I bambini si sono sentiti rifiutati dalla chiusura della scuola, causa lockdown molti adulti si sono visti costretti a chiudere le attività e tanti hanno perso il lavoro nel giro di poco tempo. Come se non bastasse sono aumentate le richieste di aiuto ai centri antiviolenza di donne e adolescenti, a fronte di una crescita degli episodi di abusi esercitata dentro e fuori le mura domestiche. Da qui, la necessità di provvedere e incrementare il supporto psicologico alla popolazione.
La pandemia da Covid-19 ha scatenato degli effetti deleteri dal punto di vista psicologico sulla popolazione italiana e mondiale nel suo complesso, con l’incremento di episodi di ansia e depressione innescati dall’emergenza sanitaria. Si è fatta dunque sempre più forte la richiesta di un aiuto degli esperti del settore, e il bonus psicologo è nato con un preciso obiettivo, mettere un argine all’aumento significativo delle problematiche legate a tre grandi blocchi: problematiche depressive, problematiche ansiose e fobiche e disturbi dell'alimentazione.
Dal 25 luglio si è potuto presentare la richiesta sul sito dell'Inps del "Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia", introdotto dal decreto legge 30 dicembre 2021, n. 228. Sono state poi elaborate le graduatorie in base alle risorse disponibili e il beneficio viene erogato prioritariamente alle persone con Isee più basso (fino alla soglia di 50mila euro), in base all'ordine di arrivo della domanda. In Italia sono soprattutto i giovani ad aver fatto domanda: su 300mila richieste, oltre il 60%, pari a 180mila domande, proviene infatti da cittadini sotto i 35 anni. Lo riferisce un rapporto della Commissione europea sull'impatto della pandemia sulla salute mentale dei giovani, diffuso in occasione della Giornata mondiale. "I giovani sono stati particolarmente colpiti. Hanno visto le loro vite sconvolte. Dobbiamo sostenerli con interventi concreti", ha evidenziato la commissaria Ue Mariya Gabriel. La disponibilità per il bonus che inizialmente era di 10 milioni è stata portata a 25, dato l'alto numero di richieste.
Per quanto riguarda la Toscana sono pari a 630.840 euro le risorse a disposizione riguardo al bonus psicologo, che i cittadini della regione potranno utilizzare per sostenere spese di sessioni di psicoterapia. La giunta toscana ha preso atto del finanziamento assegnato dal decreto dei ministri della salute e dell’economia e finanze dello scorso maggio e ha prenotato i fondi a favore di Inps, che gestirà richieste e assegnazioni oltre a essere responsabile del trattamento dei dati personali. Al contributo possono accedere le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica a causa dell’emergenza pandemica e della conseguente crisi socio-economica, i quali si rivolgeranno a specialisti privati, regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti dell’albo degli psicologi, che abbiano comunicato l’adesione all’iniziativa: l’elenco è consultabile sulla piattaforma Inps.
Si può utilizzare il bonus una sola volta e varia a seconda del reddito Isee della persona che lo chiede: fino a 600 euro (con un massimo di 50 euro a seduta) per redditi fino a 15mila euro, fino a 400 euro (con un massimo sempre di 50 euro a seduta) per redditi tra 15mila e 30mila euro, fino a 200 euro (stesso limite per ogni seduta) per redditi tra 30mila e 50mila euro. In caso di reddito superiore non si potrà godere del beneficio. Il bonus sarà erogato fino ad esaurimento delle risorse a disposizione. Una volta ricevuta da Inps la comunicazione dell’accoglimento della domanda, il bonus dovrà essere utilizzato entro 180 giorni: in caso contrario le risorse saranno riassegnate individuando nuovi beneficiari. Il cittadino dovrà comunicare al professionista il codice univoco ricevuto e sarà direttamente Inps a pagare lo psicologo.
In tutto sono oltre 23mila le richieste all'Inps arrivate dalla Toscana per ricevere il bonus. "La fascia di età da cui sono state inviate più richieste - dice la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino - è quella tra i 19 e i 35 anni, un dato che deve ancora una volta spingere alla riflessione sul disagio sociale che i nostri giovani stanno vivendo. La modalità per accedere al bonus, via web, è probabile che abbia agevolato chi ha più dimestichezza con gli strumenti digitali. Tuttavia, come avevamo già rilevato da indagini interne del nostro Ordine, in questi anni di pandemia le difficoltà tra gli under 35 sono aumentate in modo esponenziale. Emergono incertezze per il futuro, difficoltà a inserirsi nel mondo lavorativo, fragilità nelle relazioni sociali. Questi ultimi dati sul Bonus sono l'ennesimo campanello di allarme che non possiamo ignorare".
"Purtroppo - continua Gulino - i fondi non basteranno per tutti, ma solo per un ridotto gruppo di persone. In troppi rimarranno tagliati fuori e questo rappresenta una beffa per i cittadini, che di fronte a un'esplicita richiesta di aiuto non trovano la necessaria risposta. Ci auguriamo che nella programmazione del Governo si tenga conto di una situazione di rilevanza assoluta, e si valuti lo stanziamento di nuove risorse a lungo termine. Siamo di fronte anche a un importante cambiamento culturale, in cui chiedere aiuto per il proprio benessere viene percepito finalmente come un atto positivo e prioritario, senza alcuno stigma". L'Ordine degli Psicologi della Toscana sta promuovendo, dallo scorso 3 ottobre, anche la campagna di sensibilizzazione "Mettiti in buone mani" finalizzata a creare un rapporto più stretto tra cittadinanza e professionisti della salute psicologica.