È quasi cieca e pilota un piccolo aereo attraverso gli Usa: l'avventura di Kaiya Armstrong

La 22enne dell'Arizona, che è seguita dalla Fondazione per bambini ciechi, ha attraversato in cielo gli stati Uniti fino al Maryland, in un avventuroso viaggio di 5 giorni

di MARIANNA GRAZI -
17 ottobre 2022
Kaiya (Fondazione)

Kaiya (Fondazione)

Un piccolo miracolo dei cieli. L'americana Kaiya Armstrong, 22enne ipovedente, ha pilotato un aereo attraverso gli Stati Uniti. L'atterraggio in Maryland è stato il termine di un viaggio quasi internazionale per la ragazza dell'Arizona, che ha pilotato il Cessna in un'avventura di cinque giorni dal suo Stato natale, l'Arizona, al Nuovo Messico, attraverso il Midwest, con una tappa finale dal Kentucky. "Questo è un momento importante, non solo per me e la mia famiglia, ma per l'intera comunità dei ciechi". Il piccolo velivolo è scivolato fuori dal cielo coperto di nuvole prima di atterrare senza problemi sulla pista dell'aeroporto di College Park, in Meryland, mercoledì sera. Un piccolo gruppo di persone era riunito ad attenderlo in un silenzio di sospensione, alcuni registrando video mentre l'aereo planava verso il suolo e si fermava. Quando l'elica anteriore ha smesso di girare, la pilota è uscita vittoriosa dall'abitacolo biposto e ha srotolato un lungo bastone bianco e rosso, lo stesso che per anni l'ha aiutata a navigare nel mondo con occhi che le permettono di vedere solo pochi centimetri davanti al viso. A un palmo di naso, come si suol dire.

La Fondazione e gli "eventi challenge"

"Wow! Bel lavoro, Kaiya!" hanno esultato le decine di sostenitori, tra cui alcuni studenti che portavano cartelli con la scritta "Go, Kaiya, Go" in inglese e in caratteri Braille. Durante il viaggio Kaiya Armstrong ha avuto un copilota che ha comunicato con lei durante tutto il volo, fornendole informazioni essenziali in tempo reale. Le previsioni di maltempo l'hanno portata nella zona di Washington con un giorno di anticipo rispetto al previsto, per un viaggio che celebrava la Giornata Mondiale della Vista, concepita come un momento importante di consapevolezza e promossa ogni ottobre. Il viaggio è stato sponsorizzato dalla Fondazione per i bambini ciechi, un'organizzazione dell'Arizona che ha 70 anni e che aiuta circa 2.000 studenti di tutte le età a gestire la vita essendo ciechi o ipovedenti, come ha spiegato l'amministratore delegato Marc Ashton, presente all'aeroporto del Maryland per assistere all'atterraggio dell'intrepida ragazza.
supporters Fondazione ciechi

I ragazzi della fondazione bambini ciechi dell'Arizona applaudono l'impresa della 22enne Kaiya Armstrong

Nel caso della 22enne le ha dato anche l'opportunità di imparare a volare senza la vista completa. L'organizzazione sponsorizza "eventi challenge" per gli studenti, come un'escursione sul monte Kilimanjaro, una nuotata all'isola di Alcatraz e la sfida alle rapide del fiume Colorado. Il gruppo ha seguito con ansia le tappe di Armstrong attraverso un'applicazione GPS a partire da Phoenix, per poi essere dirottato dal Colorado a Las Vegas a causa del maltempo e continuare ad atterrare e decollare in direzione est. "Si tratta davvero di dare ai nostri ragazzi quel momento di gloria per il resto della loro vita, per seminare fiducia", ha aggiunto Ashton. Questo volo è stato ideato per ispirare, per dimostrare che se una donna cieca è riuscita a volare attraverso il Paese, allora anche altri non vedenti o ipovedenti possono sforzarsi di essere qualsiasi cosa scelgano nella vita", ha detto ancora Ashton. L'organizzazione ha portato con sé diversi adolescenti per applaudire l'atterraggio e presentarli a Washington. "È stato un evento straordinario che non avrei mai pensato fosse possibile", ha detto Marilin Huinac, una studentessa di 16 anni. "Sta facendo questo per noi. Possiamo fare qualsiasi cosa. Come ha detto lei, 'Non ci sono limiti'".

La vicenda di Kaiya Armstrong

Kaiya Armstrong

Kaiya Armstrong alla guida del Cessna

La vista di Armstrong ha cominciato ad indebolirsi quando aveva 14 anni: un giorno aveva deciso di fare un giro in bicicletta ma dopo pochi minuti dalla partenza il mondo intorno a lei è diventato confuso e, spaventata, la giovane è tornata subito a casa per dirlo a sua madre, Kamla Armstrong. Questa pensava che avesse semplicemente avuto una reazione allergica a qualcosa ma ben presto, guardando la figlia, negli occhi ha capito che c'era qualcosa di profondamente sbagliato. "La sua pupilla si era gonfiata. Sembravano le orecchie di Topolino rovesciate", ha detto la mamma in un'intervista. I genitori raccontano che la loro bambina ha subito tre interventi chirurgici che promettevano miglioramenti, ma che hanno lasciato la sua vista solo più offuscata. Ci sono voluti anni prima che i medici dicessero che il problema era dovuto a una malattia autoimmune. Nel corso degli anni, la vista di Armstrong si è ulteriormente deteriorata e lei ha affrontato il liceo senza supporto medico o accademico, cadendo dai marciapiedi e sbattendo contro le cose, ricorda ancora la sua famiglia. Per questo all'ultimo anno le hanno acquistato un bastone guida, affidandosi ai video su YouTube per imparare a usarlo. Kaiya ha raccontato che la sua vita ha avuto una svolta quando, a 19 anni, ha scoperto la Fondazione. Qui ha trovato il supporto necessario per intraprendere un percorso che l'ha portata a imparare il Braille e a frequentare il community college, dove ora studia criminologia, e anche per il futuro ha le idee ben chiare: vuole frequentare la facoltà di legge.