Gli
episodi di razzismo sembrano non fermarsi più. Questa volta siamo in
Costa Azzurra dove è stato lanciato da
Sos Racism l'esperimento riassumibile con lo slogan 'Se sei
bianco l’ombrellone e lettini in Costa Azzurra
ci sono,
se sei nero, no'.
In Costa Azzurra i lettini e gli ombrelloni ci sono soltanto per i bianchi
"Se sei bianco l'ombrellone e lettini ci sono, se sei nero, no"
L’esperimento è semplice: allo stesso stabilimento si presenta prima una coppia di ragazzi
neri, poi una di ragazzi
maghrebini, e infine l’ultima, di ragazzi
bianchi. Ai primi viene risposto: "Ci dispiace,
tutto completo anche nei prossimi giorni, niente sdrai e ombrelloni,
neanche in ultima fila". Alla seconda lo stesso. Passa mezz’ora e arrivano i
giovani bianchi. Per loro
nessun problema, e non devono nemmeno fare tanta strada per buttarsi in acqua. L’esperimento si è svolto alla fine di luglio e porterà alla denuncia da parte di Sos Racism due stabilimenti balneari, uno ad
Antibes e uno a
Juan-les-Pins. In altri
otto casi non ci sono state differenze di trattamento. Lo stesso tipo di
discriminazione è avvenuta con la prenotazione telefonica. “Ho chiamato per prenotare due lettini dando un
nome dal suono africano, e mi è stato detto che
non c’era posto. Quando ho richiamato e ho dato un
nome francese, stranamente
c’erano ancora posti”, ha raccontato uno dei ragazzi.
Dominique Sopo, presidente di SOS Racism
Il fallimento della politica francese sul tema razzismo
Il
video dell'esperimento è cominciato a circolare sul web diventando virale in pochissimo tempo suscitando le reazione della politica francese. "Siamo davanti a un
razzismo sistematico nella nostra società, è insopportabile", ha dichiarato il partito di sinistra
La France Insoumise. Parole simili per
Manuel Bompard, ex direttore della campagna presidenziale di Jean-Luc Melenchon: "
Insopportabile". Anche il senatore socialista
Rachid Temal ha usato toni duri: "Siamo nel 2022 e in Francia questi sono episodi di
ordinario razzismo. Dobbiamo rafforzare strumenti di controllo e verifica e anche le sanzioni". A Juan-les-Pins e Antibes gli episodi razzisti sono frequenti. Un terzo delle spiagge private agisce in modo discriminatorio. A Marsiglia e Aix-en-Provence in due terzi dei locali e dei bar ci sono casi di razzismo. “Abbiamo riscontrato che la
discriminazione può essere basata sull’
abbigliamento, sul colore della pelle, sull’aspetto fisico e sull’origine della persona. È ingiusto e intollerabile vivere in questo modo”, ha detto
Karima Es-slimani, di Sos Racism. Secondo
Dominique Sopo, presidente di SOS Racism, "Questa situazione è il risultato di un chiaro
fallimento delle autorità pubbliche nel bandire la discriminazione razziale. Osserveremo da vicino la situazione, per vedere quale azione legale verrà intrapresa". Un rapporto del Comitato consultivo nazionale per i
diritti umani sul razzismo in Francia, pubblicato il mese scorso, afferma che la
società francese sta diventando più
tollerante: l’'indice di tolleranza' annuale è salito a 68 su 100 (è il più alto in assoluto). Però il pregiudizio
contro alcune comunità, come quelle musulmane e rom, continua a preoccupare. Nonostante questo, ogni anno in Francia circa 1,2 milioni di persone sono vittime di aggressioni a sfondo razziale e le condanne in tribunale sono circa 1000 a causa del basso numero di denunce.