Sessant’anni da volontari, una vita tutta per gli altri

Le straordinarie testimonianze di Mauro e Roberto nella grande famiglia della Misericordia di Agliana che li ha premiati durante la festa annuale

di PIERA SALVI
20 dicembre 2024
Roberto Palandri, a sinistra, e Mauro Polvani durante la premiazione

Roberto Palandri, a sinistra, e Mauro Polvani durante la premiazione

Agliana (Pistoia), 20 dicembre 2024 – ​​​​​​Sessant’anni di volontariato nella Misericordia di Agliana e ancora continuano, in base alle loro possibilità, a rendersi utili. I super volontari Mauro Polvani e Roberto Palandri sono stati premiati dalla Misericordia con una targa, durante la festa annuale della Confraternita. Un piccolo ma significativo gesto per esprimere profonda e sincera gratitudine a chi ha dedicato sessant’anni al servizio della comunità. Entrambi cominciarono a frequentare la Misericordia di Agliana, nella sede storica di via Matteotti, nel 1963. Ufficialmente prestano la loro opera come volontari dal 1964 e, in passato, hanno fatto anche parte del consiglio direttivo.

“Mi sono sempre dedicato alle emergenze sanitarie sulle ambulanze – racconta Mauro Polvani, 78 anni, che ha lavorato nel tessile come dipendente e poi artigiano –, ma anche nei casi di calamità naturali. Sono stato responsabile del gruppo Ose-Organizzazione servizio emergenze e responsabile dei giovani. La prima esperienza su un terremoto fu nel 1976, in Friuli”.

Poi ne sono seguite tante altre: Irpinia, Umbria, Marche, L’Aquila. Polvani era anche tra i soccorritori inviati nella galleria di San Benedetto Val di Sambro per la terribile esplosione del treno rapido 904. Ha fatto parte anche di squadre di servizio in concomitanza di visite di personaggi famosi, come la visita del Papa a Prato e quella dell’ex presidente Bush a Roma.

“La differenza tra il volontariato di prima e di ora – spiega – è enorme. Nei primi anni di notte ci chiamavano a casa, talvolta partiva l’autista da solo. Ora la squadra è seguita dal 118. Nella mia esperienza di volontariato ringrazio soprattutto la mia famiglia per la disponibilità e il sostegno. Sono tornato anche dalle vacanze perché serviva un servizio per la Misericordia”, ricorda. Roberto Palandri, 83 anni, ha prestato servizio soprattutto come autista.

“Iniziai a frequentare la Misericordia come punto di aggregazione – ricorda –, nel maggio 1964 diventai ufficialmente volontario. In passato si facevano meno servizi rispetto a oggi – racconta – e il volontariato era meno impegnativo perché non erano richiesti tutti gli aggiornamenti e la formazione come adesso, che sono giusti, ma rendono le persone più titubanti. I volontari di oggi vanno ammirati di più perché hanno impegni maggiori. Io ho dato tutto quello che ho potuto – prosegue –. Lavoravo nel tessile e ho rinunciato anche a posti migliori per continuare ad avere del tempo da dedicare alla Misericordia. Sono volontario anche ora, perché cerco di rendermi utile nel sociale e nelle varie necessità in sede. Non vado sulle emergenze – conclude – perché a questa età bisogna avere senso di responsabilità”. Palandri è stato anche tra i fondatori del gruppo donatori di sangue Fratres di Agliana, nonché donatore. Anche Polvani è stato donatore di sangue e pure lui continua a rendersi utile alla Misericordia. “Presto servizio al centralino – conclude Polvani –. Ormai la Misericordia è la mia casa”.