Molestie, il mondo del cinema contro le parole choc di Barbareschi

Ai David di Donatello l'indignazione di attori e attrici. Barbara Ronchi solidale con "Amleta". Cinzia Spanò: "Le 223 denunce sono reali"

di BARBARA BERTI
11 maggio 2023
La protesta davanti al Teatro Eliseo di Roma contro le parole choc di Barbareschi (Ansa)

La protesta davanti al Teatro Eliseo di Roma contro le parole choc di Barbareschi (Ansa)

Molestie, il mondo del cinema contro Barbareschi. Il tema delle molestie e violenze ai danni di attori e attrici entra anche ai David di Donatello. Durante la cerimonia è stato dato pieno sostegno a “Amleta” e, di conseguenza, tutti hanno criticato le parole di Luca Barbareschi. Il 10 maggio si è svolta la cerimonia di premiazione della 68esima edizione dei premi David di Donatello, ovvero la grande festa del cinema italiano.
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Il miglior film dell'anno è “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh

Il miglior film dell'anno è “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersh. Il film con Alessandro Borghi e Luca Marinelli si è aggiudicato anche Miglior sceneggiatura non originale, Miglior autore della fotografia e Miglior Suono. A trionfare anche “Esterno Notte” di Marco Bellocchio (Miglior regia, Miglior attore protagonista, Miglior trucco e Miglior Montaggio), e “La stranezza” di Roberto Andò (Miglior sceneggiatura originale, Miglior produttore, Migliori costumi e Miglior scenografia). Miglior attore non protagonista è Francesco di Leva per “Nostalgia” di Mario Martone e la Miglior attrice non protagonista è Emanuela Fanelli per “Siccità”. Miglior attrice protagonista è Barbara Ronchi per “Settembre” di Giulia Louise Steigerwalt. Dopo il tradizionale discorso con il premio tra le mani, Ronchi ha dichiarato: “l’associazione Amleta ha il mio totale sostegno”.
 
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L'associazione Amleta

“Amleta” è l’associazione di promozione sociale il cui scopo è contrastare la disparità e la violenza di genere nel mondo dello spettacolo. Fondata da 28 attrici distribuite su tutto il territorio nazionale, l’associazione punta i riflettori sulla presenza femminile nel mondo dello spettacolo, sulla rappresentazione della donna nella drammaturgia classica e contemporanea. L'associazione è un osservatorio vigile e costante per combattere violenza e molestie nei luoghi di lavoro. Negli scorsi mesi "Amleta", ha raccolto una serie di denunce di molestie ad attrici da parte di attori, registi e produttori. Il report, frutto del lavoro di due anni, parla di 200 casi di violenza e molestie.
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la presidente di Amleta, Cinzia Spanò (Instagram)

Tutti contro le dichiarazioni choc di Barbareschi

Ma perché Barbara Ronchi ha parlato di "Amleta"? Il sostegno dell’attrice dal palco dei David di Donatello è arrivato dopo le recenti dichiarazioni di Luca Barbareschi per il quale tante denunce di molestie da parte di attrici “servono solo per farsi pubblicità”. Parole che hanno sollevato, infatti, tante polemiche e anche forti critiche.
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L'attrice Barbara Ronchi (Instagram)

In primis ha parlato la presidente di "Amleta", Cinzia Spanò sostenendo che “Barbareschi è ignobile, le duecentoventitré denunce sono reali”, poi c’è stata la protesta dell’associazione “Campo Innocente” e, quindi, nel giorno della festa del cinema italiano, tanti protagonisti di questo mondo le hanno duramente condannato le parole di Barbareschi. L’attrice Jasmine Trinca ha tuonato: “Trovo vergognoso che degli uomini possano continuare a prendere parola per le donne. Quindi non direi stendiamo un velo pietoso, tutt’altro: alziamo questo velo. È gravissimo, sono dichiarazioni gravissime”.
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L'attrice Jasmine Trinca (Instagram)

“Queste denunce sono segno di una traccia, una testimonianza importante che però non va di pari passo con un cambiamento di mentalità altrettanto deciso. C’è ancora da fare” è il pensiero del regista Roberto Andò. Per Mario Martone “è stato passato un guado, esiste un prima e un dopo. C’è un prima in cui, probabilmente, alcuni elementi della cultura patriarcale potevano ancora giustificare delle cose, ma oggi siamo al di là di questo". Il regista ha anche aggiunto: Un provino è un provino, che ci sia un uomo, una donna; nessuno deve abusare di un potere”. L’attore Fabrizio Gifuni ha detto: “Semplicemente non condivido nulla di quelle parole”.
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La protesta degli attivisti di Campo Innocente davanti al Teatro Eliseo di Roma (Ansa)

Nudi davanti al teatro Eliseo

Lo stupro non è un Barba trucco”. Otto attivisti e attiviste del Campo Innocente, in solidarietà con "Amleta", l'associazione di contrasto alla disparità e alla violenza di genere nel mondo dello spettacolo, hanno manifestato fuori del teatro Eliseo di Roma. Il motivo? Contestare Luca Barbareschi che aveva negato legittimità alle parole di chi denuncia molestie e stupri, “un distillato di maschilismo, e cultura dello stupro, parole inaccettabili” dicono. “La realtà che noi viviamo è un'altra: chi denuncia si espone e rischia di non lavorare, il settore culturale subisce tagli sistematici che penalizzano le esperienze più fragili e indipendenti, non esiste alcuna forma di reddito per i/le lavorat* precari* della cultura e dello spettacolo”, sostengono al Campo Innocente.
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Otto attivisti e attiviste del Campo Innocente, in solidarietà con Amleta

Il blog raccoglie l'azione di artist* e lavorator* dello spettacolo che pongono la questione della violenza, del sessismo e della precarietà nel mondo artistico. La protesta del 10 maggio davanti all'Eliseo (di cui Barbareschi è stato direttore artistico) è culminata con il gesto di spogliarsi nudi dalla vita in giù.