Luce! Un gran giorno insieme a voi: tanti ospiti e sorprese a Palazzo Vecchio

Si è chiuso il terzo festival di Luce. Una giornata all'insegna della condivisione e dell'inclusione. Se ve la siete persi, ecco i video e i protagonisti dell'evento

di REDAZIONE
21 ottobre 2023
Festival di Luce!

Festival di Luce!

È il gran giorno. Questa mattina, dalle 10, a Palazzo Vecchio di Firenze, Luce! festeggia insieme alla sua community e a tanti ospiti il suo terzo compleanno.

LA DIRETTA DELLA MATTINA

Bisogna a volte semplicemente punto di vista e fare come si fa come quando si guardano le lucciole. Inizia con una citazione di Italo Calvino, da "Il sentiero dei nidi di ragno", il terzo Festival di Luce!. Le parole della direttrice di QN Quotidiano Nazionale, Il Giorno, Il Resto del Carlino, la Nazione e Luce! Agnese Pini ricordano il grande scrittore di cui si è recentemente il centenario della nascita.
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Firenze, Palazzo Vecchio. Festival di Luce! Nella foto Max Andreetta, Agnese Pini e Monica Peruzzi (New Press Photo)

"Da vicino fanno esseri schifosi ma da lontano vi indicano un sentiero luminoso. E allora Luce! vuol essere proprio questo, vuole essere un percorso di speranza che i giovani possono seguire". Prima di lei, ad introdurla sul palco e ad aprire le danze Monica Peruzzi, per il terzo anno alla conduzione del Festival, e Max Andreetta, all'esordio su questo prestigioso palco.

Il sindaco Nardella e Giuliano Amato

Agnese Pini con il padrone di casa del Salone dei Cinquecento,'l'inquilino' di Palazzo Vecchio, Dario Nardella. Il sindaco saluta i circa cinquecento studenti presenti questa mattina. Poi, parlando del nostro canale, fa un acronimo del nome: Luce! diventa quindi Libertà, Umanità, Comunità ed Ecologia.
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Firenze, Palazzo Vecchio. Festival di Luce! Nella foto il sindaco Dario Nardella con Agnese Pini (New Press Photo)

La parola passa poi al presidente emerito e neo presidente della "commissione algoritmi", che si collega in diretta video. L'85enne sarà quindi chiamato a dettare la linea sul problema dell'impatto dell'intelligenza artificiale sulle professioni creative. A Luce! parla di merito, lui che è stato uno studente modello invita i giovani ragazzi e ragazze a battersi per i loro ideali, a non arrendersi di fronte ai no, di lottare per inseguire i loro sogni. Perché il merito non basta se mancano le opportunità, l'accessibilità. Quindi sul finale, mentre sul palco salgono le rettrici, Amato afferma, parlando della questione della disparità tra i generi e merito:
"Il maschio è un animale imperfetto rispetto alle risorse di cui dispongono le donne e ha costruito una società maschilista per coprire e nascondere la sua imperfezione che ora però sta venendo a galla".

La Luce nella scienza

Sabina Nuti, rettrice della Scuola Sant'Anna di Pisa e Donatella Sciuto, del Politecnico di Milano a Luce! raccontano l'eccellenza femminile in un'università che, soprattutto in ambito scientifico, rimane ancora un luogo fortemente maschilista. Inizia Sabina Nuti, che racconta: "Ho fatto il liceo classico ed ero terrorizzata dai numeri, ero molto preoccupata e quando mi sono avvicinata all’università ho scelto per un percorso che non avesse numeri, mi faceva paura la calcolatrice e ho optato per scienze politiche. Arrivata alla fine volevo proseguire e ad un certo punto nel mio cammino ho ottenuto una borsa di studio per un master in Bocconi: c’era però un ostacolo sui 'metodi quantitativi' e c’era un professore che alla prima occasione mi ha dato uno 0, così, senza motivo. Ma non mi sono arresa, ho studiato sodo e ora sono docente di economia e lavoro solo con i numeri".
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Firenze, Palazzo Vecchio. Festival di Luce! Nella foto Donatella Sciuto e Sabina Nuti (New Press Photo)

