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Longevità al femminile, donne più attente alla prevenzione. Ma degli altri

FemGevity è uno spazio di approfondimento per riflettere su un tema medico-scientifico, sociale ed etico: la salute di genere

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI -
29 maggio 2023
Guendalina Graffigna, professoressa ordinaria di Psicologia dei consumi e della salute

Guendalina Graffigna, professoressa ordinaria di Psicologia dei consumi e della salute

Longevità al femminile, che cosa è? Avete presenti le frasi di circostanza del tipo “bisogna fare i conti con il tempo che passa”?. Stando alle statistiche, pare che - neanche a farlo di proposito - sia più una faccenda per donne che per uomini. I dati dell’European Observatory on Health Systems and Policies non lasciano spazio a dubbi: nella fascia di età che va dai 45 ai 64 anni, il 34% delle donne soffre di almeno una malattia cronica contro il 28% degli uomini. Dai 65 anni in poi, la forbice si allarga e le percentuali passano rispettivamente al 67% e al 56%. Sia ben chiaro, la questione è fisiologica ma ha a che vedere anche con le conseguenze che carichi di lavoro non equamente suddivisi tra uomini e donne, a partire dal lavoro di cura, portano con sé.
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Uomini e donne invecchiano in modo differente

Uomini e donne invecchiano diversamente

Per dare evidenza al fatto che uomini e donne invecchiano in modo differente e per comprendere quali sono i fattori che influiscono sui processi di invecchiamento, SoLongevity, realtà impegnata nella lifescience e longevity medicine, ha creato FemGevity, uno spazio di approfondimento a cura di donne e per le donne. L’obiettivo è tanto semplice quanto ambizioso: creare consapevolezza condivisa sui temi della longevità, dando spazio alle energie e alle competenze di diverse professioniste. Scienza, medicina, innovazione, tecnologia, stili di vita, nutrizione, mindfulness sono solo alcuni dei temi affrontati nell’ambito del progetto.
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FemGevity, uno spazio di approfondimento a cura di donne e per le donne

Protagonista del primo intervento è stata Guendalina Graffigna, professoressa ordinaria di Psicologia dei consumi e della salute presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona e direttrice del Centro di ricerca EngageMinds HUB – Consumer, Food & Health Engagement Research Center, che da tempo si occupa di salute di genere. Il suo impegno nella ricerca riguarda la psicologia dei consumi applicata allo studio dei comportamenti legati al benessere e delle condotte alimentari e all’impatto delle nuove tecnologie sul sistema sanitario.

Medicina di genere: parola all'esperta

Con la professoressa Graffigna abbiamo fatto due chiacchiere anche noi di Luce!.
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Guendalina Graffigna, professoressa ordinaria di Psicologia dei consumi e della salute presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona

Quella della medicina di genere è stata e continua a essere una strada in salita e piena di ostacoli, nonostante una sempre più piena e concreta consapevolezza rispetto a ciò che la scienza tenta di farci capire da tempo: gli uomini e le donne non sono uguali. FemGevity come avanguardia culturale per l’intero Paese? "Certamente iniziare a affrontare il tema dell’invecchiamento non solo nell’ottica positiva e preventiva della longevity, ma anche interrogandosi sulle differenze di genere in questo processo mi pare un punto di vista molto innovativo che può profondamente modificare le traiettorie di ricerca scientifica e di intervento clinico in questo ambito. In particolare in tema di prevenzione e di invecchiamento attivo, guardare alle specificità di genere apre a un mondo di esperienze, aspettative e bisogni socio-sanitari differenziati. Le donne in particolare sono delle equilibriste nella loro vita quotidiana, nel tentativo di trovare la quadra tra svariati impegni professionali, personali e familiari. Il carico di questi impegni, così come le ambizioni di qualità di vita delle donne in questo scenario, vanno tenute in conto nella definizione di percorsi di prevenzione e promozione della salute.
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FemGevity rappresenta un progetto in evoluzione, volto a informare sui temi della longevità declinati al femminile, grazie a interventi di esperte provenienti dal mondo scientifico e culturale (Foto: SoLongevity)

