Disturbi alimentari, il ministro sui mancati finanziamenti: "Fondo straordinario da 10 milioni"

Dopo l'allarme di pazienti, famiglie e associazioni durante il Question Time alla Camera Schillaci annuncia che ci saranno nuove risorse destinate alle cure per il 2024

di MARIANNA GRAZI
17 gennaio 2024
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Dieci milioni per rifinanziare il Fondo contro i disturbi alimentari. È la somma annunciata dal ministro della Salute Orazio Schillaci dopo le tante polemiche e voci critiche contro la decisione del governo di azzerare i finanziamenti.

I numeri dei Disturbi alimentari

Addirittura nei giorni scorsi era partita una raccolta fondi che andasse in qualche modo a compensare la mancanza di sostegno da parte dello Stato contro questa pandemia, che coinvolge oggi oltre 3 milioni e 600mila persone in Italia (il 90% di sesso femminile), un numero sottostimato per la difficoltà di riconoscere le reali condizioni di salute dei pazienti che spesso non si rendono nemmeno conto di esserlo.
 
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Ma soprattutto un dato costantemente in crescita, tanto che durante la presidenza Draghi, nella legge Bilancio 2022 era stato previsto un finanziamento di 25 milioni di euro in due anni per il fondo, soldi destinati alle Regioni e per aggiornare i Lea (Livelli Essenziali di assistenza) su anoressia, bulimia e sindrome di alimentazione incontrollata. Passati i due anni? Chiusi i rubinetti statali, secondo quanto previsto dal governo Meloni. E allora sui social famiglie e operatori, ma anche moltissimi personaggi noti, dello spettacolo e dello sport, hanno iniziato a manifestare la loro preoccupazione, suonando un sempre più forte campanello d'allarme contro questa scelta, che appunto mette a rischio milioni di persone. Il prossimo 19 gennaio era stata quindi messa in programma una protesta  in 19 città promossa dalla rete di studenti universitari "Chiedimi come sto" e da Fiocchetto Lilla.

Dieci milioni per il Fondo

Oggi Schillaci, rispondendo a un'interrogazione durante il Question time alla Camera, ha spiegato che nelle more dell'aggiornamento dei Lea "la legge di Bilancio 2022" aveva previsto "l'istituzione presso il ministero della Salute di un Fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione con una dotazione di 15 milioni per il 2022 e 10 milioni per il 2023". Entro il 31 ottobre, ha aggiunto, "le Regioni e Province autonome dovranno trasmettere una relazione di rendicontazione finanziaria. Per il momento sono state presentate al ministero delle relazioni intermedie da cui risulta che le Regioni hanno impegnato il 59% del finanziamento e speso solo il 3% del finanziamento complessivo".
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Dopo la decisione del governo di azzerare i fondi per la lotta ai disturbi alimentari, molti pazienti, familiare e personaggi noti hanno manifestato la propria preoccupazione

"Nelle more della piena operatività del nuovo Nomenclatore tariffario e dell'ulteriore aggiornamento dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), atteso per il primo trimestre 2024, al fine di garantire" ai pazienti "un'appropriata presa in carico da parte delle preposte strutture regionali ho in ogni caso deciso, con un emendamento che sarà proposto in conversione al cosiddetto decreto Milleproroghe, di mettere a disposizione del Fondo straordinario" dedicato, "pur in assenza della completa rendicontazione da parte delle Regioni, un fondo pari a 10 milioni di euro per il 2024".

Altre 32 prestazioni in esenzione

In risposta poi alle preoccupazioni espresse dalle associazioni di pazienti e familiari sul mancato rifinanziamento, l'esponente di governo precisa che con queste misure "sarà garantita finalmente la piena copertura finanziaria in modo strutturale per l'erogazione delle prestazioni a beneficio di tutti pazienti con tali disturbi, rendendo di fatto non più necessario un Fondo straordinario a carattere temporaneo che finora è stato sperimentato".
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Il ministro della Salute Orazio Schillaci in aula alla Camere durante il Question Time

Inoltre, grazie agli aggiornamenti dei Lea e del nomenclatore, i pazienti affetti da anoressia e bulimia potranno vedersi garantite ulteriori 32 prestazioni ambulatoriali in esenzione. "Ad oggi - ha spiegato il ministro Schillaci - i pazienti affetti da anoressia e bulimia possono vedere soddisfatto il loro diritto di usufruire in esenzione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale appropriate per il monitoraggio del disturbo".