Carta etica dello sport, lotta agli abusi e parità di genere: Siena prima provincia in Italia

Presentato il documento che impegna le istituzioni, con Soroptimist, a promuovere le pari opportunità. Papi: “Necessarie rendere le attività sempre più inclusive e accessibili a tutti, anche negli organi decisionali”

di ANGELA GORELLINI
5 dicembre 2024
T15BO-C

Presentazione della Carta etica dello Sport che coinvolge Comune, Provincia e Regione con Soroptimist

Siena, 5 dicembre 2024 – Non è un semplice proclama, la Carta etica dello Sport, ma un documento, nove gli articoli, in cui, per la prima volta, Comune, Provincia e Regione, insieme a Soroptimist Club Siena, si impegnano a promuovere la parità di genere nello sport e a combattere ogni forma di discriminazione o molestia in ambito sportivo, con un sostegno attivo a federazioni, associazioni e società.

“La Carta vuole sviluppare una cultura sportiva senza discriminazioni di genere – ha spiegato l’assessore alle pari opportunità, Micaela Papi –. L’amministrazione è impegnata a promuovere le pari opportunità e contrastare la violenza di genere quindi anche gli abusi e le molestie che spesso ci sono in ambito sportivo, dove le donne sono sotto rappresentate anche negli organi decisionali. Vogliamo così sostenere tutte le associazioni che si adoperano a rendere lo sport inclusivo e accessibile a tutti”.

La Carta, inserita all’interno del cartellone della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ‘Mai più sola’, organizzato dal Tavolo comunale per le politiche di parità, fa parte del progetto ‘Donna e Sport’ di Soroptimist International d’Italia. “Con Assist, l’Associazione nazionale Atlete, abbiamo sottoscritto un accordo perché anche nello sport possa nascere un nuovo linguaggio di genere – le parole di Anastasia Sardo, presidente di Soroptimist Club Siena –. Assist ci parla, per esempio, di diritto alla maternità, benché siano stati fatti passi avanti, o di diritto alla pensione. Un altro tema è quello delle posizioni apicali: a oggi, su 48 federazioni, solo due sono presiedute da donne e il Coni non ha mai avuto una presidente donna. Ci stiamo impegnando anche per la creazione di nuovi spazi per lo sport al femminile nelle tv nazionali”.

La partecipazione di Regione e Provincia una novità assoluta. “La Carta non è soltanto una dichiarazione di intenti – ha spiegato Francesca Basanieri, presidente della Commissione regionale pari opportunità –, ma forza le amministrazioni a intervenire. La società, in ogni suo settore, si deve attrezzare per creare una cultura di parità e di rispetto anche nei luoghi, come quello dello sport, di formazione. Le ragazze devono poter praticare gli stessi sport dei ragazzi e questo anche con l’utilizzo di impianti inclusivi”.

“Siamo orgogliosi che la nostra Provincia sia stata la prima in Italia a firmare la Carta – ha aggiunto la consigliera, Laura Di Banella –. Non è solo un manifesto, ma indica veramente cosa fare nella gestione degli impianti dove gravitano entrambi i sessi. La violenza non è solo quella tra le mura domestiche, ma anche quella del linguaggio. Bisogna iniziare e educare i bambini. La nuova Provincia di Carletti farà di tutto per esportare la Carta anche negli altri comuni”.