Non riesce a trattenere le lacrime, Arianna Errigo, quando il presidente della Repubblica la chiama insieme a Gianmarco Tamberi per ricevere il Tricolore che sventoleranno come portabandiera ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. “Come alfiere dell'Italia, ci tengo a rappresentare noi, mamme e atlete, e i loro sogni. Alle donne voglio dire di credere in ciò che desiderate, sempre”, dice la schermitrice 36enne, molto commossa.
Arianna Errigo, mamma atleta: “Le emozioni più grandi i miei figli”
Ha parlato quasi in lacrime, pronunciando con sentimento ogni parola: “Essere con voi è un'emozione immensa”. La Campionessa del mondo nel 2013 e nel 2014, più volte vincitrice in Coppa del Mondo, ha raccontato che quando ha saputo di essere la portabandiera “non ho dormito per diverse notti: un fatto paradossale visto che ho due bambini piccoli. Le emozioni per me sono tutto, con la scherma ne ho vissute tante, ma da poco la vita me ne ha regalate due enormi, i miei due bambini. È stata dura ho sofferto molto, la fatica è tanta, allenarsi è difficile e ci sono le preoccupazioni per i primi malanni, ma ce l'ho fatta e di questo sono fiera”.
Sappiamo bene quanto la gravidanza, la maternità, siano ancora oggi un ostacolo – e non un incentivo, come invece dovrebbero essere – per la carriera di una donna, nel lavoro e nello sport, quando questo, come nel caso di Arianna Errigo, diventa a tutti gli effetti la principale occupazione.
E quanto invece storie come la sua, che dal dramma di un aborto spontaneo ha trovato poi la luce più grande con il parto gemellare, e allo stesso tempo ha saputo trovare la forza, il coraggio, l’orgoglio di scommettere ancora su se stessa come sportiva,devono poter ispirare una nuova visione della donna, mamma e atleta, in cui sono i sogni e la volontà della stessa di inseguirli a determinare o meno la vittoria e la sconfitta, non la società o ostacoli esterni.
Non se ne parla abbastanza
Alla fine, a cerimonia conclusa, la 36enne si è fermata a parlare coi giornalisti e ha spiegato: “È stata una giornata emozionante nella quale ho voluto affrontare il tema delle mamme-atleta perché non se ne parla mai abbastanza. Solo chi lo vive in prima persona lo può capire. Ci sono tante difficoltà, c'è bisogno di una attenzione della donna che vuole fare l'atleta ma anche del contesto che c'è intorno, che è fondamentale. È doveroso porre l'accento su questo aspetto. Ci sono ancora troppe sportive che devono scegliere se continuare la propria carriera o diventare mamme”.
“Oltre al talento – conclude la schermitrice azzurra – è importante l'educazione in famiglia, che è alla base di tutto, non solo sportiva”.
Malagò: “Lei è un simbolo per tutte le atlete donne”
Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha voluto dedicare un passaggio del suo discorso ai quattro alfieri che porteranno il tricolore italiano alle Olimpiadi. Sulla Errigo ha detto, in particolare: “Arianna è la dimostrazione, con la sua storia, secondo me di tutto quello che ogni atleta donna vorrebbe fare o vorrebbe essere. Risultatisi alto livello, marito fantastico (e suo allenatore) e al tempo stesso non ha rinunciato al sogno della maternità: Mireia e Stefano, gemelli. E a distanza di 15 mesi ritornare in pedana e confermarsi campionessa del mondo è proprio il simbolo, se vuole – dice rivolto al presidente della Repubblica – delle cose che noi vogliamo raccontare, di un’Italia, mi consenta, in cui in tutti i modi cerchiamo di compensare le problematiche che conosciamo”, riguardanti in particolare la maternità.
I complimenti di Sergio Mattarella: “Straordinaria”
Nel suo intervento a conclusione della Cerimonia nei giardini del Quirinale, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha dedicato un passaggio proprio a lei: “Vorrei dire ad Arianna Errigo che desidero farle i complimenti in aggiunta ai tanti che sovente ha ricevuto per i numerosi successi individuali e collettivi che ha conseguito con le sue colleghe di scherma, i complimenti per questa capacità eccellente di far fronte a due impegni diversi: quello di mamma e quello di campionessa, è una dimostrazione straordinaria".