Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Ballerina cieca danza sul ghiaccio: il talento batte la disabilità

L’inclusione passa anche attraverso i sempre più diffusi corsi di ‘Tango Ciego’, nati per permettere alle persone non vedenti di vivere l'esperienza del tango argentino

di MAURIZIO COSTANZO -
24 marzo 2024
La giovane ballerina cieca danza con il compagno sul ghiaccio

La giovane ballerina cieca danza con il compagno sul ghiaccio

Due giovani ballerini danzano sul ghiaccio sulle note di “You are the reason” di Calum Scott. La loro performance stupisce, non solo per le capacità artistiche di cui danno prova, nonostante la loro giovane età.

Il video, che spopola su TikTok, conquista soprattutto perché la ballerina è cieca. Ed ecco che la loro diventa una performance emozionante e positiva, in cui la danza è l'amica fedele, la compagna che ti sprona e ti salva.

La difficoltà maggiore, in questi casi, non è tanto superare una disabilità ma una diversità. In gara si viene giudicati per la tecnica, e in quel caso ciò che conta è solo essere bravi, allenati, non per le caratteristiche fisiche personali. Ma quando queste condizionano inevitabilmente i movimenti la bravura sta nel riuscire ad armonizzarsi con il partner: con le prove e tanta tenacia, il feeling della coppia di danzatori aumenta e ogni singola imperfezione riesce a essere corretta dall'altro. Che non per forza è la persona con disabilità. 

Una persona cieca, come la bambina nel video, può tirare fuori capacità che non pensava neppure di avere e che da quel momento diventano il motore per superare tutte le difficoltà. L'armonia della coppia, espressa attraverso il linguaggio del corpo, grazie a una successione di passi in cui i due perdono il contatto fisico per poi ritrovarsi, trasmette al pubblico la sensazione di avere davanti un solo corpo danzante.

La giovane ballerina cieca danza con il compagno sul ghiaccio
La giovane ballerina cieca danza con il compagno sul ghiaccio

Un’esperienza che può insegnare a coloro che vivono la stessa condizione di disabilità visiva a non arrendersi, a cercare e trovare le proprie doti nascoste, e riuscire così a essere davvero se stessi. La danza può dunque portare oltre ogni limite e oltre ogni barriera. Può aiutare molto, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Si prende coscienza del proprio corpo e dello spazio che lo circonda. Per ballare, così come per praticare altre forme di sport, prendendo dei precisi accorgimenti, la vista non è dunque un senso indispensabile.

Tango e disabilità

E questo vale non solo per la danza sul ghiaccio: in molte città d’Italia atleti ciechi o ipovedenti condividono la pista da ballo con i cosiddetti ‘normodotati’. Del resto sono tante le danzatrici che quando ballano chiudono gli occhi  per concentrarsi nei passi, nella musica, nei movimenti del partner o semplicemente per assaporare il piacere che fa muovere il corpo a suon di musica.

Nel 2009, poi, sono iniziati i primi esperimenti di corsi di tango per ipovedenti e persone cieche. Ora i corsi di Tango ciego (un ossimoro solo in apparenza) si possono trovare a Verona, Torino, Trento, Venezia, Ascoli, Messina, Roma. Un’esperienza inclusiva che avviene nelle milonghe al buio. Un momento di intensa comunicazione corporea che va oltre una lezione di ballo, capace di favorire l'integrazione, la socializzazione e la fiducia in se stessi. Durante la lezione, il maestro accompagna i ballerini disegnando con le parole ogni movimento del corpo. I ballerini, toccando il corpo dell'insegnante, percepiscono i movimenti che non possono vedere. Poi, in uno scambio di posizioni, i ballerini vedenti, bendati dagli amici non vedenti, si affidano a loro e con esercizi e balli condividono le stesse difficoltà, emozioni e insicurezze.