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Senato Usa, votato il dress code formale: "Serve rispetto, no ai pantaloncini"

La risoluzione bipartisan arriva in risposta all'allentamento imposto dal democratico Chuck Schumer a sostegno del collega Fetterman che soffre di depressione

di MARIANNA GRAZI -
29 settembre 2023
il senatore della Pennsylvania John Fetterman

il senatore della Pennsylvania John Fetterman

Dress code casual per i senatori americani? Assolutamente no! Qualche giorno fa era stata avanzata la proposta, su input del leader democratico Chuck Schumer, di abolire l’obbligo di giacca e cravatta per i senatori e dei tailleur per le senatrici. Una mossa che, nel caso specifico, sembrava rispondere alle esigenze di John Fetterman, politico che era stato ricoverato 6 settimane per depressione dopo un ictus che lo aveva colpito durante la campagna elettorale dello scorso anno. Così, con felpa e pantaloncini (vestiti che lo fanno sentire maggiormente a suo agio) ha chiesto di continuare a esercitare il suo ruolo di senatore. Una richiesta che è stata parzialmente accettata: poteva votare, purché rimanendo sulla soglia dell'aula, almeno finché la proposta di Schumer non fosse stata votata. Purtroppo, però, quando questo è avvenuto il responso non è stato quello sperato. Il Senato degli Stati Uniti ha infatti votato all'unanimità il ripristino del rigido codice di abbigliamento.

Il Senato vota la risoluzione sull'abbigliamento

Il Congresso Usa ha deciso quindi mantenere un codice di abbigliamento formale, respingendo all'unanimità il progetto di consentire ai legislatori di indossare abiti casual in aula. La scorsa settimana il leader della maggioranza Chuck Schumer aveva interrotto l'applicazione di un codice informale e non scritto che imponeva ai senatori di indossare abiti ben precisi nell'esercizio del loro ruolo.
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Il leader della maggioranza al Congresso Chuck Schumer

"I senatori potranno decidere cosa indossare per venire in aula", aveva detto, aggiungendo che personalmente lui "continuerà ad indossare giacca e cravatta". Nessuna imposizione dunque, ma una maggior libertà per i politici. La modifica, vista come una mossa in favore del democratico Fetterman, ha però indignato i repubblicani. Che, in una lettera congiunta, avevano espresso il loro disappunto verso la scelta di allentare le maglie sulla regola: "Permettere un abbigliamento casual in aula al Senato (definita 'un luogo di onore e tradizione') è una mancanza di rispetto per l’istituzione che serviamo e le famiglie americane che rappresentiamo". “Il mondo ci guarda quando siamo in aula e noi dobbiamo proteggere a tutti i costi la santità di questo luogo", concludevano nella nota. Così i membri di entrambi i partiti hanno votato per una risoluzione che stabilisce un codice di abbigliamento ben preciso.

Il caso Fetterman riapre il dibattito

Da quando è tornato al lavoro, ad aprile, dopo un trattamento per depressione clinica, il senatore 54enne della Pennsylvania ha sempre indossato felpe con cappuccio e pantaloncini. Per poter continuare a lavorare, rispettando il codice di abbigliamento non scritto, ha fino ad ora votato rimanendo al lato dell'aula. Ora però la nuova norme rivista richiederà formalmente ai legislatori di indossare "abiti professionali" durante l'esercizio del loro incarico.
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La decisione del senatore Chuck Schumer è stata presa per salvaguardare la salute del collega John Fetterman, che soffre di depressione (Instagram)

La risoluzione bipartisan, tuttavia, definisce le linee guida di 'abbigliamento' solo per gli uomini, parlando quindi di giacca, cravatta e pantaloni lunghi. Non viene affrontato, invece, il tema della lunghezza delle maniche o la profondità della scollatura per gli abiti femminili, due grosse controversie degli ultimi anni. La risoluzione non menziona nemmeno le calzature o i cappelli, ma richiede che la Camera voti su qualsiasi modifica al codice o sulla sua applicazione.

Scontro sul dress code

Il senatore democratico Joe Manchin, che ha votato a favore dell'introduzione, ha dichiarato che molti suoi colleghi non sapevano che il codice non fosse scritto fino al 18 settembre, quando Schumer ha ordinato al sergente d'armi del Senato di smettere di applicarlo. Il leader della maggioranza aveva detto infatti che i rappresentanti potevano indossare ciò che volevano, giacca e cravatte ma non solo, tanto che alcuni erano avevano espresso il desiderio di tenere discorsi o votare in tuta o in pantaloncini. L'autore repubblicano della risoluzione, Mitt Romney, ha affermato che seguire una norma ufficiale permetterebbe ai senatori di mostrare il loro "rispetto e ammirazione" per l'istituzione. Da tempo, infatti, i senatori indossano abiti più casual in altre parti del Campidoglio e poi si cambiano per entrare in aula.
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Il senatore repubblicano Mitt Romney è l'autore della risoluzione sul codice di abbigliamento al Congresso

In un discorso, Romney ha osservato che formalizzare il codice di abbigliamento non è la questione più urgente per il Congresso degli Stati Uniti, dove i litigi politici stanno spingendo il governo verso la chiusura tra pochi giorni. "Ma è comunque una buona cosa", ha detto. "È un altro esempio di come repubblicani e democratici siano in grado di lavorare insieme". Certo i conservatori si sono dimostrati comunque molto critici nei giorni scorsi, attaccando Fetterman sui social media e accusandolo di "aver indebolito il decoro del Senato". In risposta alla risoluzione introdotta mercoledì, il 54enne ha postato su X, ex Twitter, una foto dell'attore Kevin James nel ruolo di Doug Hefferman della sitcom King of Queens: vestito di flanella, maglietta e jeans, James sorride e fa spallucce. Come a dire: so quanto valgo, non è l'abito a definirmi.