Tante volte abbiamo sentito dire che quello che succede negli
Stati Uniti probabilmente succederà anche da noi. A volte però sarebbe bene sperare il contrario. Venerdì 24 giugno rimarrà una data storica, perché la
Corte Suprema degli Stati Uniti ha abolito la sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 era stato legalizzato
l'aborto negli Usa. E dunque in America l'aborto non è più un diritto costituzionale e i singoli Stati saranno liberi di decidere quello che vorranno, anche di
vietare l'aborto, come già hanno fatto alcuni Stati Usa. Ecco che cosa succederà adesso negli Stati Uniti. Ma vediamo meglio nel dettaglio.
Che cosa succede adesso negli Stati Uniti
Con l'annullamento della sentenza Roe v. Wade, che quasi 50 anni fa stabilità il
diritto all'aborto, più della metà dei 50 Stati americani potranno immediatamente
vietare il ricorso all'interruzione di gravidanza, impattando la vita di decine di milioni di persone. Storicamente negli Stati Uniti, quando la Corte Suprema ribaltava una sentenza, lo faceva per ampliare i diritti, mentre stavolta ha deciso di ridurli. Ma sono tanti gli Stati Usa conservatori che saranno pronti ad accogliere la decisione della Corte Suprema.
Le proteste a Washington dopo la decisione della Corte Suprema Usa di abolire la sentenza Roe v. Wade (Foto Ansa)
Quali Stati Usa vogliono abolire il diritto all'aborto
Molti Stati, il
Texas , il
Missouri, il
South Dakota, l'
Indiana, hanno immediatamente abolito l'aborto, dopo la decisione della Corte Suprema. In totale, sono
26 gli Stati Usa che aspettavano solo una via libera per abolire il diritto. Di questi,
13 sono già in grado di dichiarare subito illegale l'aborto. Nella maggior parte dei casi, sono Stati del Sud e del Midwest. La
Louisiana, per esempio, ha una legge che può entrare in vigore subito. L'
Idaho, tra 30 giorni. Il
Michigan ne ha una che, al momento, è ferma in tribunale. Un altro gruppo di Stati vuole vietare l'aborto nei primissimi stadi, quando ancora le donne non sanno neanche di essere incinte. Uno di questi è la
Georgia, dove l'aborto verrà vietato al sesto mese di gravidanza.
Proteste di donne statunitensi contro la decisione della Corte Suprema (Ansa)
Cosa dovranno fare le donne statunitensi per abortire
Per abortire adesso, milioni di donne statunitensi dovranno affrontare
viaggi di migliaia di chilometri o
fare da sole, a casa,
di nascosto, come succedeva negli anni Cinquanta. Secondo il Centro per i diritti riproduttivi, più del 58 per cento delle donne in età fertile, una percentuale equivalente a 40 milioni di persone, vive in Stati che sono contrari all'aborto. La decisione della Corte non significa che automaticamente c'è una legge nazionale che ne stabilisce il divieto. Quella spetterà al Congresso, con la possibilità che se le previsioni per le elezioni di Midterm a novembre verranno confermate, sia alla Camera sia al Senato i repubblicani anti-abortisti saranno maggioranza. Ma bisogna vedere con quali numeri. Per essere approvata, una legge ha bisogno della maggioranza dei rappresentanti della Camera e di almeno 60 voti al Senato, e poi della firma del presidente degli Stati Uniti, in questo caso di Joe Biden. Al momento al Senato la situazione vede 50 Democratici e 50 Repubblicani. I conservatori dovrebbero cercare di conquistare almeno una maggioranza di otto senatori, e poi puntare sull'appoggio di quei moderati incerti, tra cui Joe Manchin, che spesso ha oltrepassato il confine per votare assieme ai Repubblicani.
Adesso le donne statunitensi dovranno affrontare viaggi di migliaia di chilometri o fare da sole a casa di nascosto per abortire (Ansa)
Dove sarà garantito il diritto all'aborto negli Stati Uniti
In ogni caso negli Stati Uniti ci sono alcuni Stati in cui il diritto all'aborto non verrà meno. È il caso della
California e di
New York. Comunque, rimane un dato statistico: con questa decisione gli Stati Uniti diventano una delle 4 nazioni al mondo ad annullare il diritto all'aborto dal 1994. Gli altri Paesi sono Polonia, Salvador e Nicaragua. L'unica possibilità che l'America progressista ha di salvare la 'Roe v Wade' è di farlo attraverso una legge, vincendo nettamente le elezioni di novembre. Missione quasi impossibile, ma di fatto da venerdì 24 giugno l'aborto sarà il tema centrale su cui i Democratici punteranno per rianimare un elettorato meno motivato di due anni fa.