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Home » Sport » Mikaela Shiffrin parla del ciclo mestruale, il traduttore capisce tutt’altra cosa. E la gag diventa virale

Mikaela Shiffrin parla del ciclo mestruale, il traduttore capisce tutt’altra cosa. E la gag diventa virale

La sciatrice a un passo da un nuovo record: "Certi argomenti sono ancora un tabù, dovremmo poter parlare normalmente di queste cose”

Barbara Berti
27 Gennaio 2023
La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (Instagram)

La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (Instagram)

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La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (27 anni) si appresta a battere un nuovo record, anche se attualmente è alle prese coi dolori mestruali. La televisione austriaca, però, capisce e parla di tutt’altro. E la gag diventa virale.

 

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Un post condiviso da Mikaela Shiffrin ⛷💨 (@mikaelashiffrin)

Nei giorni scorsi, l’americana – considerata la donna dei record dello sci mondiale – ha messo a segno una doppietta importante vincendo sia il 24 e il 25 gennaio lo slalom gigante di Plan de Corones arrivando così alla sua 84esima vittoria in Coppa del Mondo, un traguardo che la porta a essere la più vincente tra le donne (il primato femminile di vittorie prima apparteneva alla connazionale Lindsey Vonn con 82). Inoltre, adesso la 27enne è a soli due sigilli dal record stabilito dalla leggenda dello sci svedese Ingemar Stenmark. E già tra il 28 e il 29 gennaio, a Spindleruv Mlyn, località della Repubblica Ceca dove l’americana ha debuttato in Coppa del Mondo nel 2011, sono in programma due slalom che potrebbero portare la Shiffrin a eguagliare il record Stenmark.

La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (Instagram)
La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (Instagram)

In attesa di compiere nuove imprese, la sciatrice si è ritrovata, suo malgrado, al centro di una divertente gag. Al termine della discesa del 25 gennaio, l’atleta si è concessa, come sempre, ai giornalisti. “Ero molto stanca mentalmente dopo la vittoria di ieri (del 24 gennaio, ndr). E poi mi sono emozionata perché mi sono resa conto di essere stanca” ha dichiarato Shiffrin in un’intervista concessa a ORF, la radiotelevisione nazionale austriaca. Quando la giornalista Alina Zellhofer ha parlato del record di Stenmark, che potrebbe essere battuto dall’americana a breve, Shiffrin ha commentato: “Certo, è possibile. Ma prima devo riposarmi e vedere quanta energia riuscirò ad accumulare”. La sciatrice ha proseguito: “In questo momento sono in una fase spiacevole del mio ciclo mensile, quindi mi sento ancora più stanca”.

Mikaela Shiffrin: I‘m kind of in an unfortunate time of my monthly cycle

Übersetzer: Ich komm nicht mal zum Radfahren, was ich sonst immer mach jeden Monat pic.twitter.com/ptz7vOlcws

— Jonas Vogt (@L4ndvogt) January 25, 2023

A quel punto la giornalista ha risposto con un “ho capito benissimo” mentre un’altra persona al servizio dell’Austrian Broadcasting Corporation ha compreso qualcosa di completamente diverso. Il traduttore di ORF Peter Brunner ha, infatti, trasformato il ciclo mensile della Shiffrin in un giro in bicicletta. Conclusione: invece dei crampi mestruali, Brunner ha parlato del fatto che la sciatrice statunitense non aveva potuto fare un giro in bici, un’attività che invece è solita fare ogni mese. Su Twitter la scena ha divertito migliaia di utenti, ma la traduzione simultanea completamente sbagliata è stata anche un esempio di come parlare in pubblico di certi argomenti sia ancora un tabù. Questo è probabilmente anche ciò che pensa la stessa Shiffrin che, infatti, ha ribadito: “Dovremmo poter parlare normalmente di queste cose”.

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  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (27 anni) si appresta a battere un nuovo record, anche se attualmente è alle prese coi dolori mestruali. La televisione austriaca, però, capisce e parla di tutt’altro. E la gag diventa virale.
 
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Un post condiviso da Mikaela Shiffrin ⛷💨 (@mikaelashiffrin)

Nei giorni scorsi, l’americana - considerata la donna dei record dello sci mondiale – ha messo a segno una doppietta importante vincendo sia il 24 e il 25 gennaio lo slalom gigante di Plan de Corones arrivando così alla sua 84esima vittoria in Coppa del Mondo, un traguardo che la porta a essere la più vincente tra le donne (il primato femminile di vittorie prima apparteneva alla connazionale Lindsey Vonn con 82). Inoltre, adesso la 27enne è a soli due sigilli dal record stabilito dalla leggenda dello sci svedese Ingemar Stenmark. E già tra il 28 e il 29 gennaio, a Spindleruv Mlyn, località della Repubblica Ceca dove l’americana ha debuttato in Coppa del Mondo nel 2011, sono in programma due slalom che potrebbero portare la Shiffrin a eguagliare il record Stenmark.
La campionessa di sci Mikaela Shiffrin (Instagram)
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In attesa di compiere nuove imprese, la sciatrice si è ritrovata, suo malgrado, al centro di una divertente gag. Al termine della discesa del 25 gennaio, l’atleta si è concessa, come sempre, ai giornalisti. “Ero molto stanca mentalmente dopo la vittoria di ieri (del 24 gennaio, ndr). E poi mi sono emozionata perché mi sono resa conto di essere stanca” ha dichiarato Shiffrin in un’intervista concessa a ORF, la radiotelevisione nazionale austriaca. Quando la giornalista Alina Zellhofer ha parlato del record di Stenmark, che potrebbe essere battuto dall’americana a breve, Shiffrin ha commentato: “Certo, è possibile. Ma prima devo riposarmi e vedere quanta energia riuscirò ad accumulare”. La sciatrice ha proseguito: “In questo momento sono in una fase spiacevole del mio ciclo mensile, quindi mi sento ancora più stanca”.

Mikaela Shiffrin: I‘m kind of in an unfortunate time of my monthly cycle

Übersetzer: Ich komm nicht mal zum Radfahren, was ich sonst immer mach jeden Monat pic.twitter.com/ptz7vOlcws — Jonas Vogt (@L4ndvogt) January 25, 2023
A quel punto la giornalista ha risposto con un “ho capito benissimo” mentre un’altra persona al servizio dell’Austrian Broadcasting Corporation ha compreso qualcosa di completamente diverso. Il traduttore di ORF Peter Brunner ha, infatti, trasformato il ciclo mensile della Shiffrin in un giro in bicicletta. Conclusione: invece dei crampi mestruali, Brunner ha parlato del fatto che la sciatrice statunitense non aveva potuto fare un giro in bici, un'attività che invece è solita fare ogni mese. Su Twitter la scena ha divertito migliaia di utenti, ma la traduzione simultanea completamente sbagliata è stata anche un esempio di come parlare in pubblico di certi argomenti sia ancora un tabù. Questo è probabilmente anche ciò che pensa la stessa Shiffrin che, infatti, ha ribadito: “Dovremmo poter parlare normalmente di queste cose”.
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