose e culturali in cui la verginità è considerata un “valore” di cui deve necessariamente essere in possesso la donna soprattutto per potersi sposare."L'imenoplastica provoca traumi e, in circa la metà dei casi, la donna non sanguina comunque al successivo rapporto sessuale, e diventa molto vulnerabile agli abusi basati sull'onore o addirittura ai delitti d'onore", ha aggiunto Nammi, facendo riferimento ai pericoli che rischiano le ragazze sottoposte al volere e al potere degli uomini, che siano della loro famiglia o i loro futuri mariti.La storia: abusi fisici ed emotivi
Ancora sul Guardian è raccontata la terribile storia di una trentenne curda, che era stata violentata da bambina e negli anni successivi è stata ossessionata dai suoi genitori perché si sottoponesse alla ricostruzione dell'imene, in moda da presentarsi 'pura' alla prima notte di nozze. Suo padre, ricorda la ragazza, le disse che esisteva un intervento chirurgico che avrebbe "riparato la sua vergogna" in modo da non correre "il rischio di essere ostracizzata dalla mia comunità". Ma, sottolinea "non volevo sottopormi all’operazione desiderata dai miei genitori (e questo) mi ha messo in uno stato d’animo estremamente cupo. Mi sentivo anormale. Ho detto ai miei che non volevo fare l’operazione, ma loro, per più di un anno, hanno usato il ricatto emotivo per cercare di convincermi". Insomma non solo la donna ha dovuto farsi carico del dolore provocato da un abuso fisico ma, aggiunge: "Se l'imenoplastica fosse stata illegale quando ero adolescente, mi avrebbe risparmiato molti abusi emotivi. Sono sicura che sarà di grande conforto, per le ragazze vulnerabili, in una posizione simile alla mia, sapere che la legge è dalla loro parte. Potrebbe dare loro la forza di difendersi da sole".