Prosegue Donatella Sciuto: "Ero una pecora nera in mezzo ai maschi, ho sempre avuto un modo diverso di approcciare alle cose. Eravamo tre donne su 300, non c’erano neppure i bagni per le ragazze al politecnico di Milano a quei tempi. Non ho avuto problemi a fare carriera perché ero una ragazza e quando ho cominciato a fare il prorettore ho cercato di mettere in piedi qualcosa che aiutasse le ragazze. Ora a ingegneria biomedica sono più studentesse che studenti, e ci mettono meno tempo a laurearsi". "A volte voi ragazze avete paura di essere additate dai coetanei e le prime file rimangono vuote – conclude Nuti –. Sono per voi in realtà, anche se si ha paura a prendere posto. Nei nostri progetti, a nome di tutti gli atenei, è veramente qualcosa che dobbiamo cercare di superare. A volte l’informazione non arriva, si ha paura di ciò che non si conosce". A seguire il saluto a sorpresa della rettrice dell'Università di Firenze, ateneo che quest'anno compie 100 anni, Alessandra Petrucci. Segue l'intervento di Ernesto Pellecchia, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana.

La fisica che ci piace

Ha fatto innamorare tutti, grandi e piccini, di una delle materie meno "simpatiche" della scuola: la fisica. Sul palco di Luce! il docente più famoso del web, il tiktoker Vincenzo Schettini, che ha senza dubbio scoperto come arrivare ai ragazzi e farli appassionare allo studio. Il segreto? La passione.

"La fisica piace nel momento in cui vediamo il professore che si emoziona a spiegarla e sa trasmettere la bellezza della materia - ha risposto il docente alla domanda "perché la fisica piace? - I ragazzi imparano se hanno di fronte un insegnante efficace: analogico o digitale che sia. Io mi sono innamorato della filosofia prima ancora che della fisica, ho iniziato ad essere curioso.

Docente e tiktoker Vincenzo Schettini

La fisica ha un potere, farci capire come funziona tutto quello che abbiamo intorno. Nella vita  - ha detto Schettini agli studenti - imparate questo concetto a scuola e portatelo al lavoro: ricordatevi che se non chiedete di essere chiari sarete circondati da un mondo fumoso.

Leggete i libri di carta e i giornali - è l'appello lanciato dal docente ai tanti ragazzi in sala - più giornali, diventate persone critiche, sviluppate il senso critico. Prendete il cellulare, fate quello che dovete fare, ma poi leggete libri e confrontatevi con gli altri. Lì dentro c'è il genio umano". Con la sua forza social ed entusiasmo coinvolgente, Schettini è riuscito a strappare un selfie dal palco anche al ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, al quale ha poi lasciato il microfono.

"Valorizzare ogni intelligenza e ogni diversità"

Il titolare del ministero dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara a Firenze parla della recente Manovra di Bilancio, la cosiddetta Finanziaria, nella quale sono previsti 5 miliardi per la scuola. Una cifra significativa perché riguarda i dipendenti dello Stato, quindi l'istituzione pubblica, aperta a tutti e tutte. "Avevamo previsto 3 miliardi e mezzo nella passata contrattazione – spiega il politico –. L’idea è quella di dare, tra fine novembre e dicembre, ai dipendenti un anticipo sugli aumenti contrattuali.

Il ministro Giuseppe Valditara insieme alla direttrice Agnese Pini

Vogliamo ridare autorevolezza ai docenti, introdurre la cultura del rispetto e dare autorevolezza passa anche dagli aumenti". In ogni giovane c’è una bellezza interiore che va scoperta, secondo Valditara. "La scuola deve accendere la luce di ognuno. Chi sbaglia paga, il voto di condotta deve contare, ti sei comportato male, sei stato un bullo? Devi capire che quel comportamento non è tollerato". E per i casi più gravi? "Ci vuole consapevolezza di quanto sia importante far parte di una comunità, ed ecco il motivo delle attività di cittadinanza solidale. Per crescere e responsabilizzarsi". Eppure immediatamente è scattata la polemica del merito come "strumento antidemocratico". "Il merito come lo intendo io è tutto fuorché elitario o antidemocratico – replica l'esponente di governo –. Basta leggere la riforma, l'obiettivo non è raggiungere scopi astratti, altissimi, ma è tirar fuori il meglio di sé. È questo il merito".

