Dopo una lunga campagna di sensibilizzazione sui bisogni delle famiglie degli sportivi, il Comitato nazionale olimpico e sportivo francese (CNOSF) ha deciso: per le mamme atlete che parteciperanno alle Olimpiadi di Parigi 2024 saranno messe a disposizione delle stanze per allattare e stare con i loro bambini. Una vera e propria svolta se pensiamo che allattamento e sport, di solito, sono considerati degli ossimori contro i quali molto spesso le mamme sono costrette a combattere.
Le stanze per le atlete mamme
Le stanze saranno situate all'interno dell'Hotel Pleyel di Saint-Denis, vicino al Villaggio Olimpico, e saranno utilizzate dalle atlete per dormire con i loro neonati, oppure dai loro partner poiché i pass per l'ingresso dei bambini nel villaggio sono molto limitati. Nello stesso stabile ci sarà anche un'area family dove le famiglie (precedentemente accreditate) delle atlete potranno trascorrere del tempo, per un costo stimato di 40mila euro.
"Bisogna preservare le esigenze delle famiglie"
Sul nuovo provvedimento è intervenuta Astrid Guyart, segretaria generale del Comitato Olimpico francese, che ha dichiarato: "E' senza precedenti ed è qualcosa che vogliamo diventi permanente, quindi non è una tantum perché sono le Olimpiadi di Parigi". Poi ha aggiunto: "La società sta cambiando ed è necessario, sempre di più, preservare le esigenze delle famiglie, per garantire agli atleti la concentrazione per esibirsi".
Il problema dell'allattamento durante le gare
Bisogna ricordare anche che l'allattamento durante le gare è un problema ricorrente. Come ha raccontato la ciclista Laura Kenny, che ha avuto il suo primo figlio un anno dopo aver vinto la sua quarta medaglia d'oro olimpica ai Giochi di Rio 2016: "L'allattamento al seno è stato complicato. Come atlete, il nostro congedo di maternità è quando sei incinta. Dopo, non c'è più nulla che ti trattenga dall'allenarti, devi semplicemente andare avanti".
Alle parole della 31enne inglese hanno fatto ecco quelle delle judoka francese Clarisse Agbegnenou, solita a portare sua figlia agli allenamenti: "Mi fa male sentire la gente dire 'Non puoi essere un'atleta di alto livello mentre sei mamma'. Abbiamo solo bisogno della possibilità di allattare al seno, se possibile, o di estrarre il latte al lavoro, se necessario".
Una vittoria quindi non solo per Agbegnenou, ma per tutte quelle mamme atlete che da anni lottano per il diritto all'allattamento durante le competizioni. E speriamo che le Olimpiadi di Parigi siano soltanto un inizio.