“Avevo 16 anni quando ho abortito”. Chi parla è l’attrice Isabella Ferrari, durante l’ultima puntata di Verissimo. La cosa, di per sé, non farebbe notizia. L’aborto è una scelta personale, indiscutibile, anche se viene messa in discussione costantemente da una fetta della società e della politica.
È proprio per questo, per il periodo storico che stiamo vivendo, che il racconto dell’attrice – come hanno fatto prima di lei altre donne dello spettacolo – acquisisce un valore diverso.
Pone bene la domanda Silvia Toffanin quando le dice: “Da giovanissima hai potuto scegliere di interrompere una gravidanza”. Il verbo potere, oggi a maggior ragione, esprime una forza che qualcuno sottovaluta. La possibilità di scegliere è sinonimo di libertà e di diritto.
Ferrari: “Anche se potrebbe sembrare innaturale che una madre ti accompagni in quella situazione, lo trovo rivoluzionario e mia madre mi ha accompagnato – racconta l’attrice –. Si parla sempre di aborto in tutti i paesi nel mondo, in Francia è nella Costituzione, ormai è un tassello che non si può cambiare, in America è esattamente il contrario. Per quello che ho vissuto io, per quello che penso è sempre una questione legata all’amore. Accettare di avere un figlio ha sempre a che vedere con quell’amore lì, non può essere un’imposizione; a volte ci sono problemi di violenza, di miseria, ci possono essere tante problematiche che non ti fanno accettare o subire una gravidanza. Non può essere che nelle mani dell’essere donna”.