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Acerbi assolto dall'accusa di razzismo, la reazione di Juan Jesus e del Napoli

Per il giudice sportivo non c’è certezza dell'offesa. Il centrale del Napoli ha affidato a un'immagine la sua reazione: la foto di un pugno chiuso, simbolo delle battaglie contro il razzismo del Black Power. Il Napoli ci va più duro: “Non aderiremo più a iniziative di mera facciata contro il razzismo”

di CHIARA CARAVELLI -
26 marzo 2024

Il difensore dell’Inter, Francesco Acerbi, è stato assolto dall’accusa di razzismo. Questa la decisione, che ha già scatenato numerose polemiche, del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea. L’assoluzione per il trentacinquenne è arrivata per insufficienza di prove relative alla vicenda che lo ha visto protagonista, nelle scorse settimane, insieme al difensore del Napoli, Juan Jesus.

Per il giudice «non si raggiunge nella fattispecie il livello minimo di ragionevole certezza circa il contenuto sicuramente discriminatorio dell'offesa recata». La scelta è motivata dal fatto che, anche se Acerbi non ha «disconosciuto» l'offesa, ma il suo «contenuto discriminatorio senza che per questo venga messa in discussione la buona fede» di Juan Jesus «risulta essere stato percepito dal solo calciatore offeso, senza dunque il supporto di alcun riscontro probatorio esterno, che sia audio, video e finanche testimoniale». Ma facciamo un passo indietro.

Cosa è successo

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I fatti risalgono al 17 marzo scorso quando, durante la sfida tra Inter e Napoli al Meazza, al 13’ del secondo tempo Juan Jesus chiama l’arbitro La Penna dicendo di aver ricevuto degli insulti razzisti da parte di Acerbi. I due giocatori si sono poi spiegati in campo e, secondo la versione fornita da Juan Jesus, il trentacinquenne interista si sarebbe scusato per la frase pronunciata. Tutto finito? Assolutamente no.

Dopo aver abbandonato il ritiro della Nazionale nei giorni successivi, Acerbi ha rotto il silenzio su quanto successo: "Sono un professionista da vent'anni e so quello che dico, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca. È stato lui che ha frainteso. Se temo una squalifica lunga? No. Gli ho chiesto scusa perché in quei momenti è giusto chiarire”.

Dichiarazioni che non sono di certo sfuggite a Juan Jesus che ha replicato subito con un durissimo post su Instagram dove accusa il difensore nerazzurro di aver fatto marcia indietro rispetto a quanto da lui stesso dichiarato sul terreno di gioco:

«Per me la questione – così il 5 del Napoli sui social – si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti...Così non ci sto”.

Claudia Scarpari, moglie di Acerbi: “Sciacquatevi la bocca”

Tutto fermo fino a oggi, quando la decisione del giudice sportivo ha assolto Acerbi per insussistenza di prove. Tra le persone che più hanno difeso il centrale nerazzurro c’è sicuramente la moglie, Claudia Scarpari, che oggi è intervenuta sui social con un secco "Adesso sciacquatevi la bocca”. Per poi aggiungere: “Cin cin. A chi insulta i familiari, a chi minaccia la vita dei figli, ai leoni da tastiera. A chi ha sommerso di insulti me e i miei figli per giorni interi, cin cin. Ne avete bisogno”.

La reazione silenziosa di Juan Jesus

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Dall’altra parte, non si è fatta attendere la reazione di Juan Jesus che ha deciso di affidare alla forza comunicativa di una foto il suo commento su quanto successo. Il giocatore del Napoli ha cambiato la foto del profilo Instagram con un’immagine che rievoca le battaglie contro il razzismo del Black Power, di Tommie Smith e John Carlos sul podio dei Giochi di Messico 1968 con il pugno chiuso e ripreso anche, negli anni recenti, dalle manifestazioni del Black Lives Matter.

I commenti all’assoluzione

In tantissimi, sui social, hanno preso negativamente la decisione del giudice sportivo, con una frase diventata virale in pochi secondi: “Vergogna, allora squalificate Juan Jesus”. Le reazioni non sono mancate anche all’interno del mondo politico. “Acerbi assolto per insufficienza di prove. Caro Juan Jesus, la prossima volta cerca di metterti a favore di telecamera e microfoni mentre ti insultano per il colore della tua pelle”, così su X Sandro Ruotolo della segreteria nazionale del Pd. Per il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti, la decisione viene accolta “con amarezza” e “da oggi nei campi sportivi sarà più facile dare dello 'sporco negro’ a un compagno di gioco”.

Sulla stessa linea anche il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi: "Se la Figc ha assolto Francesco Acerbi dicendo che non ci sono le prove che abbia detto frasi razziste allora dovrebbe squalificare Juan Jesus per una sorta di calunnia: tertium non datur. Ho sempre detto che non bisognava lapidare Acerbi, ma questa decisione mi lascia perplesso. Bisogna capire perché il calciatore dell'Inter abbia chiesto scusa e trovo imbarazzante che abbia potuto dire 'ti faccio nero'. Credo che il calcio italiano abbia fatto l'ennesima, pessima figura e a ogni calciatore di colore che dovesse subire frasi razziste chiedo d'ora in poi di andarsene dal terreno di gioco come ha ben fatto Maignan. Sono altresì sicuro che un uomo intelligente come Luciano Spalletti saprà fare le sue valutazioni anche su Acerbi a fine anno”.

Intanto, è arrivata la durissima risposta della società partenopea rispetto alla mancata squalifica di Acerbi: "Restiamo basiti. Il Napoli – si legge in una nota – non aderirà più a iniziative di mera facciata delle istituzioni calcistiche contro il razzismo e le discriminazioni, continueremo a farle da soli, come abbiamo sempre fatto, con rinnovata convinzione e determinazione”.