![Uno screenshot dal video di Fabrizio Corona Uno screenshot dal video di Fabrizio Corona](https://luce.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NTMzZGU2ZDYtNzYwOS00/0/image.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Uno screenshot dal video di Fabrizio Corona
Siamo stati ripresi da Fabrizio Corona. Ebbene sì, nel corso della quinta puntata di Falsissimo, il suo nuovo format YouTube, il quasi 51enne imprenditore della comunicazione ha mostrato il titolo del nostro articolo in cui affermavamo che le sue operazioni verità (sui Ferragnez e non solo) travalicano il puro gossip. Nel farlo, ha respinto al mittente le accuse di violenza e bullismo che parte della stampa ha espresso nei confronti dei contenuti, dei modi e dei toni con cui ha trattato vicende private di personaggi pubblici. Ma la frase che più ci ha colpiti è un’altra. Parlando di (e con) Achille Lauro, che ha tacciato il suo modo di fare giornalismo come qualcosa di simile alla violenza sulle donne, Corona ha detto: “Trump ha vinto le elezioni, questa roba qui woke è morta”.
E ha ragione. Il vento è definitivamente cambiato, il politically correct ha perso. O meglio, il politicamente corretto è riuscito a educare chi era disposto a farsi educare, chi ha capito che dire parole come “cicc*one”, “hand***ppato”, “fro*io” era sbagliato e feriva intere categoria di persone. Ma al tempo stesso ha creato schiere di scontenti, che per qualche anno sono rimasti nell’ombra, spinti lì della riprovazione altrui. Ma da qualche tempo, e in modo particolare dall’elezione di Trump, gli argini si sono rotti. I politicamente scorretti non temono più il giudizio, anzi disprezzano chi li giudica, disprezzano “questa roba woke”. Fateci caso: vale tutto, si può dire tutto. L’offesa come cifra stilistica di politici, giornalisti, personaggi famosi e persone comuni.
Per volare un po’ più in alto dei tradimenti dei Ferragnez, basti pensare a Donald Trump, che da giorni ha sdoganato l’ipotesi di togliere i palestinesi da Gaza, sostenendo che i gazawi non avrebbero diritto a tornare. A casa loro, nella loro terra. Nessuno finora aveva usato termini così espliciti. Lo stesso Fabrizio Corona usa parolacce (che non riproponiamo) per definire la sua arcinemica Selvaggia Lucarelli.
Quindi sì, purtroppo ha ragione lui. Ma continuiamo a pensare che questa roba qui, l’anti woke, non ci piace e non ci piacerà mai. Perché è un attimo passare dall’altra parte della barricata ed essere preso di mira da chi non ha filtri.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare (Martin Niemöller)