La morsa del caldo non si attenua, con grandi disagi per esseri umani e animali, anche nella vicina Austria. Nel giorni scorsi il record della giornata se l’è aggiudicato la città di Villach in Carinzia dove il termometro ha raggiunto i 35,9 gradi. Caldo estremo anche a Mayrhofen (35,6), Vienna centro (35), Sankt Poelten (34,9) e Innsbruck (34,7), tanto che a Vienna i
‘Fiaker’, i tradizionali fiaccherai, i conducenti delle carrozze trainate da cavalli che accompagnano i turisti a passeggiante lungo le vie del centro storico, sono stati costretti a ritornare nelle loro scuderie per tutelare i loro ’dipendenti’ a quattro zampe.
Carabela, morta a Cesena
Tornando in Italia, in Romagna una cavalla è morta durante la prima serata della stagione 2022 dell’ippodromo del Savio di Cesena. Martedì sera, alla sesta corsa, nel Premio Varenne, l’animale si è accasciato. Si tratta di un purosangue di 4 anni dal nome
Carabela, condotto da
Marco Stefan, di proprietà di Carlo Landolina e allenato da Gaspare Lo Verde. La notizia è circolata su alcuni siti ed è stata confermata dall’ufficio stampa dell’ippodromo dal quale affermano che “quanto successo è una grande tragedia per tutti, siamo molto colpiti“, e che in ogni caso si è trattato di “un incidente“. Gli animali - specificano dalla struttura - vengono
visitati dai veterinari prima della corsa per verificare il loro stato di salute. Dopo il decesso, sull’animale sono stati eseguiti i prelievi che, una volta analizzati, serviranno a spiegarne le cause.
Firenze, la foto della cavalla Fernanda a terra e gli interrogativi sui diritti degli animali
Il caso Matera
La scorsa settimana era stata l'immagine della
cavalla Fernanda a Firenze, in ginocchio in via Calzaiuoli a Firenze-
ripostata anche dal
quotidiano La Nazione - ad aver colpito nel profondo un’incredibile quantità di persone, pronte a interrogarsi su quanto i
diritti degli animali siano tutelati
nel nostro Paese: ora un esposto è stato presentato alla
Procura della Repubblica di Matera da Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) in relazione alla
morte del cavallo che trainava una carrozza avvenuta il 1° luglio intorno alle 13,15, probabilmente a causa di un infarto.
Il cavallo morto in strada a Matera
“Il cavallo è stramazzato al suolo presumibilmente per la fatica accumulata nelle ultime ore, in concomitanza della calura estiva che sta attanagliando il Sud Italia scrive
lagazzettadelmezzogiorno.it - . Il cavallo era utilizzato nel trasporto dei turisti, per le consuete passeggiate a trotto in giro nella città dei sassi. Le alte temperature hanno giocato un brutto scherzo all’animale“. In una nota l’
Associazione Aidaa riferisce: “L’episodio è avvenuto sulla strada statale 7, a poche decine di metri da uno degli accessi al centro urbano di Matera (via San Vito). Il cavallo stava facendo una passeggiata privata con il suo cocchiere, quando è stramazzato a terra forse a causa del grande caldo. Il nostro esposto ha lo scopo di far emergere le motivazioni per cui questo bellissimo
cavallo è morto". "Vorremmo infine ricordare - conclude la nota - che,
con queste temperature, far muovere i cavalli a traino di carrozze e qualsiasi altro mezzo mette a repentaglio la salute degli stessi animali e che, tale comportamento, potrebbe essere inquadrato nel reato di maltrattamento di animale ai sensi dell’articolo 544 del codice penale”.
L'intervento di Maturi
Sulla questione animali è intervenuto il deputato della Lega,
Filippo Maturi: ““È inaccettabile che i cavalli impiegati nel traino di carrozze vengano fatti lavorare con il caldo record che stiamo registrando. Le conseguenze possono essere drammatiche, come accaduto a
Firenze e a Matera: a distanza di poche ore l’uno dall’altro, infatti, due cavalli si sono accasciati a terra stremati dallo sforzo fisico sostenuto in giornate con temperature che sfiorano i 40 gradi!, le parole del deputato, presidente dell’Intergruppo parlamentare per la
Tutela degli ecosistemi e della biodiversità, e responsabile nazionale del
Dipartimento tutela animali della Lega. “Il cavallo di Matera, purtroppo, è morto sul ciglio della strada. Per questo ho presentato una interrogazione al ministro della Salute, per sapere se è a conoscenza della situazione, come intenda tutelare gli animali, come previsto dall’
articolo 9 dalla Costituzione, e se reputi doveroso porre in essere interventi a effettiva e concreta tutela dei cavalli impiegati nel traino delle carrozze turistiche vietandone l’impiego per tutto il periodo estivo“. “Da tempo arrivano richieste di fermare lo sfruttamento di questi animali: alla luce delle condizioni climatiche insostenibili, è urgente che vengano adottate misure a tutela dei cavalli“, conclude il deputato.
A Firenze, Draghi
Tra chi ha sottolineato la necessità di fermare le carrozze durante le ore più calde e chi chiede la cessazione dell’attività dei fiaccherai, anche
Alessandro Draghi, consigliere comunale di FdI: “A Firenze esiste un regolamento sulla tutela degli animali e che, all’art. 43, denuncia il divieto di utilizzare quelli da soma o da traino con temperature superiori a 35 gradi all’ombra”.