Il tema del
razzismo tiene banco in
F1. Questa volta nell'occhio del ciclone ci è finito il tre volte campione del mondo
Nelson Piquet. Pilota formidabile ma troppe volte sopra le righe come in questo caso. L'episodio risale a qualche mese fa, quando alla vigilia del
Gp del Brasile, gli venne chiesta la sua opinione in merito al
contatto tra Verstappen e Hamilton a Silverstone.
Nelson Piquet, campione per 3 volte di Formula 1
"Il linguaggio discriminatorio o razzista è inaccettabile": la condanna della Formula 1
"Il
n****etto ha posizionato la macchina in modo che
Verstappen non potesse sterzare. Il
n****etto l’ha fatto perché sapeva che quella curva non avrebbero potuto farla in due.
È stato fortunato che solo l’altra macchina sia andata a sbattere,
ha agito in modo sporco." Quelle frasi passarono inosservata inizialmente. Tuttavia, sono tornate alla ribalta dopo la sospensione del terzo pilota Red Bull
Juri Vips, fermato dal team dopo l'uso di espressioni
razziste in diretta Twitch. A riportare agli onori della cronaca le parole di Piquet sono stati proprio alcuni media brasiliani come
O Globo e
CNN Brasile. La
Formula 1 su ha immediatamente rilasciato un comunicato su Twitter nel quale
ha condannato il linguaggio adottato dal brasiliano: "
Il linguaggio discriminatorio o razzista è inaccettabile in qualsiasi forma e non ha posto nella società.
Lewis è un incredibile ambasciatore del nostro sport e
merita rispetto. I suoi instancabili sforzi
per aumentare la diversità e l'inclusività sono una lezione per molti e qualcosa in cui ci impegniamo in Formula 1." Anche la
Mercedes è intervenuta immediatamente sui propri profili social a difesa del suo pilota: “
Condanniamo con la massima fermezza qualsiasi uso di linguaggio razzista o discriminatorio di qualsiasi tipo. Lewis è stato in prima linea negli sforzi del nostro sport per combattere il razzismo ed è un vero campione della diversità. dentro e fuori pista. Insieme, condividiamo una visione per uno sport automobilistico diversificato e inclusivo e questo incidente sottolinea l'importanza fondamentale di continuare a lottare per un futuro più luminoso."
Il comunicato della Formula 1 a difesa di Lewis Hamilton
"E' giunto il momento di agire": la risposta del pilota inglese
Dopo poco è arrivata anche la risposta di
Hamilton. Dopo i tweet della Formula 1 e della Mercedes, anche il pilota inglese, diretto interessato, ha voluto esprimere il suo pensiero sui social network: "È più della lingua.
Queste mentalità arcaiche devono cambiare e non hanno posto nel nostro sport. Sono stato circondato da questi atteggiamenti e preso di mira
per tutta la mia vita. C'è stato un sacco di tempo per imparare. È giunto il momento di
agire." Infine è stata la volta della Fia, che sempre sul suo canale Twitter ha espresso la propria solidarietà nei confronti di Hamilton: "La Fia condanna fortemente qualsiasi tipo di linguaggio e comportamento razzista e discriminatorio, che
non hanno posto nello sport e nella società. Esprimiamo la nostra solidarietà a Lewis Hamilton e pieno supporto al suo impegno per l'uguaglianza, la diversità e l'inclusione nel mondo dei motori