La scuola come arma contro la mafia

"Abbiamo il dovere di individuare e tirar fuori e valorizzare le potenzialità, i talenti che ogni giovane ha. La scuola della personalizzazione, costituzionale che è l’opposto di quella gentiliana, piramidale e gerarchica. La mia mette al centro la persona".

“La vera sfida, in alcune zone, è convincere i ragazzi ad andare a scuola - ha concluso il ministro -Sono convinto che illuminando quei paesi con la cultura e la scuola, nel tempo vinceremo anche la criminalità organizzata”-

"L'orrore non è la maggioranza"

Un discorso toccante, profondo, che è arrivato a tutti i presenti in sala. Gli studenti sono stati completamente rapiti dalle parole di Stefano Massini, con la sua capacità di sbattere la verità in faccia così com'è, senza fronzoli, e allo stesso tempo spingere (quasi costringere) alla riflessione. "Le parole - dice Stefano Massini - hanno un'importanza fondamentale. Israeliani e palestinesi parlano due lingue quasi uguali, due lingue semitiche. Eppure c'è una cultura dell'odio fatta anche di parole, perché le parole possono essere vettori di unione ma anche di separazione. Cinque anni fa in un ospedale nasce un bimbo il cui cuore ha una grave malformazione. Sopravvive pur dandolo i medici per spacciato. A 18 mesi o il piccolo ha un trapianto di cuore o muore. In un altro ospedale muore un bambino di 18 mesi e i genitori dicono sì all'espianto degli organi.

Stefano Massini, premiato dal consiglio regionale della Toscana

L'ospedale li richiama dicendo "molliamo tutto. Vostro figlio è israeliano e il cuore dovrebbe andare a battere nel petto di un bimbo palestinese e voi non vorrete mai". I genitori rispondono con una frase meravigliosa: "Ma perché il cuore dei palestinesi è diverso? Anatomicamente sono uguali? Allora di cosa stiamo parlando? Togliete il cuore a nostro figlio e datelo al bimbo palestinese. Oggi il bimbo vive grazie al cuore di un bimbo israeliano". Victor Hugo diceva che l'eguaglianza tra esseri umani prima di una questione morale e politica è scientifica. L'essere umano è uguale a qualunque latitudine". Se risaliamo alle origini della storia è difficile sapere chi ha il diritto a stare su quella terra. Ma perché infierire sui bambini? E' lo stesso meccanismo con cui agivano i nazisti. Ma chiudere gli occhi davanti all'orrore non è un'ottima scelta. L'orrore va capito, va guardato". E Massini dice: "Abbiamo letto che chi uccide nella guerra israelo palestinese è sotto effetto di droga. Che serve ad annullare quel momento in cui dici con senso critico che chi sto uccidendo potrebbe essere un padre o una madre. Perfino il terrorista non andrebbe avanti se ci pensasse".

LA DIRETTA DEL POMERIGGIO

"La cultura è un qualcosa in più per i giovani"

E non poteva mancare la presenza del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha parlato oltre che del Bonus cultura anche dell'asilo nido gratis.

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al Festival di Luce!

"Luce incarna perfettamente il nostro territorio. Un territorio fortemente legato alla cultura che è il motore dell'economia. E' un qualcosa in più per i giovani. E il bonus cultura va in questa direzione: quella di avvicinare i giovani alla lettura e ai teatri". L'asilo nido gratis?: "E' un servizio per le giovani coppie. Vogliamo aiutarle e ci stiamo muovendo per questo".

