Una startup innovativa che vuole creare un nuovo modello di comunicazione, espandendo il mondo fisico in quello virtuale attraverso la Realtà Aumentata. E' questa R2A, fondata nel 2022 e una delle finaliste del Premio Luce! Startup Inclusiva, che verrà assegnato il prossimo 21 ottobre, nel corso del terzo Festival del canale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Gli obiettivi di R2A
Chi lavora per R2A ama le nuove tecnologie tanto quanto ama l'arte, comprende i bisogni dei soggetti coinvolti in questo mondo e offre soluzioni digitali innovative basate sulla Realtà Aumentata e le blockchain. Ed è proprio per questo che la startup ha avuto obiettivi chiari fin dalla sua nascita: creare interazioni dinamiche e innovative fra gli utenti e il mondo dell'arte, rivoluzionare il modo di vivere l'esperienza artistica, aumentare l'engagement delle nuove generazioni, offrire la possibilità di mostrare materiale di archivio senza il limite dello spazio fisico e stimolare sempre più l'interesse verso realtà come musei, fondazioni e gallerie.L'uso della Realtà Aumentata nei musei
Ma torniamo all'uso della Realtà Aumentata (AR) che nei musei sta diventando sempre più popolare, e per una buona ragione. L'AR consente infatti di creare esperienze immersive e coinvolgenti per i visitatori, offrendo un modo unico di interagire con le opere d'arte e di apprendere di più su di esse. Questo tipo di realtà consente ai visitatori di interagire con le opere d'arte in modo del tutto nuovo. Ad esempio, i visitatori possono utilizzare un'app per visualizzare un'opera d'arte in 3D, ruotarla e ingrandirla per vedere i dettagli. Inoltre, l'AR può fornire informazioni aggiuntive sull'opera d'arte, come la sua storia o il processo di creazione, rendendo l'esperienza di visita ancora più interessante e coinvolgente. È il caso del Museo Salvatore Ferragamo che, sviluppando l'app in AR Archivio+, ha potuto integrare alla mostra temporanea "Donne in Equilibrio" materiale dell'archivio storico senza dover riconsiderare gli spazi fisici. O ancora, il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che ha sviluppato un app in AR che permettesse a visitatori e visitatrici della mostra temporanea "Dario Argento – The Exhibit" di entrare all'interno del genio di Dario Argento attraverso esperienze di gaming coinvolgenti e interattive.Parola d'ordine: accessibilità
Insomma una vera e propria innovazione che però non lascia indietro nessuno. L'AR infatti permette di superare le barriere cognitive, offrendo esperienze inclusive per persone sorde, cieche e chi ha un disturbo spiecifico dell'apprendimento (DSA), grazie all'uso di video in LIS, sensori di prossimità e pannelli in AR alternativi realizzati secondo le specifiche di alta leggibilità e Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Per includere le persone sorde nella piena fruizione delle opere d'arte, la startup ha sviluppato videoguide in Lingua Italiana dei Segni (LIS) accessibili da dispositivo mobile Android e iOS. Una guida certificata ripresa su green screen tradurrà in LIS il materiale delle audioguide. Per accedere alla videoguida in LIS basterà inquadrare l'opera d'arte.
Ma non è tutto qui. Per permettere a persone con difficoltà o disabilità motorie la visita di complessi monumentali altrimenti inaccessibili, R2A ha realizzato un virtual tour con una commistione di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale.
Infine per facilitare la lettura dei pannelli informativi da parte di visitatori affetti da Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), in modo particolare da dislessia, la piattaforma ha sviluppato in Realtà Aumentata pannelli alternativi realizzati secondo le specifiche di alta leggibilità e Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA). Un'immagine marker posizionata sul pannello e inquadrata da dispositivi mobili Android o iOS darà accesso a una versione facilitata del testo, permettendone una più ampia fruizione.
In conclusione, l’integrazione dell'AR nei musei può offrire una serie di vantaggi, tra cui esperienze interattive, accessibilità e attrazione del pubblico. Le realtà museali, le fondazioni e le gallerie dovrebbero considerare di utilizzare questo tipo di realtà per creare esperienze coinvolgenti e accattivanti per i visitatori.