È una grande e bella lezione di sport quella che Giannis Antetokounmpo, campione Nba e stella dei Milwaukee Bucks, manda in onda dopo la cocente eliminazione della sua squadra ai playoff del campionato americano. "La sconfitta non è un fallimento", ha detto nel video che è diventato subito virale il greco, che nel momento più importante della stagione è stato messo ko da un infortunio alla schiena. Uscire dalla fase finale della Nba da testa di serie numero 1 come successo ai Bucks, che hanno perso gara 4 e gara 5 e sono stati eliminati quando erano invece a un passo dalla vittoria, può far molto male e generare nervosismo. Ma come un vero leader naturale della squadra, Antetokounmpo si è sentito in dovere di metterci la faccia in una conferenza stampa che ha raccolto molti consensi sui social, diventando una storia condivisa anche nei valori espressi.
La sconfitta dei Bucks e la prestazione di Antetokounmpo
Il campione di origine greca, 28 anni, è stato messo in discussione nonostante abbia giocato con un infortunio alla schiena, la cui entità sarà nota tra qualche giorno. Ha segnato 38 punti, ha preso 20 rimbalzi e ha provato in tutti i modi a regalare ai Bucks la vittoria. Ma è stato carente dalla lunetta, a cronometro fermo, anche nel finale: 10 su 23. E questo ha fatto sì che venisse criticato e che avesse voglia di rispondere nella conferenza stampa del post-eliminazione del suo club, tra i favoriti per vincere l’anello Nba. Così non è stato, la loro corsa si è fermata al primo turno, esponendo il gruppo a non poche critiche. La risposta del numero 34 è stata altrettanto dura, ma può valere come insegnamento anche per altri giocatori che si dovessero trovare ad affrontare una situazione che sa di "fallimento". Almeno al di fuori. Almeno per il pubblico e chi è pronto subito a puntare il dito e giudicare.La conferenza stampa
Il siparietto è andato in scena quindi di fronte ai giornalisti nel dopo gara, quando Giannis, alla domanda di uno dei cronisti se la stagione della sua squadra si potesse "considerare un fallimento" ha dato una risposta molto chiara e lucida: "Se nel tuo lavoro non ottieni ogni anno una promozione significa che hai fallito? I fallimenti sono soltanto tappe verso il successo".La richiesta, o meglio un verdetto già deciso dalla stampa, ha caricato Antetokounmpo, che ha sbuffato e ha scosso la testa: "Mi hai fatto la stessa domanda lo scorso anno, Eric" ha replicato rivolto al giornalista del The Athletic. "Per caso tu ricevi una promozione ogni anno nel tuo lavoro? Non credo, quindi consideri il tuo lavoro un fallimento ogni volta che non accade? Direi di no. Ti impegni per ottenere altri risultati, per prenderti cura della tua famiglia, comprare una casa e tante altre cose. Non è un fallimento, ma è un passaggio necessario per provare a vincere". "Michael Jordan è stato 15 anni in Nba, ha vinto sei titoli: gli altri nove anni sono stati un fallimento per caso? Mi state davvero dicendo questo?", prosegue nel suo assolo il giocatore dei Bucks. E ancora Antetokounmpo: "Perché mi fate questa domanda? Dovete capire che nello sport non esiste la logica del fallimento. Ci sono i giorni buoni e quelli pessimi, giorni buoni e giorni meno buoni. In alcuni sei in grado ottiene quello che vuoi, in altri no. Ci sono momenti in cui capisci che è il tuo turno e altre invece devi farti da parte: è la logica di base dello sport, non si può vincere sempre. Il successo si costruisce sempre passo passo. È sbagliata la domanda. Non esiste fallimento nello sport. Non devi sempre vincere, vincono anche gli altri: questo è lo sport”.Visualizza questo post su Instagram