Perché
Sanremo è Sanremo. Il Festival dalla canzone italiana apre i battenti questa sera, 1 febbraio, per la 72esima edizione, fino a sabato 5, nel consueto palcoscenico del
Teatro Ariston. L'appuntamento tanto atteso dagli italiani si dimostra
sempre più inclusivo, non solo nella partecipazione di grandi ospiti,
concorrenti in gara,
conduttori e conduttrici 'per tutti i gusti', ma anche per il publico a casa. Già nel 2020, infatti, la
Lingua italiana dei segni (Lis) faceva il suo ingresso a Sanremo, mostrando così uno dei volti più moderni della televisione pubblica. E anche quest'anno il Festival sarà completamente
accessibile, anche per le persone sorde.
Sottotitoli, audio descrizione e Lis
La Rai, infatti, ha comunicato che per tutte e cinque le serate della gara canora più amata d'Italia sarà garantito il servizio di
sottotitolazione in diretta, l’
audio-descrizione in diretta e l’
interpretazione in Lingua dei Segni Italiana. Quest'ultima versione (in Lis) sarà trasmessa sul canale dedicato di RaiPlay, mentre alla pagina 777 di Televideo su Rai1 saranno disponibili i sottotitoli alla diretta e all'audio-descrizione si potrà accedere sulla seconda traccia audio di
Rai1 in tv o in streaming su
RaiPlay. Tutti i dettagli si possono trovare sulla pagina Facebook
RaiAccessibilità
Il Festival Accessibile
Gli interpreti artistici di Sanremo Lis
"Come ripetiamo spesso,
l'accessibilità non è un'opzione o una semplice questione tecnica ma un
diritto in sé per sé e garanzia di diritti fondamentali, a cominciare da quello alla
partecipazione culturale!" scrive l'
Ente nazionale sordi, mentre dai social la comunità non udente ha espresso grande soddisfazione per il rinnovato impegno della Rai verso una maggiore inclusione. "Non vedo l'ora di vedervi, siete
un valore aggiunto, l'altro anno mi siete piaciuti tantissimo" ha scritto un utente riferendosi al cast di
interpreti istituzionali ed artistici che si occuperà di 'tradurre' lo show a favore dei sordi segnanti (circa 120 mila persone in Italia), attraverso il corpo, le mani e il volto. Artisti selezionati attraverso veri e propri casting, che da due anni hanno reso lo spettacolo un vero successo per tutti.
La polemica
L'idea di Sanremo Lis, in particolare, è semplice, a pensarci. Ma l'impatto sul pubblico non può che essere innovativo e inclusivo: un
Festival parallelo che però diventa parte integrante dello show all'Ariston, facendo partecipare all'audience coloro che, fino a pochi anni fa, ne rimanevano completamente esclusi. Tutto molto bello, peccato che, a pochi giorni dall’inizio del Festival, Sanremo Lis venga chiamato in causa nientemeno che dalla sua ideatrice,
Laura Santarelli, la quale ha accusato la Rai di averla cacciata e si è rivolta a un ufficio legale. Santarelli è una sorta di autorità nella comunità sorda: a suo padre Benedetto, ad esempio, si deve
il primo dizionario della Lingua italiana dei segni; lei, esperta in accessibilità nel campo della sordità, in realtà è udente ma è cresciuta in una famiglia sorda da generazioni.
Laura Santarelli ha inventato e curato per due anni Sanremo Lis
In un'intervista al settimanale "Il Venerdì di Repubblica" ha raccontato: "
Ho inventato Sanremo in Lis e l’ho seguito per due anni come direttrice artistica. Un lavoro immenso, perché si tratta di ascoltare ogni pezzo, affidarlo al performer giusto e poi cucirglielo addosso, studiando l’interpretazione, le coreografie, i costumi. Il tutto per cinquemila euro lordi – puntualizza –. Ho chiesto un aumento irrisorio. In cambio
mi hanno chiesto i diritti d’autore. Ho rifiutato. Ed eccoci qui". Ora è in corso un’azione legale, per la quale l’azienda preferisce non commentare questa scelta. Che tutti speriamo non pregiudichi il proseguimento di un progetto importantissimo, che rende davvero quello di Sanremo il Festival di tutti e tutte.