Roberto Vecchioni: "La scuola italiana è una Cenerentola"

Ospite di "Ci vuole un fiore", il cantautore torna tra i banchi per essere 'interrogato' sull'ambiente da Francesco Gabbani

di BARBARA BERTI -
22 aprile 2023
Vecchioni e Gabbani

Vecchioni e Gabbani

A “Ci vuole un fiore”, professore Roberto Vecchioni torna tra i banchi e dichiara: “La scuola italiana è Cenerentola”. E duetta con Francesco Gabbani sulle note di “Sogna ragazzo sogna”. Il 21 aprile, in prima serata su Raiuno è andata in onda la seconda e ultima puntata dello show ambientalista condotto da Gabbani, “Ci vuole un fiore”. Tra gli ospiti anche il cantautore e paroliere Roberto Vecchioni (79 anni). Per correttezza e rispetto, prima di mandare in onda l’incontro, Gabbani ha fatto sapere che si trattava di un intervento registrato qualche settimana prima del lutto che ha colpito l’artista. Il cantautore, infatti, ha perso il figlio Arrigo, lo scorso 18 aprile all’età di 36 anni.
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Roberto Vecchioni e Francesco Gabbani

Vecchioni tra i banchi di scuola

Nella clip registrata, quindi, si vede l’ex insegnante di liceo e professore universitario, pronto a farsi interrogare da Gabbani come se i due fossero in una vera e propria scuola, con tanto di banco, sedia e lavagna. La prima domanda è: “La scuola può fare qualcosa per educare le nuove generazioni al green?”. L’interprete di “Luci a San Siro” ha sottolineato l'importanza di insegnare l'ecologia nelle strutture scolastiche. “L’ecologia dovrebbe essere una materia fissa a scuola, ma la cosa fondamentale è che si capisca in che mondo siamo e in che mondo saremo” le parole dell’artista. “I ragazzi lo devono capire, solo che la scuola non può farlo perché quella italiana, che ha i più grandi professori del mondo, è una Cenerentola: è trattata malissimo” dice senza mezzi termini Vecchioni. E aggiunge: “Non ha mezzi, non ha niente. Non ha nemmeno programmi vitali. Siamo talmente indietro che l’ecologia arriva di striscio, da un angolo, e i ragazzi la vedono passare davanti senza poterla fermare”.
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Il post di Gabbani

Argomento a piacere: la natura

Durante ‘l’interrogazione’, al momento dell’argomento a piacere, il cantante svela alcuni aneddoti su chi ha “scritto, cantato, o vissuto per la natura”. “In primo luogo, tutti i primitivi, anche quelli di oggi che vivono nelle riserve indiane e australiane. Tutti loro sono una cosa sola con la natura perché non c’è differenza tra uomo, animale e pianta” le parole di Vecchioni. Poi continua: “Tutto è vivo. Un Indios qualche anno fa ha chiesto a un esploratore: ‘Ma perché voi correte e costruite sempre? Fermatevi un attimo e aspettate che la vostra anima vi raggiunga’. È una lezione grande”. Il cantautore, quindi, cita Italo Calvino con la sua “La speculazione edilizia”, poi Pier Paolo Pasolini che negli “Scritti Corsari” propone un passaggio sulla perdita delle lucciole.
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Un momento del varietà "Ci vuole un fiore"

Nella chiacchierata spunta anche Virgilio, perché “nelle sue Bucoliche e Georgiche emerge un grande amore per la natura e per le cose che l’uomo può fare con essa” dichiara l’artista. “Per riassumerne in breve il pensiero, quest’ultimo dice: ‘Gli dei ci hanno consegnato il mondo perché noi lo mantenessimo così com’è’. Solo che Virgilio non poteva pensare che gli uomini si sarebbero creduti dei e avrebbero rovinato il pianeta” conclude il cantautore, guadagnandosi un 8 in pagella dal professor Gabbani.

Il lutto che ha colpito Vecchioni

La puntata di “Ci vuole un fiore” del 21 aprile è rimasta in bilico fino alla fine. La Rai in un primo momento voleva sospendere il varietà, che tratta con freschezza e semplicità temi molto seri come l’ambiente e l’ecosostenibilità, per rispetto al dolore che ha colpito Vecchioni.
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Francesco Gabbani a "Ci vuole un fiore"

La puntata, infatti, era stata registrata nelle settimane scorse prima del lutto che ha colpito il cantautore. Poi però è andata in onda regolarmente ma con una premessa fatta da Gabbani via social. “Venerdì sera all’interno di ‘Ci vuole un fiore’ andrà in onda un contributo con il professor Roberto Vecchioni registrato precedentemente la messa in onda. Un contributo prezioso con cui il professore ci sprona, attraverso le sue canzoni un dialogo, ad avere speranza e a credere noi stessi. È difficile trovare le parole giuste per esprimere il dolore per una così grave perdita ma ci tengo a manifestare a Roberto e alla sua famiglia tutta la mia vicinanza” il messaggio di Gabbani.