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Intolleranze e allergie alimentari, i luoghi comuni: cosa non dire e non fare

Seconda puntata di Intolleranze for dummies, la rubrica di Luce sui disturbi alimentari: ecco qualche tabù da sfatare

di CRISTIANA MARIANI -
20 ottobre 2023
IntolleranzeForDummies

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Seconda puntata di "Intolleranze for dummies", la rubrica che si propone di raccontare la vita - sì, perché si vive lo stesso - di chi divide le proprie giornate con le intolleranze alimentari. Con una finestra anche sulle allergie, perché non ci facciamo mancare nulla.

Il problema più grande? Le persone

Dopo aver stabilito le differenze fra allergie e intolleranze alimentari, e quindi aver guardato all'interno, posiamo l'attenzione sull'esterno. Perché, diciamolo pure senza timore alcuno di smentita, il problema maggiore che condiziona le giornate di allergici e intolleranti sono le persone che stanno loro attorno.
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L'intolleranza al nichel

Nessuno si 'mette nei panni' di chi soffre di disturbi alimentari - sì, chiamiamoci pure "diversamente alimentati", ma il dato di fatto è che i nostri sono disturbi alimentari in piena regola: abbiamo problemi con il cibo. Sdoganiamo questo concetto e passiamo oltre, che già la vita è tanto complessa così figuriamoci se dobbiamo pure metterci a fare gli schizzinosi sulle definizioni: non puoi mangiare questo, non puoi ingerire quell'altro, attento alla contaminazione. L'ultima cosa che ci manca è qualcuno che aggiunga disagio al disagio. E che arricchisca il già nutrito catalogo di stereotipi e pregiudizi.

I luoghi comuni sulle intolleranze

Allergie e intolleranze alimentari sono infatti zeppe di luoghi comuni. Un esempio? "Se non rimetti o non ti contorci dal mal di stomaco o di pancia, non stai poi così male". Ma dove è scritto? Esiste un manuale sul genere del Dsm-5 - quello che classifica e diagnostica precisamente i disturbi mentali - anche per le reazioni agli alimenti? Non mi risulta. Il concetto deve essere chiaro: ogni reazione avversa a un particolare alimento o sostanza non va sottovalutata. Altro luogo comune ormai abusato: "È tutto nella tua testa, le intolleranze sono una questione psicologica". Probabilmente una componente emotiva in alcuni soggetti può anche esserci e lo stress può influire, ma direi che la componente strettamente fisica e di reazione a qualcosa che proprio non si riesce a metabolizzare rimane ancora quella preponderante. Ed eccoci alla terza baggianata: "Mi sento un po' appesantita, sono ingrassata. Inizio a mangiare prodotti senza glutine così mi sgonfio". Dlin dlon, avviso speciale: il glutine, se si è dotati di tutti gli strumenti per poterlo digerire, non è un problema per l'organismo. Tradotto: seguire uno stile di vita gluten free non fa dimagrire di per sé.
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Ogni reazione avversa a una sostanza ha valore, nonostante i tanti luoghi comuni che circondano le intolleranze alimentari

Chi ha problemi a metabolizzare il glutine eliminandolo dalla propria dieta probabilmente perderà peso, ma solo perché toglierà qualcosa che nuoce all'organismo della persona in questione. Quarto luogo comune: "Quindi non mangerai mai più un certo tipo di alimenti se sei intollerante?". Non è detto. Una grande differenza fra intolleranze alimentari e allergie è proprio questa: le intolleranze possono regredire, le allergie no. In linea teorica, quindi, un intollerante al nichel potrebbe tornare in un tempo non precisato - dipende tutto dalla risposta del suo corpo - a ingerire alimenti contenenti nichel senza avere reazioni avverse. Il consiglio è cercare, nei casi in cui è possibile, di reintrodurre piano piano gli alimenti che sono stati tolti in fase di detox. Tutto deve avvenire, in ogni caso, dopo aver parlato con il proprio medico o comunque informandolo di quello che si sta facendo.

Ascoltiamo il corpo, ha tutte le risposte

In primis, però, bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo. Ecco l'altro luogo comune da sfatare: "Se ne mangi una piccola quantità non ti fa niente, le tue sono solo fissazioni". Ecco, no. Se un organismo rifiuta una sostanza, la rifiuta anche se al posto di un chilo se ne introdurrà un grammo. Le reazioni saranno meno violente o prolungate nel tempo, forse, ma il "Cosa mai potrà succedere" personalmente lo lascio a chi vuole provare. Anche perché io l'ho già fatto, lasciandomi convincere purtroppo, e la risposta del mio corpo non è stata delle più gioiose.
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L'allergia al latte

Piccola postilla per chi è allergico al latte. "Ma anche al latte di capra?". Sì, è latte animale e anche se la capra non è il quattrozampe più sveglio del mondo è un animale. "Ma anche al formaggio invecchiato 36 mesi? Lì il lattosio non c'è". Sì, anche 65 visto che l'allergia al latte non comprende solo il lattosio, ma anche le proteine del latte. E il lattosio non è una proteina del latte, sono due componenti diverse visto che è uno zucchero. "Ma se ne bevi poco?": rimetterò quello che ho bevuto.