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"Siamo sorde non aliene": le voci di The Deaf Soul nella Giornata mondiale

Chiara Bucello e Ludovica Billi, attiviste e amiche, ci svelano le conquiste e le difficoltà quotidiane della vita di persone con disabilità uditiva

di MARIANNA GRAZI -
23 settembre 2023
Chiara e Ludovica

Chiara e Ludovica

Non c'è peggior sordo di chi... non vuole ascoltare! Perché se circa 7 milioni di persone in Italia manifestano difficoltà o deficit uditivi (non solo sorde e sordi, quindi, che oscillano secondo le stime tra i 40 e i 60 mila), il numero di coloro che non sanno "sentire" né conoscono i diritti e le istanze della comunità sorda è ben più alto. Per questo è fondamentale che tutt* imparino "udire l'inclusione", come ci insegnano Chiara Bucello e Ludovica Billi, in arte (essendo entrambe laureate e specializzate in graphic design è il caso di dirlo!) "The deaf soul", dal nome del loro sito e delle pagine social di questo scoppiettante duo al femminile.
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Le due amiche hanno fondato la pagina Instagram The Deaf Soul per sensibilizzare e informare sul tema della sordità

Di loro e della loro attività di sensibilizzazione e promozione di una cultura positiva e inclusiva avevamo parlato a inizio 2022, in un'intervista in cui la toscana, 26 anni, e la siciliana, 30, 'importate' a Milano ci avevano raccontato le loro storie e il loro lavoro. Il tutto condito da una buona dose di ironia e leggerezza, la loro arma di successo. E allora chi, meglio di loro, poteva raccontarci cosa significhi davvero vivere con questa disabilità – che è una loro caratteristica allo stesso modo di chi porta gli occhiali –, in occasione della Settimana internazionale delle persone sorde (l'ultima di settembre) e della Giornata mondiale del sordo (celebrata il 23 dello stesso mese)?

La settimana e la giornata mondiale delle persone sorde

La World Federation of the Deaf ha lanciato per la prima volta la settimana dedicata alle persone sorde nel 1958 a Roma. Durante la IWDP (quest'anno dal 18 al 24 settembre), si svolgeranno iniziative organizzate in ogni parte del globo per sensibilizzare l’opinione pubblica su sordità e lingue dei segni (sì, lingue, non ce n'è una sola. Quella italiana, ad esempio, è la Lis), e rivendicare uguali diritti e pari opportunità per tutte le persone sorde.
 
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Il tema scelto per l'edizione 2023 è "Un mondo dove le persone sorde possano usare la propria lingua dei segni ovunque!". La giornata mondiale, invece, celebrata il 23 settembre, vuol essere un momento per ribadire l'importanza di promuovere una vera integrazione de* sord* nella società, combattendo discriminazione e esclusione sociale, permettendo loro di godere a pieno di tutte le opportunità di vita possibili.

L'impianto cocleare: "Che emozione scoprire i suoni"

Cosa sentite? "Tutto!". Chiara e Ludovica sono sorde ma possono sentire. Come? Grazie all'impianto cocleare. "Ce l'ho sin da bambina, con tanti anni di logopedia mi ha permesso di riacquisire l'udito in tutti i sensi", dice la 26enne. L'emozione più grande, per entrambe, è stata scoprire per la prima volta i suoni, anche i più piccoli: la propria voce, il vento, il ticchettio dell'orologio. Ma se questo strumento ha permesso loro di scoprire il mondo che le circonda, spesso proprio questo mondo si è rivelato ostile e ben poco accogliente nei loro confronti. Insomma se loro possono sentire e parlare, non tutt* sono dispost* però ad ascoltarle e a includerle nella loro vita. Soprattutto quando si parla di relazioni: "Ho conosciuto molti ragazzi tramite app di incontri, messaggiando con loro – racconta Chiara Bucello –. Non ho detto nulla della mia sordità ma una volta che ci siamo incontrati, la mia mia voce ha fatto capire loro che c'era qualcosa che non andava. Quando ho detto 'Sono sorda' mi hanno chiesto perché non lo avessi detto prima. Ma io volevo capire se ci fosse interesse per il mio carattere, non per la mia sordità. Con alcuni abbiamo provato a instaurare un rapporto, ma non è andata bene", ammette.

I concerti? In camera ma non allo stadio

E se la consolazione dalle pene d'amore per molte giovani si trova spesso nella musica, oltre che nelle amicizie sincere come la loro, per Chiara e Ludovica e per tant* appassionat* le canzoni sono disponibili solo con le cuffiette, o tra le mura di casa. "Purtroppo i concerti non sono ancora accessibili, durante le canzoni non ci sono i sottotitoli", spiega infatti la toscana. E se qualche eccezione finalmente si inizia a vedere, sono ancora molto rari gli eventi davvero fruibili dalle persone sorde.

Giorgina Lo Nardo interpreta in Lis i brani dei Pinguini Tattici Nucleari durante il concerto a San Siro (Instagram)

"Per esperienza personale la musica non mi ha mai dato fastidio, avendola ascoltata sin da bambina mi piace cantare i miei brani preferiti. Come quelli di Jovanotti e Mengoni", spiega poi improvvisando un accenno della romantica A Te. Invece Chiara dice: "Preferisco la musica classica, pianoforte, violini... Sono andata al concerto dei Coldplay con la protesi ma non sentivo nulla".

Obiettivo: "Udiamo l'inclusione"

Ma con il sorriso contagioso e la loro complicità, le ragazze che hanno fondato The Deaf Soul non si fanno certo abbattere così facilmente. "Il nostro obiettivo come attiviste è quello di fare informazione e promuovere l'inclusione delle persone sorde. Lo facciamo con ironia, per non spingere a vedere la sordità come un problema, perché sono ancora molti quelli che la considerano un limite". E infine, un consiglio: "Non guardateci come aliene, siamo persone!".