Paul Pogba, centrocampista tornato alla Juventus dopo 6 anni al Manchester United, scende in campo a favore della
causa palestinese. In che modo? Attraverso un post su
Instagram che mostra la foto di
bambini uccisi a Gaza. Accanto all'immagine il centrocampista scrive: "Allah protegga la gente” della Striscia. Nel post originario, dall’account “Islam is my deen” (l’Islam è la mia guida), si legge: “
Bambini uccisi, nessuna notizia.
Ma siete umani?”. Durante l'operazione Breaking Dawn della scorsa settimana, Israele è intervenuta contro una delle forze che controllano la Striscia di Gaza: i caccia hanno bombardato diversi obiettivi nell'enclave palestinese. In pochi giorni è stato raggiunto un cessate il fuoco, ma tra i raid dello Stato ebraico e i lanci di missili dall'altra parte, ancora una volta è stata la
popolazione civile a pagare il prezzo più alto del fuoco incrociato.
Paul Pogba insieme al calciatore Amed Diallo durante il giro di campo con la bandiera palestinese
I precedenti di solidarietà verso la causa palestinese
Non è la prima volta che Paul Pogba
solidarizza con la causa palestinese. Poco più di un anno fa, al termine della partita di Premier League tra Manchester United e Fulham, insieme al compagno
Amed Diallo fece un
giro di campo a Old Trafford mostrando una
bandiera palestinese ricevuta da un tifoso. Il supporto alla dimostrazione di Pogba e Diallo arrivò anche dalle parole dell'allora tecnico dei Red Devils Ole Gunner Solskjaer: "Vedere giocatori che pensano ad altre cose oltre al calcio
è positivo. Penso che abbiamo bisogno di calciatori con
background e culture differenti e penso che dobbiamo rispettare la
diversità altrui", dichiarò l'allenatore a fine partita. Pogba e Diallo non sono i primi calciatori di origine araba o di religione musulmana a mostrare solidarietà verso la Palestina in Inghilterra. Dopo la vittoria del Leicester sul Chelsea in finale di Fa Cup, per esempio, Hamza Choudhury e Wesley Fofana celebrarono la conquista del trofeo
tenendo una bandiera palestinese. Anche nel loro caso, la federazione inglese non procedette a provvedimenti disciplinari. La posizione dei calciatori passa anche
dai social. Sempre da Manchester, sponda City, il tweet dell’ala algerina Riyad Mahrez contro gli sfratti a Gerusalemme Est ricevette migliaia di condivisioni.