In tal senso, FemGevity rappresenta un progetto in evoluzione, volto a informare sui temi della 'lunga vita' declinati al femminile, grazie a interventi di esperte provenienti dal mondo scientifico e culturale, ideato da SoLongevity. SoLongevity è una realtà innovativa, il cui nome è acronimo di Science of Longevity, nata nel 2019, che opera nel settore della medicina della longevità, studiando i meccanismi dell'invecchiamento e lavorando sullo sviluppo di un approccio diagnostico di ultima generazione, protocolli di ringiovanimento fisiologico e nuove formulazioni nutraceutiche. Age360Ⓡ Program dedicato all’Healthy Longevity si compone di un momento diagnostico, che definisce da un punto di vista clinico il livello di invecchiamento fisiologico individuale e le possibili aree di rischio e di potenziamento, e di un momento terapeutico, attraverso una strategia di intervento di tipo medico (nutrizione, attività fisica e training cognitivo), insieme a una serie di strumenti che permettono di stimolare reazioni biofisiche e biochimiche utili ai processi di ringiovanimento fisiologico. In scia con l’impegno verso la longevità al femminile, SoLongevity promuove una versione di Age360Ⓡ Program dedicata alle donne".
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L'esperta: "Promuovere una visione di genere potrà generare una migliore consapevolezza delle proprie necessità e specificità" (Foto SoLongevity)

Longevità al femminile

Parliamo di donne in Italia: quanto sono (davvero) consapevoli di poter vivere meglio e più a lungo attraverso un nuovo e più preciso approccio alla salute psico-fisica? "Forse ancora troppo poco: la donna sa di vivere più a lungo, ma sa anche che avrà sulle spalle per molti anni la responsabilità della promozione della salute non solo personale, ma soprattutto della sua famiglia e delle persone che le stanno accanto. C’è ancora poca legittimazione - non solo sociale ma anche personale e psicologica – dei bisogni femminili di assistenza. In altre parole: le donne italiane oggi sono soprattutto martiri, spesso a discapito della loro salute e prevenzione. Promuovere una visione di genere della longevità e della salute potrà generare una migliore consapevolezza delle proprie necessità e specificità".
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Secondo l'esperta la donna sa di vivere più a lungo, ma sa anche che avrà sulle spalle per molti anni la responsabilità della promozione della salute non solo personale, ma soprattutto della sua famiglia e delle persone che le stanno accanto (Foto: SoLongevity)

Partire dall’educare le bambine e i bambini sulle differenze di genere anche in fase di invecchiamento potrebbe essere un ottimo inizio per poter contare su cittadine e cittadini consapevoli. Troppo spesso, però, la questione di genere resta ostaggio di dibattiti ideologici. Come uscire da questo vortice? "Il percorso educativo è un ottimo punto di partenza, anche se dobbiamo stare al passo con i tempi e le evoluzioni psicologiche e sociali delle dinamiche di identità di genere. La costruzione dell’identità di genere è una dinamica delicata e complessa, soprattutto in adolescenza. Oggi assistiamo a uno spettro di diverse posizioni identitarie che non sempre corrispondono con le caratteristiche biologiche del sesso. Penso che parlare di medicina di genere e di questione femminile nella longevità non possa prescindere da un’attenzione più fine sulle diverse esperienze ed espressioni che il genere oggi comporta nella nostra società".
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Nella fascia di età che va dai 45 ai 64 anni, il 34% delle donne soffre di almeno una malattia cronica contro il 28% degli uomini

Vivere a lungo per vivere meglio? "Oggi le persone vogliono vivere meglio, poi se più a lungo ancor meglio. Assistiamo ad un’importante rivoluzione nelle aspettative di qualità di vita delle persone. Non c’è solo attenzione alla quantità di anni che si possono vivere, ma sempre più c’è la consapevole richiesta di voler vivere anni di qualità, anni che davvero rispecchino le ambizioni e le progettualità dei singoli".

La filosofia dell'azienda: vivere a lungo e in salute

SoLongevity è una realtà innovativa, tra le più avanzate in Italia sui temi della longevity medicine. E' nata nel 2018 dall’incontro tra il dottor Alberto Beretta, immunologo di fama internazionale, e Guido Cornettone, innovatore da sempre sensibile alle tematiche della salute. SoLongevity ha come obiettivo ultimo quello di trasferire le conoscenze acquisite nel tempo nell’ambito dell’invecchiamento cellulare alla realtà clinica, con l’obiettivo di aumentare la possibilità di ciascuno di vivere a lungo e in salute. SoLongevity è l’unica azienda italiana entrata a far parte del National Innovation Center for Aging (NICA) in UK e può contare su una rete di collaborazioni con poli di ricerca e importanti università a livello internazionale. Una realtà che si è dimostrata capace di promuovere la differenza di sesso e genere come valore aggiunto, definendone un confine - anche medico - chiaro e ordinato e facendo chiarezza sul fatto che la strada verso un pieno riconoscimento dei diritti delle donne anche in ambito sanitario è ancora lunga ma non impercorribile.