Venezia, Seydu Sarr con “Il sogno non ha colore” contro il razzismo del calcio

Il 19enne senegalese star di “Io Capitano” porta in scena una storia che vuole rompere le barriere della discriminazione. E diventa testimonial della campagna della Lega Serie A “Keep Racism Out”

di Redazione Luce!
31 agosto 2024
Seydou Sarr in "Seydou - Il sogno non ha colore" (Ansa)

Seydou Sarr in "Seydou - Il sogno non ha colore" (Ansa)

Seydou Sarr torna alla Mostra del Cinema di Venezia. La star 19enne di “Io Capitano”, ad un anno dal successo del film di Matteo Garrone, venerdì 30 agosto è sbarcato al Lido per presentare alle Giornate degli Autori il film documentario “Seydou - Il sogno non ha colore” diretto da Simone Aleandri e diventa testimonial della campagna della Lega Serie A “Keep Racism Out” contro il razzismo nel calcio.

In occasione della terza giornata della Serie A Enilive, in programma da venerdì 30 agosto a domenica 1° settembre, a supporto dei messaggi di inclusione e uguaglianza rappresentati nel film, la Lega Serie A ha deciso che i capitani di tutte le squadre indosseranno al braccio la fascia con la scritta “Keep Racism Out” della propria campagna.

“La lotta contro il razzismo e contro ogni forma di discriminazione rappresenta uno degli obiettivi a cui la Lega Serie A si dedica con forza e impegno da molti anni”, dichiara il presidente di Lega Serie A, Lorenzo Casini. “È fondamentale insistere con queste iniziative per contrastare un fenomeno ignobile contro cui tanto è stato fatto, ma tanto ancora si deve fare in termini di educazione e sensibilizzazione, a partire dallo sport di base, dai settori giovanili e dalla scuola”, conclude. E per l’amministratore delegato della Lega De Siervo “è fondamentale dare eco alla crescente sensibilità del mondo del calcio e della Serie A contro una piaga del nostro tempo come il razzismo.

Il film sul calcio che sfida il razzismo

Per questo anche un film come “Seydou - Il sogno non ha colore” di Simone Aleandri, può dare ancora più visibilità a una battaglia di civiltà che dai campi di calcio sbarca al cinema e al grandissimo pubblico.

Prodotto da Wonder Project con Rai Cinema in collaborazione con Lega Serie A, la pellicola di cui è protagonista il senegalese di “Io Capitano” vede la partecipazione straordinaria di campioni e leggende del calcio italiano e internazionale: Yacine Adli, Lameck Banda, Danilo Luiz Da Silva, Paulo Dybala, Junior Messias e Maduka Okoye oltre al campione mondiale di Berlino 2006 Francesco Totti, Christian Panucci, Ciro Ferrara, Bernardo Corradi e con la partecipazione di Omar Daffe. Dopo il debutto al Festival, il film sarà trasmesso su Rai3 il 4 settembre alle 23.20 e sarà disponibile da subito su RaiPlay.

Cinema e sport: storie per abbattere i muri del pregiudizio

“Il cinema e lo sport hanno una grande caratteristica che li accomuna: riescono a volte a realizzare i sogni più impensabili e ad unire le persone al di là delle differenze etniche, cancellando più facilmente discriminazioni e pregiudizi – ha detto Paolo Del Brocco, Amministratore Delegato di Rai Cinema –. La parabola di Seydou Sarr ne è l'esempio perfetto, un giovane senegalese che sogna di fare il calciatore, si ritrova per caso a recitare come protagonista in un film che avrà un successo mondiale e che arriverà fino alla cinquina degli Oscar”, aggiunge parlando della pellicola di Matteo Garrone.

“Una storia tanto personale quanto collettiva, perché costruita con le ambizioni e le speranze che possono essere di tutti. Una storia a cui ci siamo molto affezionati in questo ultimo anno trascorso insieme, tanto che, grazie anche alla sua disponibilità e generosità, siamo riusciti a creare un documentario che riflettesse sui valori delle aspirazioni individuali e sulle battaglie contro i muri dei pregiudizi e delle diversità –prosegue Del Brocco –. Tornare a Venezia, dove tutto è iniziato, assume ora una valenza in più: ad un anno di distanza, Seydou è di nuovo protagonista, stavolta come testimonial di una campagna contro il razzismo nel calcio. E non potevamo avere al nostro fianco partner migliore della Lega Serie A. Il cinema è uno strumento magnifico per raccontare queste storie e per offrire spunti di riflessione per combattere contro ogni forma di pregiudizio, nel calcio come nella vita".