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Vi ricordate di Silvia Stoyanova? È la ragazza con disabilità esclusa dal concerto di Taylor Swfit anche se ha pagato un biglietto Vip, fronte palco, da 300 euro. La 35enne milanese in sedia a rotelle, ha denunciato quella che, a tutti gli effetti, è un'ingiustizia. E si fa portavoce di tante richieste come la sua: non solo legittime ma vere e proprie battaglie di civiltà in un Paese che voglia essere all'avanguardia nell'inclusione e accessibilità. Perché anche un concerto può diventare il pretesto per escludere, invece, chi vive già tra mille ostacoli dovuti non tanto alla propria condizione quanto a come questa è considerata nella società.
Purtroppo i suoi scrupoli non sono bastati. Una volta esaurite la vendita dei biglietti per il concerto di Taylor Swift è arrivata la doccia fredda: "Una volta volta chiuse le vendite effettivamente l'agenzia ha iniziato a occuparsi anche di noi, mandando a destra e a sinistra mail in cui decideva chi fare entrare e chi no. Il criterio con cui sono state prese tali decisioni non è mai stato reso noto - spiega Stoyanova – o scritto nero su bianco sul sito degli organizzatori. Purtroppo, essendo un evento privato, questa agenzia può gestire le cose come più le pare e piace. Io rientro tra le persone che sono state escluse dall'evento". La ragazza non ci sta e prova a contattare l'agenzia "comunicando loro che mi sono comprata un biglietto VIP zona prato fronte palco" ma non si aspettava certo una risposta come quella ricevuta: "In ogni caso, seduta sulla sedia a rotelle, non puoi partecipare pure avendo quel biglietto".
Quindi, pur non essendoci ostacoli, non potrà accedere al prato per... la sua carrozzina. Nessun problema, invece, per chi può camminare con le proprie gambe. Se non è discriminazione questa! "Inoltre, nella mail che mi hanno mandato mi hanno invitato a non contattarli ulteriormente – aggiunge la 35enne – in quanto sarebbero stati loro a ricontattarci qualora qualcuno decidesse di non partecipare più all'evento, o SE i posti per disabili dovessero aumentare".
Perché, continua la donna, "Si parla sempre di quanto bisogna aiutare sempre di più le persone fragili, abbattendo barriere e muri che li dividono dal mondo, quindi sembra assurdo che tutto questo stia accadendo proprio al concerto di una delle artiste più impegnate nei confronti dei fragili". "In Italia per fortuna abbiamo un precedente grazie ad una ragazza che si è battuta per una seconda pedana per disabili all'Arena di Verona, quindi sappiamo che è possibile - ha concluso nel suo appello -. Chiedo agli organizzatori di smettere di vederci come persone di serie B".

Taylor Swift è una delle artiste più impegnate nella difesa dei più fragili
La petizione su Change.org
A inizio agosto, appena qualche settimana fa, Silvia aveva lanciato una petizione su Change.org, che ad oggi ha raggiunto oltre 32 mila firme di persone che vogliono sostenere la sua causa. Nella sua campagna Stoyanova ha chiesto agli organizzatori dei concerti della pop star statunitense, che si terranno il 13 e 14 luglio 2024 a San Siro (Milano), di aggiungere un'ulteriore pedana per permettere a tutti i fan con disabilità di assistere all'evento.Silvia, esclusa dal concerto

Silvia Stoyanova racconta di essere stata esclusa dall'evento a San Siro il 13 e 14 luglio 2024

Il video sui social in cui Silvia racconta la sua vicenda e chiede una pedana per il concerto di Taylor Swift a Milano nel 2024
La richiesta rilanciata su Instagram: "Un posto per Silvia"
"Io voglio battermi affinché quel SE si trasformi in qualcosa di concreto". Da qui la richiesta di avere una pedana aggiuntiva per i disabili: "Mi rendo conto che sia impossibile far entrare tutti i disabili che hanno inviato la loro richiesta, ma siamo certi che la costruzione di un ulteriore spazio, seppur limitato, possa permettere a qualche persona in più di assistere al concerto".
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