L’attore Ryan Reynolds realizza l'ultimo desiderio del fan malato terminale, Jay Fear. Sembra quasi una fiaba ciò che è successo nelle ultime ore in Galles dove l’ultimo desiderio di un tifoso malato terminale si è avverato nel giorno più bello per la propria squadra del cuore. E’ quanto è accaduto a Jay Fear, 45enne sostenitore del Wrexham a cui a gennaio sono stati dati pochi mesi di vita dopo l'intervento per un tumore dell'appendice. L’uomo sabato 22 aprile è stato ospitato dall'attore canadese Reynolds, suo coetaneo e patron del più antico club del Galles, per la partita che è valsa al Wrexham la promozione nella quarta divisione e il ritorno nella Football League dopo 15 anni.
Il commovente incontro è andato in scena sulla tribuna del Racehorse Ground, teatro della vittoria interna per 3-1 sul Boreham Wood che ha suggellato la promozione della nobile decaduta. Fear, accompagnato dalla moglie e dai due figli, è arrivato da Southampton. Come milioni di altri spettatori, ha scoperto il club gallese grazie alla serie-documentario su Disney+, “Welcome to Wrexham”, e se ne è innamorato. Quattro abbonati hanno rinunciato al loro posto in tribuna per consentire alla famiglia Fear di guardare la storica sfida in prima fila mentre un anonimo imprenditore gallese ha finanziato il viaggio, organizzato dalla Onlus “Bucket List Wishes”. Reynolds si è intrattenuto con lui per 20 minuti prima della partita ed è rimasto molto colpito. “E’ stato stupefacente, è una persona eccezionale, non so se avrei voluto la stessa gioia incrollabile a parti invertite. Mi sentivo un po’ soffocare a parlargli e a sentire quanto mancherà alla moglie e ai figli” le parole del marito dell’attrice e modella Blake Lively. L'attore di “Deadpool” ha consegnato all’uomo il guanto firmato del super eroe (quello originale usato nel secondo film) e lo ha anche invitato negli studi londinesi della Pinewood quando si girerà il terzo episodio, a giugno. Fear ne è rimasto entusiasta. “Dicono che non dovresti mai incontrare il tuo idolo ma Ryan è sicuramente un'eccezione a questa regola”, ha raccontato il tifoso alla Bbc. E ha aggiunto: “La gente pensa che questo era per me ma in realtà era per i miei famigliari, perché loro sono quelli che se lo ricorderanno per il resto delle loro vite”.