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La rinascita di Adam Peaty: a Parigi 2024 “dopo 3 anni infernali tra depressione e alcol”

Il nuotatore britannico, oro olimpico e detentore del record del mondo nei 50 e 100 rana, si è qualificato ai prossimi Giochi olimpici dopo aver passato un lungo periodo lontano dalle competizioni

di MARIANNA GRAZI -
3 aprile 2024
Adam Peaty (Instagram)

Adam Peaty (Instagram)

Adam Peaty è tornato. Il nuotatore britannico tre volte oro olimpico ha ottenuto il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024 vincendo il titolo nazionale dei 100 metri rana ai GB Swimming Championships, in corso al London Aquatics Centre fino al 7 aprile. Il leone inglese, ai Trials di qualificazione ai prossimi Giochi, in vasca è apparso in ripresa, non certo il campione imbattibile di qualche anno fa, ma con la grinta giusta per affrontare i prossimi step di avvicinamento all’appuntamento più importante. Una lenta ma costante ripresa dopo essersi preso una lunga pausa dalle gare per affrontare la depressione e i problemi con l’alcol.

La rinascita in vasca

Il ranista britannico Adam Peaty
Il ranista britannico Adam Peaty

Il detentore del record del mondo dei 50 e 100 rana in vasca lunga, inavvicinabile dai suoi avversari in vasca fino a Tokyo 2021, “l’alieno” del nuoto per le sue vittorie incredibili, ha vinto a Londra in 57”94, suo miglior tempo stagionale e da quando ha difeso il titolo olimpico ai Giochi nipponici. Il 29enne ha detto ai giornalisti che gli chiedevano se è tornato al suo meglio: “Penso di sì. Un 57”9 è molto buono: non è ancora il limite che mi sono prefissato di raggiungere – ha aggiunto – ma è il primo risultato solido, che mi fa dire 'Oh, non molti possono ottenerlo’”.

a fede mi ha aiutato ad affrontare le battaglie mentali – ha aggiunto il nuotatore di Uttoxeter –. È una vittoria per la mia squadra, la mia famiglia e per me stesso. Abbiamo superato gli ultimi tre anni infernali”.

La spirale autodistruttiva 

Peaty si è qualificato ai Giochi olimpici di parigi 2024
Peaty si è qualificato ai Giochi olimpici di parigi 2024

Quarto ai Giochi del Commonwealth del 2022 dopo essersi rotto un piede, si è ritirato dai Trials britannici del 2023 decidendo non partecipare ai campionati mondiali di Fukuoka (Giappone) per concentrarsi sulla salute mentale e sui Giochi Olimpici di Parigi del 2024.

Insomma il Poseidone inglese, l’inesorabile all’apice del successo, l’immagine della potenza fisica fatta persona, indiscusso re delle distanze veloci della rana (nel palmarese ha 14 e dico 14 record mondiali), ha deciso lo scorso anno di fare un passo indietro ed è rimasto lontano dalle gare per concentrarsi sulla sua salute: caduto in depressione e con problemi di dipendenza da alcolici, era consapevole di essere entrato in una “spirale autodistruttiva”. Di cui ha parlato anche attraverso i suoi social in questi mesi, postando immagini che lo ritraevano al fianco del figlio George-Anderson, 3 anni, o con la nuova fidanzata, dopo la separazione dalla storica compagna con cui era diventato padre e l’esaurimento da stress che l’ha portato a detestare cloro e co. 

“Non volevo più vedere una piscina. Lo sport mi aveva distrutto – ha raccontato –. Vittoria e successo compromettono la salute mentale. Esaurimento? Io non ho ancora trovato le risposte. Ma alle Olimpiadi di Parigi voglio esserci”. E ancora: “Non sapevo quale strada prendere, ma ora mi sveglio ogni giorno e mi godo il mio lavoro”. 

Al suo ritorno, lo scorso febbraio, ha vinto il bronzo iridato a Doha. Ora, ai campionati inglesi che serviranno a comporre la squadra della Gran Bretagna per Parigi 2024, è tornato ad ottimi livelli anche di tempo. Nel frattempo i suoi avversari in acqua non si sono certo fermati, quelli che c’erano hanno approfittato della sua assenza, altri ne sono arrivati, come il fortissimo cinese Qin Haiyang: per Adam Peaty non sarà facile tornare in vetta all’Olimpo, ma il fatto che finalmente sia tornato a gareggiare è già una delle vittorie più belle e significative della sua carriera e del mondo dello sport. La sua è l'ennesima favola di un atleta capace di lottare pur di ritrovare la gioia della competizione.

Gli altri “grandi” dello sport che si sono fermati per la troppa pressione

Naomi Osaka
Naomi Osaka

Prima di Peaty il rigetto della quotidiana pressione interna ed esterna, l'ansia da prestazione, hanno travolto tanti altri fuoriclasse dello sport. In piscina Michael Phelps e Ian Thorpe, nel ciclismo Mark Cavendish a Gianni Bugno, Naomi Osaka e l'australiana Ashleigh Barty nel tennis. Poi, come dimenticare la regina della ginnastica artistica Simone Biles, anche lei ferma da anni e tornata recentemente in pedana.

 E tanti protagonisti del calcio, da Andres Iniesta a Josip Ilicic e Gianluigi Buffon. Favole non sempre a lieto fine, come quella di Paul Gascoigne, che dai demoni instillatigli dall'alcol non è mai riuscito a liberarsi. Più di recente ad attirare l'attenzione su di sé è stato Daniel Osvaldo – l'ex attaccante italo-argentino di Fiorentina, Roma, Inter e Juventus – che in un video pubblicato su Instagram ha raccontato di come la depressione lo ha portato al bere ed assumere droghe.