Il Progetto Engine: tecnologica empatica

Un approccio multi-disciplinare sviluppato dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa per sensibilizzare le nuove generazioni sul contrasto alla violenza di genere e alla discriminazione. E sul palco, accolti da Massimiliano Andreetta e Armando Stella, sono intervenute la coordinatrice del progetto Anna Loretoni e l'attivista Francesca Vecchioni, Presidente Fondazione Diversity, esperta di comunicazione, linguaggi media, hate speech e diritti umani che hanno sperimentato in anticipo il progetto della realtà aumentata. "La parola chiave è la consapevolezza. Il tema della violenza di genere è molto spesso inconsapevole. Non ci rendiamo conto di questo. Le donne molto spesso non sono libere. Il problema è quello di non sapere esprimere la violenza. La conosciamo ma non la riconosciamo", le parole dell'attivista. Alle sue parole le fanno eco quelle della coordinatrice del progetto: "Il problema della società è quello del dislivello di potere che colpisce in ogni luogo. Ogni volta che trovi qualcuno che ha più potere di te non sai come reagire". Il consenso sui rapporti sessuali? "Dobbiamo far capire ai ragazzi, ai giovani uomini, che il consenso deve essere esplicito. Il consenso non si può presumere".

La famiglia che vorrei

Sul palco Valerio Baroncini che parla di genitorialità, di famiglia tradizionale e di nuove famiglie insieme alla cantante Nina Zilli, a Lidia Carew, performer imprenditrice sociale e creative consultant e a Cristiano Fico, Referente Famiglie Arcobaleno Toscana.

Il momento 'La famiglia che vorrei' con Nina Zilli, Lidia Carew, Cristiano Fico e Valerio Baroncini

Cosa è una famiglia oggi? "Innanzitutto è un atto di coraggio. Quando siamo in tour ci definiamo come una famiglia musicale perché stiamo tutti insieme per molto tempo. Sicuramente qualsiasi sia il tipo di famiglia è una cosa fondamentale nelle vita di tutti perché stare insieme è come un miracolo visto che da soli non riusciremo a sopravvivere". Poi la performer sulla sua diversità: "Quando mi sono accorta di essere unica in Italia anche per via della mia fisicità era impossibile non farsi notare. E quando sono rimasta incinta è stato difficile far passare il messaggio che il mio fisico era cambiato e che non potevo più riuscire a fare determinate cose". Infine il Referente delle Famiglie Arcobaleno sulla richiesta alla classe politica: "La politica ci ha sempre un po' schivato. Chiediamo da anni una legge che tuteli i nostri figli. Vogliamo dei doveri. Serve urgentemente questo tipo di legge e un matrimonio egualitario. L'Italia è pronta per questo".

Giancarlo Ricci insieme ad Alec Ross e ad Alberto Dalmasso sul tema dell'innovazione sostenibile

Innovazione sostenibile

Giancarlo Ricci, vicedirettore de Il Giorno, ilgiorno.it, ilrestodelcarlino.it, lanazione.it, quotidiano.net introduce il tema della sostenibilità tra start-up e innovazione insieme a Alec Ross, scrittore, imprenditore e docente universitario e Alberto Dalmasso, CEO e co-founder di Satispay. Cosa è per te l'innovazione sostenibile? "Semplice. Portare la tecnologia ai negozi dove ci muoviamo tutti i giorni. Noi non vogliamo immaginare un mondo dove stiamo chiusi in casa ad ordinare, per esempio, il cibo. Noi ci immaginiamo un mondo dove la tecnologia accelera tutti i processi", le parole del CEO di Satispay. Perché il modello italiano funziona? "Il contratto sociale funziona. Le relazioni tra i cittadini e le imprese è buono. E' vincente perché in Italia c'è un collegamento tra il vecchio e le esigenze locali. Abbiamo bisogno delle invenzioni, come quella di Satispay, perché la tecnologia aumenta la nostra umanità", conclude il docente universitario.

