Kevin Spacey assolto dalle accuse di abusi e molestie sessuali gay

Kevin Spacey non colpevole di abusi e molestie sessuali gay. Il verdetto della giuria popolare, radunata dinanzi alla Southwark Crown Court di Londra, è arrivato oggi, 26 luglio, dopo circa un mese di udienze. La giuria ha impiegato due giorni per prendere una decisione ma alla fine la star di Hollywood esce 'pulito' da questa vicenda giudiziaria. Il celebre attore americano, due volte premio Oscar, si era sempre dichiarato innocente rispetto alle accuse, riguardanti una decina di episodi, rivoltegli da quattro uomini più giovani tra cui un ex aspirante attore. In particolare, l'attore aveva definito le accuse "follia" e una "pugnalata alla schiena", affermando che i suoi detrattori fossero alla ricerca di "soldi, soldi e poi soldi" E adesso è stato assolto da tutte le nove accuse di reati sessuali, tra cui violenza sessuale e induzione di attività sessuali senza consenso.

Kevin Spacey e le accuse pesantissime

Kevin Spacey rischiava anche l’ergastolo. Le accuse, infatti, erano pesantissime. I presunti abusi e molestie sessuali contestate a Londra riguardavano vicende risalenti a un periodo compreso fra il 2001 e il 2013. Le accuse erano state denunciate in due tranche, prima dal giovane aspirante attore, poi da altri tre uomini che a quel tempo avevano tra i 20 e i 30 anni. Nel corso del processo, la giuria ha ascoltato i quattro uomini che avevano sporto denuncia contro l'attore (nessuno degli uomini può essere nominato per motivi legali). In tre lo accusavano di aver afferrato in modo aggressivo i loro inguini, mentre un quarto uomo, l’aspirante attore, ha detto di essersi svegliato nell'appartamento di Spacey, con l'attore che gli praticava del sesso orale dopo essersi addormentato o essere svenuto. Spacey si è sempre dichiarato non colpevole. In un solo caso ha ammesso che l’accusa di aggressione sessuale, era stato un "passaggio maldestro" da ubriaco. Un’azione della quale, in seguito, aveva cercato di scusarsi. Nella fase finale del procedimento la pubblica accusa ha insistito nel presentare il due volte premio Oscar come un personaggio che ha sfruttato il suo potere e la sua influenza nel mondo dello spettacolo per abusare di uomini più giovani. La pubblica accusa ha sostenuto che il suo comportamento andasse giudicato alla stregua delle molestie sessuali commesse ai danni di donne e denunciate dal movimento MeToo. L'avvocato difensore di Spacey, Patrick Gibbs, ha invece negato ogni accusa, sebbene l'attore abbia riconosciuto di essere una persona “promiscua” e ammesso di aver fatto uso di droghe “ricreative”. Allo stesso tempo, però, Spacey ha negato con forza di aver approfittato del suo ascendente e di aver agito in modo non consensuale.

Assolto. E scoppia a piangere

Kevin Spacey è scoppiato a piangere dopo il verdetto, che arriva proprio nel giorno del suo 64esimo compleanno. Il giudice ha commentato la sentenza dicendo che la giuria dev'essersi sentita come "in un acquario" per la grande pressione mediatica su questo caso. L'attore ha abbracciato il suo manager e il team legale, ancora in lacrime, e ha ringraziato - con voce sommessa - il personale del tribunale. Poi il suo team ha iniziato a festeggiare, dandogli pacche sulle spalle. Per Spacey è la fine di un incubo. Come ha ricordato la "Bbc", prima che la sua carriera fosse di fatto interrotta dalle accuse di molestie sessuali, Spacey era uno degli attori più ricercati di Hollywood. Era ben noto per i ruoli in "Seven", "American Beauty", "LA Confidential", "21", "Horrible Bosses", "Baby Driver" e la serie tv "House of Cards", uno dei più grandi e primi successi di Netflix.

L'assoluzione precedente negli Usa

La sentenza di assoluzione del tribunale di Londra è la seconda per Kevin Spacey. Era già arrivata, infatti, un'assoluzione dal tribunale di New York, che lo ha dichiarato non colpevole delle accuse di aggressione sessuale mosse dall'attore Anthony Rapp durate una festa nel 1986. In quella circostanza Spacey ha vinto una causa civile da 40 milioni. Il protagonista di “House of Cards” era stato anche accusato di aggressione indecente e violenza sessuale nei confronti di un giovane di 18 anni in un bar del Massachusetts, ma la giustizia statunitense ha ritirato le accuse nel luglio 2019.