Oggi, l’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti, al suo secondo volo spaziale, ha effettuato un’attività extra veicolare (EVA) al fianco del cosmonauta Oleg Artemyev. È stata la prima passeggiata spaziale condotta da un’astronauta europea.
La missione che ha compreso molteplici attività
Cristoforetti è giunta sulla ISS lo scorso 27 aprile per la missione semestrale Minerva, assieme ai colleghi americani di Crew-4, a bordo della capsula Crew Dragon di SpaceX. Oggi gli astronauti in ‘uscita’ hanno indossato tute spaziali Orlan, a strisce rosse per Oleg e strisce blu per Samantha. Sergei Korsakov ha fornito supporto ai camminatori spaziali prima che uscissero dalla Stazione Spaziale attraverso il modulo Poisk rivolto verso lo spazio. La passeggiata ‘extra veicolare’ ha visto Cristoforetti e Artemyev svolgere insieme molteplici attività, tra cui l’installazione di piattaforme e hardware per la workstation posizionate sul modulo di laboratorio Nauka. Il duo spaziale ha dispiegato dieci nano satelliti progettati per raccogliere i dati dell’elettronica radio durante l’EVA, oltre che azionare un boom telescopico da Zarya a Poisk, per le future passeggiate spaziali. L’evento è stato seguito e commentato in diretta da Gabriele Mascetti, Responsabile dell’Unità Coordinamento Scientifico e Responsabile Ufficio Volo Umano dell’ASI e da Paolo D’Angelo, un giornalista scientifico.
Il riconoscimento senza discriminazioni
Prima del volo spaziale di Samantha Cristoforetti è intervenuta Barbara Negri, responsabile Volo umano e strumentazione scientifica di Asi, che reso omaggio all’astronauta italiana: “Per Samantha è un traguardo importante, ma è importante anche per tutte le donne perché è un riconoscimento senza discriminazioni. L’attività vera e propria durerà diverse ore, infatti non c’è mai un orario di fine”. La responsabile ha parlato anche dell’importanza di una collaborazione da parte di tutti i Paesi, un chiaro riferimento alla guerra Russia-Ucraina: “La stazione spaziale è un progetto molto importante e non può essere svolto da un Paese singolo ma deve essere un discorso d’insieme dove tutti i paese contribuiscono secondo le loro possibilità. La stazione è una casa dove partecipano tutti. Bisogna andare oltre ogni conflitto sulla terra. Samantha lavorerà insieme al suo collega russo e questa è una chiara manifestazione di cooperazione”.
A rendere omaggio all’astronauta ci ha pensato anche il giornalista scientifico Paolo D’Angelo che ha parlato dell’importanza del ruolo della donna durante le spedizioni spaziali: “Per ora sono state lanciate nello spazio 590 persone. 70 sono state donne“. Infine ha rimarcato il primato detenuto dalla 45enne milanese: il record di 199 giorni consecutivi in orbita.