
Camera e Senato hanno definitivamente dato l'ok alla conversione in legge del
Decreto Sostegni, che all’
Articolo 34-ter "riconosce, promuove e tutela la
lingua dei segni italiana (LIS) e la lingua dei segni italiana tattile (LIST)". La LIS verrà finalmente riconosciuta come
lingua ufficiale italiane per i sordi. E proprio dai rappresentanti della comunità non udente arrivano commenti di grande soddisfazione. Il
presidente dell’Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci ha detto: "È un giorno storico per tutti noi; l’Italia, oggi, colma il grave
ritardo che l’aveva portata ad essere l’
ultimo dei Paesi in Europa a non aver riconosciuto la propria lingua dei segni nazionale. Dopo una lotta pluridecennale, speranze deluse, battaglie in tutte le sedi, campagne di sensibilizzazione, sit-in, petizioni, convegni, progetti e imponenti manifestazioni di piazza e dopo questo periodo così complicato, che non ha fatto altro che mettere a nudo e
amplificare le discriminazioni che vivono ogni giorno le persone sorde, siamo arrivati finalmente a questo risultato importantissimo, un segno di civiltà e una conquista non solo per le persone sorde, ma per tutta Italia". E ha poi aggiunto: "È un
crocevia fondamentale e storico verso la piena inclusione delle persone sorde e l’
abbattimento delle barriere della comunicazione, lo aspettavamo da troppo tempo. Oggi dobbiamo festeggiare". L'articolo con le "Misure per il riconoscimento della lingua dei segni italiana e l'inclusione delle persone con disabilità uditiva" riconoscere anche le
figure degli interpreti come professionisti specializzati nella
traduzione e interpretazione della LIS e della LIST. Sarà un ulteriore decreto a definire invece quali saranno i percorsi formativi necessari per l’accesso alle professioni e le norme transitorie per chi già le esercita. Il testo riporta anche che "per favorire l’accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni promuovono la
diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST, la
sottotitolazione e ogni altra modalità idonea a favorire la comprensione della lingua verbale nonché iniziative di formazione del personale". Questo è un importante risultato, segno di
civiltà e grande umanità, che abbraccia ulteriormente il
principio di uguaglianza sostanziale sancito nella nostra Costituzione: "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana".