“Epopea dell'Irrealtà Niguarda”, il nuovo spettacolo teatrale che celebra le diversità

Lo spettacolo andrà in scena giovedì 26 settembre alle 16.00 all'Ospedale Niguarda. Le caratteristiche e le voci dei protagonisti della proiezione

di EDOARDO MARTINI
25 settembre 2024
Una scena della proiezione della “prima“ all'Elfo Puccini

Una scena della proiezione della “prima“ all'Elfo Puccini

Il teatro come strumento di inclusione sociale, grazie a una narrazione che intreccia miti, storie personali e la genealogia del quartiere Niguarda. È questa la speciale proiezione di alcune scene selezionate da “Epopea dell'Irrealtà di Niguarda”.

Lo spettacolo diretto da Marta M. Marangoni (insieme al compositore e professore Fabio Wolf compone il celebre duo artistico milanese Duperdu) e la partecipazione di Cristina Crippa, Rajae Bezzaz e Brontis Jodorowsky e composto da 80 attori e attrici di diverse abilità, genere, età e background, andrà in scena a Milano giovedì 26 settembre 2024 alle 16:00 al Medicinema Niguarda, il cinema negli ospedali come modello di cura e sollievo. 

Le caratteristiche dello spettacolo 

Saranno quattro le caratteristiche principali dell'evento. In primis l’innovazione sociale, in quanto la proiezione è un esempio di Teatro Sociale, con un forte messaggio di inclusione, resilienza e partecipazione collettiva. La presenza di persone con disabilità e gruppi emarginati infatti è un punto focale dell'iniziativa. Poi grazie alle collaborazioni artistiche prestigiose, con la regia di Marta M. Marangoni e la partecipazione di Cristina Crippa, Rajae Bezzaz e Brontis Jodorowsky, lo spettacolo mette in evidenza la sinergia tra comunità e artisti professionisti.

Con la Filantropia a chilometro zero, l'evento riflette una sinergia tra cultura e responsabilità sociale. Infine, l’impatto terapeutico, in quanto la proiezione si inserisce in un contesto di uso del cinema e del teatro come strumenti terapeutici, rendendo l'arte accessibile anche in ambito ospedaliero.

Le voci dei protagonisti 

Ma diamo ora voce ad alcuni protagonisti dello spettacolo. Erminia Munari, senza gambe dalla nascita a causa della talidomide erroneamente somministrata alla madre (molti negli anni '50 saranno vittime di tale farmaco che fu poi ritirato dal commercio), è una donna forte e ironica senza peli sulla lingua. Attualmente in pensione, ha diretto per molti anni una comunità per disabili psichici. “Quando le persone entravano pensavano che la disabile fossi io! Sono un po' esibizionista, amo gli applausi e a volte cerco anche di acchiapparmeli. Mi diverto. Faccio anche ironia sulla disabilità, io persona disabile. Perché fondamentalmente non mi piace essere identificata come categoria. Tutti siamo a modo nostro disabili, tutti siamo a modo nostro geniali. Ognuno ha la sua fragilità, ognuno ha la sua forza”.

Poi abbiamo Michele Lafortezza, marito di Erminia, e simpaticissimo attore che ha fatto della sua esperienza di disabile lo spettacolo comico “Handy o non handy“. Michele è spastico e fatica a muoversi e a parlare, ma ha una grandissima espressività che lo ha portato ai massimi livelli negli anni '90. E ancora Erika Zini, impiegata nel backoffice in una multinazionale, che ha dovuto rendersi indipendente molto presto a causa della violenza domestica subita da un compagno della madre.

Ruslana Lytvynyuk, ucraina di nascita che si è trasferita in Italia molti anni fa con la sua famiglia. Cesare Snelli, con un passato da fotografo, dall'ironia raffinata e acuta, si occupa ancora adesso di documentare con i propri scatti il mondo. A causa della morte della madre in adolescenza e di esperienze deludenti, ha perso contatto con la realtà ed è stato utente psichiatrico per 25 anni. Infine, Celmira Orozco Hernandez, ragazza madre colombiana, si interessa di politica e da anni si batte per i diritti nella sua terra d'origine. Insomma, uno spettacolo imperdibile dove l'altra protagonista indiscussa sarà la sinergia tra comunità e artisti professionisti.

Chi sono i Duperdu

“Epopea di Niguarda“ sarà diretta dai Duperdu, il celebre duo artistico milanese composto dall'attrice-cantante e regista Marta M. Marangoni e dal compositore e professore Fabio Wolf. Ospiti di diversi programmi televisivi, insieme hanno registrato due concept album con la partecipazione del Maestro Tony Cercola, percussionista di Edoardo Bennato e Pino Daniele, e nel 2018 hanno vinto il premio di Legambiente per il progetto La Canzone Circolare di Elio e le Storie Tese. 

Il duo ha composto anche le musiche originali dell'adattamento teatrale del romanzo “Le otto montagne“ di Paolo Cognetti (Premio Strega 2017) e ha già scritto oltre 400 canzoni personalizzate fra cui quelle per Vip come Enzo Iacchetti, Mago Forest, Giovanni Soldini, Katia e Angelo, Mia Ceran e molti altri, per poi dedicarsi alle città lombarde colpite dal Covid, fra cui Codogno e Alzano.