A tutta musica con Valentina Parisse e Vanessa Benelli Mosell

Donne di valori e di coraggio

Sul palco si esibiscono le testimonial Mundys, Vanessa Benelli Mosell, direttrice d'orchestra e pianista che esegue il brano 'l'Andante Spianato' di F.Chopin e la 'Grande Polacca Brillante' op.22 e la cantautrice Valentina Parisse che canta i brani 'Proteggi' e 'Animali'. Cos'è il viaggio per voi? "Il viaggio significa lavoro. Non è un lavoro che possiamo fare in smart working. L'apertura che ci dà il viaggio è quella mentale: conoscere nuove persone, confrontarsi con realtà diverse dalla nostra", racconta la pianista. "Credo che il viaggio nella mia esperienza personale sia servito per migliorarmi, sia come persona, sia come donna. Dovremmo tutti lasciare uno spazio per il viaggio", il messaggio della cantautrice.

Premio Luce! Startup inclusiva

Monica Peruzzi e Massimiliano Andreetta insieme ad Eleonora Santoro, Head of Innovation & ESG di Reekep, a Salvatore Amato, presidente di StartupItalia e a Michela Colamussi, Director of Transition to Digital and Innovation Gruppo Monrif premiamo la startutp vincitrice Fody: la piattaforma che trasforma scarti di tessuto in coperte salvavita.

La vincitrice del premio Luce! Startup inclusiva è Fody: la piattaforma che trasforma scarti di tessuto in coperte salvavita

"Grazie per il premio - dice il CEO Freschi - sono emozionato. Per noi lo scarto tessile, la persona bisognosa sono tutte risorse. Nello schema d'impresa abbiamo impostato lo sviluppo proprio nel modo di impiegare queste risorse. Spesso vengono lasciate indietro persone e materiali che hanno ancora moltissimo da dare. E' una grande responsabilità, è importante sottolineare che lavoro con un team da molti anni, team che unisce varie generazioni. Lavoriamo insieme per costruire un mondo migliore per tutti noi".

I giovani con il megafono

L'impegno sociale visto dagli occhi della Gen Z: com'era in passato, com'è oggi e come dovrebbe essere in futuro. Monica Peruzzi e Massimiliano Andreetta ne parlano con Daniele Silvestri e Gabriele Maria Sada, CEO di ScuolaZoo.

L'impegno sociale visto dagli occhi della Gen Z: ne parlano Daniele Silvestri e il CEO di ScuolaZoo Gabriele Maria Sada

"Il mio è un privilegio, ma anche un dovere, perché con la mia musica racconto il mondo umano. E' normale che i ragazzi di oggi abbiano nei confronti delle generazioni precedenti un po' di diffidenza, anche perché gli errori fatti sono evidenti e non mi sembra che il mondo aiuti i giovani ad immaginare un futuro", spiega Silvestri. "Secondo me quello che manca oggi, e che si è smesso di fare nel tempo, è l'ascolto. Se iniziamo ad ascoltare gli adolescenti, i ventenni, chi si affaccia ad un mondo che non è quello che ha studiato e non è quello che vede in tv, allora forse potremmo capire veramente le nuove generazioni", il commento del CEO di ScuolaZoo.

L'artista Drusilla Foer ci racconta il 140esimo anniversario di Pinocchio

Drusilla Foer: che cosa ci racconta Pinocchio?

Agnese Pini dialoga con Drusilla Foer, che recita un monologo ispirato da Pinocchio e canta due canzoni. Sul palco anche Pier Francesco Bernacchi, Presidente Fondazione Nazionale Carlo Collodi. "La cura di sé è una cosa fondamentale. La cura di sé è la vera luce. Aver cura di quello che si è la vera luce", esordisce così l'artista. Come vive l'artista un periodo così difficile come quello attuale? "Le guerre sono qualcosa che non concepisco come idea. Mi spaventano. La sopraffazione sull'altro è il delitto più grosso". Da due settimane è ufficialmente una cantante, con l'album Dru: "Il cantare è l'espressione dove ho una tale tenerezza estrema con me stessa". E le canzoni d'amore? "La mia urgenza è un'altra. Difficilmente ho provato qualcosa di simile all'innamoramento. Chi ama si prende la fetta più grossa. Ma comunque provare il sentimento dell'amore è sempre una vittoria. Bisogna scrivere le lettere d'amore, bisogna aspettarsele anche. E' carino sentire l'amore, è molto meglio del rancore. In qualsiasi cosa bisogna metterci l'amore".

