Chef Rubio aggredito sotto casa: “Terroristi sionisti, mi hanno massacrato di botte”

In sei gli hanno teso un agguato sotto casa, lo hanno colpito con pugni, martellate e mattonate in testa. Lo racconta lui stesso su “X” con tanto di video e foto a documentare la furiosa aggressione

di Redazione Luce!
16 maggio 2024

Gabriele Rubin (Chef Rubio) aggredito nella notte

Ha ancora il volto coperto di sangue quando decide di registrare il video per raccontare quanto appena accaduto: “Questo è quello che mi hanno fatto, mi hanno aspettato fuori casa e mi hanno massacrato di botte”. Gabriele Rubini, in arte Chef Rubio, già da tempo ormai non è noto sui social solo per quello che cucina e che mangia, ma anche per ciò che scrive. Attivista pro Palestina, è tra i personaggi noti più apertamente schierati in questa battaglia ideologica occidentale sulla guerra in Medio Oriente. Uno scontro di opinioni, di idee e posizioni che si fa ogni giorno più acceso, con punte di repressione e violenza. 

Questo c’è, secondo Rubio, dietro l’aggressione della scorsa notte. Quando in sei, stando al suo stesso racconto, gli hanno teso un agguato sotto casa per prenderlo a pugni, a mattonate e martellate in testa. Una furia terribile, emblematica dell’aria che si respira un po’ ovunque intorno all’attivismo, che spesso sfocia in scontro verbale e fisico. “Terroristi. Questi sono gli ebrei sionisti” scrive su “X”.

Il racconto social di Rubini continua nella notte. Dopo il video seguono le foto della sua macchina distrutta, con i vetri rotti e le armi (martello e mattone) ancora lì, sui sedili. La corsa in ospedale e poi ancora un altro scatto: il volto sorridente e ripulito dal sangue, un occhio tumefatto e una fasciatura in testa. “Grazie a tutte e tutti per il sostegno. Alla fine punti in testa dove mi hanno dato la martellata, tagli ed escoriazioni dove mi hanno preso a mattonate, frattura dell’orbita facciale dove sono finiti i 60 pugni mirati, e si ricomincia. Un abbraccio alla comunità ebraica” scrive Rubio. 

Vari i messaggi di solidarietà, tra cui studenti e le studentesse della Sapienza, che da giorni protestano negli spazi universitari.