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Sono trascorsi pochi mesi, ma quelle dell'estate scorsa saranno di sicuro ricordate come le Olimpiadi non solo del Covid-19 – che ne ha addirittura rinviato di un anno lo svolgimento, condizionandone poi tutta l'organizzazione – ma soprattutto come quelle più inclusive di sempre. Ai Giochi estivi di Tokyo infatti, hanno partecipato tantissimi atleti e atlete Lgbtqia+ (secondo un conteggio di OutSports erano almeno 161, provenienti da 25 Stati). Insomma, nell'estate sportiva del 2021, il cielo nipponico è stato illuminato da un arcobaleno di colori, storie e vittorie dei campioni e delle campionesse omo-bi-pan sessuali e trans*.
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Amber Glenn, pattinatrice artistica su ghiaccio del Team Usa
Lo sport per l'inclusione
Nove le discipline dove ci sarà almeno un atleta queer, con i numeri più alti nell'hockey (basti pensare alle sette giocatrici della squadra canadese) e nel pattinaggio artistico. Dei pattinatori, otto sono uomini, uno è non-binary e uno è pansessuale. Tra i nomi più noti presenti nella lista qui sotto c'è quello della snowboarder Sarka Pancochova, Campionessa Olimpica in carica che ha usato i suoi titoli e la notorietà per far luce sulla lotta per l’uguaglianza matrimoniale in Repubblica Ceca. "È sempre un onore poter rappresentare il mio paese alle Olimpiadi, rappresentare anche la comunità Lgbtq e spingere per il matrimonio egualitario in Repubblica Ceca. È stato costantemente nella mia mente!”, ha detto poco prima della partenza per Pechino. C'è poi chi la sfida ce l'ha in casa: un esempio sono le due campionesse di skeleton Kim Meylemans (olandese) e Nicole Silveira (brasiliana), rivali sulla pista ma una coppia nella vita. "Parliamo molto di come questa sia una situazione davvero unica. Dove stiamo effettivamente gareggiando nello stesso sport ma una contro l’altra. È divertente e stimolante allo stesso tempo”. E poi c'è chi riconosce il potere di essere un atleta olimpionico che ha fatto coming out: “È un privilegio sentirsi parte di una comunità che sta spingendo (avanti) i confini come nessun altra – ha detto il pattinatore artistico del Team britannico Lewis Gibson Gibson –. Ogni quattro anni i numeri salgono alle stelle, ed è così bello da vedere e così bello farne parte. Le Olimpiadi sono un’eredità e far parte di questo gruppo di persone è anche questo”. Amber Glenn, pattinatrice artistica, ha 22 anni e si identifica sia come bisessuale che come pansessuale: rappresenterà il Team USA per la competizione del singolo femminile e ad oggi è l’unica pattinatrice artistica apertamente Lgbtq+ a farne parte. Il suo coming out risale al 2019: "Non voglio sbattere la mia sessualità in faccia alle persone, ma non voglio neanche nascondere chi sono", aveva dichiarato.![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/01/154967664_889667821799085_8576951906807619864_n-300x256.jpg)
Sarka Pancochova con la moglie Kaileen
Gli/Le atlet* Lgbtq+ a Pechino 2022
Biathlon: Megan Bankes (Canada) Curling: Bruce Mouat (Gran Bretagna) Pattinaggio artistico: Filippo Ambrosini (Italia) Kevin Aymoz (Francia) Jason Brown (Stati Uniti) Guillaume Cizeron (Francia) Lewis Gibson (Gran Bretagna) Amber Glenn (Stati Uniti, riserva) Timothy LeDuc (Stati Uniti) Paul Poirier (Canada) Simon Proulx Sénécal (Armenia) Eric Radford (Canada) Hockey su ghiaccio: Brianne Jenner (Canada) Erin Ambrose (Canada) Ebba Berglund (Svezia) Alex Carpenter (Stati Uniti) Emily Clark (Canada) # Mélodie Daoust (Canada) Anna Kjellbin (Svezia) Aneta Lédlová (Repubblica Ceca) Jamie Lee Rattray (Canada) Jill Saulnier (Canada) Ronja Savolainen (Finlandia) Micah Zandee-Hart (Canada) Skeleton: Andrew Blaser (Stati Uniti) Kim Meylemans (Belgio) Nicole Silveira (Brasile) Salto con gli sci: Daniela Iraschko-Stolz (Austria) Sci: Makayla Gerken Schofield (Gran Bretagna) Gus Kenworthy (Gran Bretagna) Sandra Naeslund (Svezia) # Snowboard: Belle Brockhoff (Australia) Sarka Pancochova (Repubblica Ceca) Pattinaggio di velocità: Bretagna Bowe (Stati Uniti) Ireen Wüst (Paesi Bassi)![](https://luce.lanazione.it/wp-content/uploads/2022/01/2018_Olympics_-_Duhamel__Radford_victory_ceremony-200x300.jpeg)
Eric Radford primo gay a vincere l’oro l’olimpico ai Giochi invernali del 2018