Drusilla Foer canta 'Guerra' e 'Il tempo non esiste'

Poi sul tema Pinocchio: "Mi sono chiesta perché questo libro abbia avuto così tanto successo. 'Che cosa c'è dentro quella narrazione che ha fatto innamorati tutti? Pinocchio è un eroe, non è un perdente. Durante il suo viaggio incontra l'inganno, la manipolazione, l'ingiustizia. E credo che tutti noi abbiamo un perdono per questo eroe che inciampa nell'errore. E' un eroe dei giorni nostri perché sfida il dolore, il pericolo". "Noi siamo un po' andati, ma spero che i giovani abbiano la possibilità dell'esperienza e non siano spaventati dal mondo che gli abbiamo restituito". Pinocchio, quando finisce tra le grinfie di Mangiafuoco "capisce che non fa parte dei burattini e che non è quella la sua squadra. Spero che i giovani entrino in contatto con le esperienze perché possono restituire loro una visione più concreta e centrata. L'unica cosa che può salvare il mondo è il diritto-dovere di essere se stessi".

Non è un lavoro per donne

Luisa Bagnoli, Sara Gay, Claudia Segre, Monica Peruzzi (New Press Photo)

Sul palco Sara Gay, Head of Gruop of Diversity, Equity and Inclusion di Unicredit, Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation e Luisa Bagnoli, CEO Beyond Int. & Double Robotics Partner, imprenditrice, economista comportamentale e Senior Advisor che parlano dell'inclusione nel mondo del lavoro di oggi e su quello del domani. "Noi siamo il Paese con il più alto tasso di ragazzi e ragazze Neet che non lavorano. Per fare un passo avanti non dobbiamo giudicare ma poter far partecipare ", racconta Segre. "Le aziende ormai intervengono con politiche di flessibilità proprio per creare per le donne una condizione di equità", prosegue sull'argomento Gay. Poi Bagnoli conclude con un messaggio per i giovani: "Ascoltate i genitori, ma ancora più di ieri ascoltate voi stessi perché il futuro è veloce. Seguite il vostro cuore".

Giovani Wannabe

Sul palco arriva il cantante e frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, Riccardo Zanotti. Stuzzicato sulla Rivolta dei Ciompi: "La rivolta mi affascina perché il combattere per i propri diritti è qualcosa di affascinante". Sulla musica impegnata:"Non mi è mai piaciuto il termine impegnato perché significa che è poco accessibile. Io penso che la musica debba raccontare qualcosa". Poi sul ruolo del frontman: "Il concetto di comando non mi definisce. Penso che qualcuno debba tenere le redini ma poi queste devano girare".

Il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, Riccardo Zanotti

Hai mai pensato di abbandonare la musica? "No perché in sei ti dai man forte l'uno con l'altro. La band in questo ti aiuta". Il rapporto tra musica e affetto "Già solo il fatto di essermi messo a scrivere denota un amore. Il fatto di scrivere una canzone è per me amore. Parlare d'amore è abbastanza spontaneo". Sulle fragilità "Una mia grande paura è quella del futuro perché da una parte c'è una società che non sappiamo dove andrà a finire. Ma anche l'idea di perdere l'equilibrio all'interno della band". Il sindaco Nardella ha mantenuto la promessa fatta lo scorso anno e si è esibito con il suo violino, omaggiando il cantante con una versione sorprendente di Pastello Bianco.

Il sindaco Dario Nardella suona 'Pastello Bianco' con il suo violino

Il momento dei saluti

Il sindaco Dario Nardella, Agnese Pini e Riccardo Zanotti fanno gli auguri e salutano i diciottenni fiorentini presenti in sala con una sorpresa: il primo cittadino suona con il violino 'Pastello Bianco', canzone celebre del 29enne di Alzano.

Il bagno di folla per Riccardo Zanotti