Cecilia e Cecile: Sala è libera, la francese Kohler resta in carcere in Iran “condizioni terribili”

La premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi è “molto preoccupata” per la 40enne, insegnante, detenuta in isolamento

di Redazione Luce!
8 gennaio 2025
Cecile Kohler è detenuta in isolamento a Teheran dal 2022 (Irna)

Cecile Kohler è detenuta in isolamento a Teheran dal 2022 (Irna)

Cecilia Sala è stata liberata e sta tornando in Italia dopo 21 giorni di detenzione nel carcere di Evin, a Teheran. Ma per una cittadina straniera che viene scarcerata tante altre persone innocenti restano chiuse in cella con accuse pretestuose, spesso ostaggi del regime che le usa come pedine di scambio con iraniani detenuti nelle carceri occidentali.

La premio Nobel per la pace Narges Mohammadi, anche lei incarcerata nel penitenziario come dissidente politica, si è detta infatti “molto preoccupata” per la francese Cecile Kohler, detenuta “in isolamento” dal maggio 2022 in Iran, in “condizioni terribili”.

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L’allarme di Narges Mohammadi

Interrogata dall'emittente France Inter, la 52enne Mohammadi, a cui è stato concesso un permesso temporaneo dal carcere per motivi medici all'inizio di dicembre, ha espresso “la sua preoccupazione per lo stato di salute di Cecile”, detenuta in un’unità di massima sicurezza della prigione di Evin. “Ho potuto fare domande ai detenuti che hanno trascorso alcuni giorni in cella con lei. Dicono che a livello fisico è estremamente indebolita e sono molto preoccupata per lei", ha dichiarato l'attivista di 52 anni, le cui dichiarazioni sono state tradotte in francese.

“L'isolamento è una condizione terribile, una vera tortura. Non ci sono passeggiate, quando ero lì facevamo solo tre uscite a settimana nel cortile, di soli 20 minuti; la porta della sua cella è chiusa 24 ore su 24 tranne che per andare in infermeria”, ha raccontato Mohammadi. "Ritrovarsi tre anni come lei, senza potersi muovere, senza poter prendere una boccata d'aria, potrebbe esserle fatale. Ritrovarsi in isolamento per così tanto tempo è inconcepibile, insopportabile", ha avvertito.

La coppia francese detenuta a Evin dal 2022

Cecile Kohler, 40 anni, insegnante di lettere moderne, e il suo compagno Jacques Paris, ex insegnante di matematica, sono stati arrestati nel maggio 2022 durante un viaggio in Iran e sono accusati di “spionaggio” da parte delle autorità iraniane. La coppia è detenuta separatamente nel carcere di massima sicurezza di Evin e le loro famiglie hanno poche notizie sulle loro condizioni, data la scarsità di informazioni che possono dare durante le telefonate di pochi minuti, dicono i parenti. L'ultima chiamata da parte di entrambi risale al 25 dicembre.

“Cecile generalmente fa una bella faccia quando la sentiamo al telefono, vuole dimostrare che tiene duro”, ha detto la sorella Noemie Kohler, aggiungendo che “la sua disperazione è sempre più importante, sentiamo dal modo in cui si esprime che non crede più che un giorno ne uscirà”. Il portavoce delle autorità giudiziarie iraniane aveva annunciato che il processo contro Kohler e il compagno si sarebbe tenuto il 24 novembre, “ma non vi è stato seguito. Andiamo avanti verso l'ignoto e ogni giorno ci aspettiamo che il cielo ci cada sulla testa", ha continuato la sorella. Teheran aveva dichiarato a novembre che la coppia era detenuta "in buone condizioni e in buona salute”.

Anche un terzo francese, di nome Olivier ma il cui cognome non è stato reso pubblico, è detenuto in Iran dal 2022. Parigi descrive questi prigionieri come "ostaggi di Stato".