Moda e ambiente: grandi marchi insieme per decarbonizzare il settore

La “Future Supplier Initiative” è stata promossa da The Fashion Pact e svolgerà il progetto iniziale in Bangladesh: “Nessuna azienda da sola può risolvere questa sfida, ma insieme possiamo compiere una reale transizione verso le energie rinnovabili”

20 giugno 2024
Decarbonizzare l'industria della moda

Decarbonizzare l'industria della moda

Obiettivo: decarbonizzazione. Procedura: adottare un nuovo modello di finanziamento collettivo per rendere più sostenibile il settore della moda.

Alcuni grandi marchi della moda, Bestseller, Gap Inc, H&M Group e Mango, hanno deciso di unirsi per un programma iniziale in Bangladesh. Che se funzionasse potrebbe estendersi ad altri Paesi e magari vedere l’adesione di nuovi brand. Si tratta della “Future Supplier Initiative” promossa da The Fashion Pact in collaborazione con Apparel Impact Institute, Guidehouse e Dbs Bank.

Il processo di fornitura con le energie rinnovabili

Partiamo dai dati: secondo una stima il 99% delle emissioni totali delle case di moda avviene nella catena di fornitura. Una combinazione di supporto tecnico e incentivi finanziari sarà quindi utilizzata per aiutare a superare le barriere che impediscono a molte fabbriche di adottare soluzioni di elettrificazione e di energia rinnovabile.

“La Future Supplier Initiative è un'opportunità unica per i retailer del settore moda di unire le forze e guidare i progressi verso obiettivi basati su dati scientifici, offrendo il necessario supporto finanziario e tecnico ai fornitori di abbigliamento nel loro percorso di decarbonizzazione – spiega Eva von Alvensleben, Executive director and secretary general of The Fashion Pact –. Nessuna azienda da sola può risolvere questa sfida, ma condividendo i costi, i rischi e le responsabilità della transizione verso le energie rinnovabili, possiamo dare il via a una nuova era di cambiamenti”.

Le emissioni dell’industria della moda

Oltre agli incentivi finanziari, verrà fornito un supporto tecnico per aiutare i fornitori a identificare e implementare tecnologie e soluzioni a basse emissioni di carbonio. Verranno inoltre condotti un'analisi di base e un monitoraggio delle riduzioni delle emissioni per dimostrare l'impatto dei progetti finanziati e attuati dall'iniziativa. Il programma inizierà in Bangladesh, con il sostegno di Bestseller, Gap Inc., H&M Group e Mango, ma la “Future Supplier Initiative” sta reclutando altri marchi, con l'intenzione di espandersi nei principali mercati di produzione dell'abbigliamento, tra cui Vietnam, India, Cina, Italia e Turchia. Anche perché, stando ad uno studio promosso dal Parlamento europeo, si calcola che l'industria della moda sia responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio, più del totale di tutti i voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme. Un intervento in questo senso, quindi, è quantomai urgente.