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Home » Scienze e culture » Olanda, ginecologo mise incinta le pazienti con l’inganno: sale a 41 il numero dei figli

Olanda, ginecologo mise incinta le pazienti con l’inganno: sale a 41 il numero dei figli

Fino agli anni Novanta, vicino l'Aia, Jos Beek ha eseguito la fecondazione artificiale su molte donne utilizzando segretamente il proprio sperma

Ilaria Vallerini
9 Luglio 2022
Ginecologo genera 41 figli

Ginecologo genera 41 figli

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Un terribile inganno è stato svelato e ha portato alla luce ben 41 figli. A fronte di una lunga indagine è stato appurato, infatti, che Jos Beek, il ginecologo olandese che si occupava di trattamenti per la procreazione assistita nell’ospedale di Leiderdorp (a pochi chilometri dall’Aia), tra gli anni Settanta e Novanta usò il proprio sperma ad insaputa delle pazienti per farle rimanere incinte. E che quel ginecologo, morto nel 2019, è oggi l’effettivo padre di almeno 41 figli, come sostiene una nuova ricerca pubblicata dal NLTimes, e non di “solo” 21 figli come si pensava in precedenza. Lo studio ha inoltre rivelato che il ginecologo era portatore di una rara condizione ereditaria, che in alcuni casi può portare a severe conseguenze, due bimbi sono infatti morti a poca distanza dalla nascita.

Dalla fecondazione assistita all’indagine dell’ospedale

Nel 1973 il ginecologo Jos Beek inizia a lavorare nell’ospedale Leiderdorp. E qui, fino almeno al 1990, assiste decine e decine di coppie olandesi che non riescono ad avere figli e che dunque si rivolgono a lui per procedere alla fecondazione eterologa, la procedura con la quale viene utilizzato lo sperma di un donatore anonimo per fecondare gli ovociti della paziente. Nel 2021 l’ospedale Alrjine, che ha inglobato quello dove lavorava Jos Beek, ha avviato un’indagine indipendente in seguito alle richieste della FIOM, un’organizzazione che si occupa di rintracciare i genitori biologici delle persone concepite tramite fecondazione artificiale. In base all’indagine e ai test del DNA effettuati, è venuto fuori che 21 persone risultavano essere nate con lo sperma dello stesso Beek. Ma nessuno di loro ne era al corrente. Braat non esclude che ci siano altri discendenti di Beek. Inoltre, i ricercatori non sono riusciti a trovare alcun elenco di donatori. Pertanto, si sospetta che non ci siano mai stati donatori anonimi e che Beek sia stato l’unico a donare semi. Per l’indagine, Braat ha anche parlato a lungo con ex dipendenti ed ex colleghi di Beek e con l’allora moglie del ginecologo. Nella relazione il Comitato scrive: “Beek ha suscitato reazioni forti e fortemente divergenti; non c’è stata una via di mezzo. Da un lato, era molto coinvolto con i suoi pazienti e voleva aiutarli; dall’altro, aveva un’enorme ambizione e un desiderio di prestigio, e si considerava molto adatto come donatore”.

Una commissione indipendente guidata dal professor Didi Braat ha indagato sul caso Beek

Beek e gli altri casi in Olanda

In precedenza era stato rivelato che il ginecologo aveva esercitato la sua professione tra il 1973 e il 1986. La nuova indagine rivela che ha effettuato trattamenti di fertilità almeno fino al 1990. “Il figlio più grande è nato nel 1975, il più piccolo nel 1990”, racconta Braat. Beek è il quinto ginecologo dei Paesi Bassi di cui si sa che ha usato il proprio sperma per i trattamenti. Nel 2020 era stato infatti scoperto che un altro ginecologo, Jan Wildschut, morto nel 2009, aveva usato il proprio sperma per far rimanere incinte almeno 17 donne. Ma non solo. Perché nel 2017, infatti, si scoprì un altro caso simile ma con numeri ben più elevati: un’indagine aveva dimostrato che il ginecologo Jan Karbaat, direttore di due cliniche di Rotterdam tra il 1964 e il 2009, era il padre biologico di almeno 75 figli nati con il suo sperma.

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Dalla fecondazione assistita all’indagine dell’ospedale

Nel 1973 il ginecologo Jos Beek inizia a lavorare nell’ospedale Leiderdorp. E qui, fino almeno al 1990, assiste decine e decine di coppie olandesi che non riescono ad avere figli e che dunque si rivolgono a lui per procedere alla fecondazione eterologa, la procedura con la quale viene utilizzato lo sperma di un donatore anonimo per fecondare gli ovociti della paziente. Nel 2021 l’ospedale Alrjine, che ha inglobato quello dove lavorava Jos Beek, ha avviato un’indagine indipendente in seguito alle richieste della FIOM, un’organizzazione che si occupa di rintracciare i genitori biologici delle persone concepite tramite fecondazione artificiale. In base all’indagine e ai test del DNA effettuati, è venuto fuori che 21 persone risultavano essere nate con lo sperma dello stesso Beek. Ma nessuno di loro ne era al corrente. Braat non esclude che ci siano altri discendenti di Beek. Inoltre, i ricercatori non sono riusciti a trovare alcun elenco di donatori. Pertanto, si sospetta che non ci siano mai stati donatori anonimi e che Beek sia stato l'unico a donare semi. Per l'indagine, Braat ha anche parlato a lungo con ex dipendenti ed ex colleghi di Beek e con l'allora moglie del ginecologo. Nella relazione il Comitato scrive: "Beek ha suscitato reazioni forti e fortemente divergenti; non c'è stata una via di mezzo. Da un lato, era molto coinvolto con i suoi pazienti e voleva aiutarli; dall'altro, aveva un'enorme ambizione e un desiderio di prestigio, e si considerava molto adatto come donatore".
Una commissione indipendente guidata dal professor Didi Braat ha indagato sul caso Beek

Beek e gli altri casi in Olanda

In precedenza era stato rivelato che il ginecologo aveva esercitato la sua professione tra il 1973 e il 1986. La nuova indagine rivela che ha effettuato trattamenti di fertilità almeno fino al 1990. "Il figlio più grande è nato nel 1975, il più piccolo nel 1990", racconta Braat. Beek è il quinto ginecologo dei Paesi Bassi di cui si sa che ha usato il proprio sperma per i trattamenti. Nel 2020 era stato infatti scoperto che un altro ginecologo, Jan Wildschut, morto nel 2009, aveva usato il proprio sperma per far rimanere incinte almeno 17 donne. Ma non solo. Perché nel 2017, infatti, si scoprì un altro caso simile ma con numeri ben più elevati: un’indagine aveva dimostrato che il ginecologo Jan Karbaat, direttore di due cliniche di Rotterdam tra il 1964 e il 2009, era il padre biologico di almeno 75 figli nati con il suo sperma.
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