Ana Obregon mamma a 68 anni: "È mia nipote, nata dal seme di mio figlio morto"

La bambina è nata lo scorso marzo a Miami tramite maternità surrogata. L'attrice: "Quando crescerà le dirò la verità, era l'ultima volontà di Aless"

di MARIANNA GRAZI -
5 aprile 2023
Ana Obregon

Ana Obregon

Ana Obregon è diventata mamma a 68 anni. Già di per sé questa è una notizia. Ma a rendere il tutto ancor più eclatante sono le circostanze legate a questo pur lieto evento: "La bimba è mia nipote, nata dal seme di mio figlio morto". A dichiararlo è la stessa attrice spagnola al magazine "¡Hola!". La star televisiva aveva già suscitato scalpore all'annuncio della nascita della piccola, Ana Sandra, avvenuta il 20 marzo scorso in un ospedale di Miami: Obregon, infatti, ha scelto la gestazione per altri in Florida ed era appunto stata inizialmente indicata come la "madre", un caso che aveva scatenato un intenso dibattito pubblico in Spagna, dove la pratica è proibita. Tuttavia la neonata è ad oggi legalmente registrata negli Stati Uniti come figlia di Ana Obregon. Anche se, di fatto, non è nata da lei. 
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Ana_Obregon Oficial (@ana_obregon_oficial)

Dopo 30 anni dalla prima volta, l'attrice e conduttrice 68enne torna quindi a occuparsi come una vera mamma di una bimba che, alla rivista spagnola, racconta sia "molto buona, mangia bene, dorme bene ed è tranquilla", anche se riabituarsi al biberon e ai pannolini non è esattamente una passeggiata.

La nipote di Ana Obregon, nata dal seme del figlio Aless

Ana Sandra è stata concepita con il seme di suo figlio Aless, scomparso nel 2020 all'età di 27 anni per un tumore. "La prima cosa da sapere è che questa bambina non è mia figlia, ma mia nipote. È la figlia di Aless e quando crescerà le dirò che suo padre è stato un eroe, affinché sappia chi è stato e quanto debba essere orgogliosa di lui" ha svelato a "¡Hola!", spiegando che "mettere al mondo un bambino" fosse proprio "l'ultima volontà di Aless". Una decisione difficilissima per una donna che stava perdendo il figlio, il dolore più grande per una donna. Ma che lei ha deciso di onorare, raccontando anche i dettagli della scelta di Aless.

Il testamento "olografo"

"Quando a mio figlio fu diagnosticato un cancro e stava per iniziare il trattamento chemioterapico, i medici gli consigliarono di conservare dei campioni del suo sperma, nel caso in cui i farmaci lo avessero colpito in futuro, per garantirgli la possibilità di avere figli. Questi campioni erano conservati negli Stati Uniti – continua Obregon –. Quel giorno eravamo in ospedale, Aless era già molto malato e ci disse che se gli fosse successo qualcosa, voleva lasciare una prole in questa vita. Anche se non c'era più. Da quel momento, l'unica cosa che mi ha permesso di continuare a vivere ogni giorno, ogni secondo, è stata compiere la missione di mettere al mondo la figlia di Aless".

Una luce d'amore nell'oscurità

La bambina è nata in America, tramite  e avrà il passaporto americano e la doppia nazionalità. "Legalmente è mia figlia e così appare sul suo passaporto. La registrerò al Consolato spagnolo e poi potrò portarla a casa". Una settimana fa era stata la stessa rivista a pubblicare in esclusiva lo scoop della nascita della bimba, indicando Obregón come "madre". Una copertina ripubblicata anche sul profilo Instagram dell'attrice, accompagnata dal messaggio: "Ci hanno beccate! È arrivata una luce piena di amore nella mia oscurità".

La verità raccontata in un libro

La neo mamma infine ha assicurato che tutto il procedimento seguito per arrivare alla nascita della bambina è "legale" e che, anche se sarà principalmente lei a prendersene cura, non pensa di nasconderle in futuro l'identità di suo padre biologico. "Le dirò: 'Tuo papà è in cielo e che tu arrivassi era ciò che più desiderava al mondo, e tua mamma è una donatrice, e basta. Che problema c'è?", ha precisato, aggiungendo che "tutto il processo" sulla nascita della bimba sarà raccontato in un libro. "Voglio che sappia la verità, ovvio. Non ho nulla da nascondere, anzi. È un motivo d'orgoglio, un miracolo. Era l'ultima volontà di Aless, portare alla luce suo figlio" le parole della neomamma.