Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Figli di coppie gay, l’Europa condanna l’Italia per lo stop alle registrazioni

"Tale azione costituisce una violazione diretta dei diritti dei minori". Il ministro Antonio Tajani: "Nel nostro Paese i bimbi sono sempre e comunque tutelati"

di BARBARA BERTI -
30 marzo 2023
Stop ai figli per le coppie gay: l'Europarlamento condanna il governo Meloni

Stop ai figli per le coppie gay: l'Europarlamento condanna il governo Meloni

Figli di coppie gay: l’Europa condanna l’Italia (il governo Meloni) per lo stop alle registrazioni. Il provvedimento era nell’aria già da qualche giorno e adesso è arrivata l’ufficialità: il Parlamento europeo ha approvato l’emendamento al testo della risoluzione sulla “Situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea” che “condanna le istruzioni date dal governo italiano alla municipalità di Milano di sospendere la registrazione delle adozioni delle coppie omogenitoriali”. Il Parlamento europeo “ritiene che questa decisione porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli; ritiene che tale azione costituisca una violazione diretta dei diritti dei minori, quali elencati nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 1989”.
Manifestazione de I Sentinelli, Famiglie Arcobaleno e Cig Arcigay

Manifestazione de I Sentinelli, Famiglie Arcobaleno e Cig Arcigay

La risoluzione fa il punto sulla valutazione della Commissione sullo stato di diritto per il 2022 ed evidenzia preoccupazioni specifiche in diversi Stati membri dell'Ue. La votazione per alzata di mano in sessione plenaria ha raggiunto una grande maggioranza, mostrando disomogeneità all'interno del partito Popolare europeo con le delegazioni dei Paesi nordici e quella portoghese a favore dell'emendamento. Al contrario, la delegazione di Forza Italia ha votato in difesa della decisione del governo italiano. La delegazione popolare tedesca, una delle più numerose all'Eurocamera, ha dato invece libertà di voto ai suoi. Nel testo dell’emendamento, presentato dal gruppo di Renew Europe e supportato da Sinistra, Verdi e Socialisti, si “esprime preoccupazione per il fatto che tale decisione (quella dello stop alle registrazioni dei figli di coppie gay, ndr) si iscrive in un più ampio attacco contro la comunità Lgbtqi+ in Italia”, e quindi il testo “invita il governo italiano a revocare immediatamente la sua decisione”.

Le reazioni politiche

E le reazioni italiane non si sono fatte aspettare, con Fratelli d'Italia che critica pesantemente l'Europa. Secondo Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, "con questo voto l'Europarlamento non solo si fa beffa della normativa vigente in Italia e di una sentenza della Cassazione, ma di fatto si schiera in favore della maternità surrogata, pratica inumana e degradante per la donna. È così che le radici giudaico-cristiane dell'Europa, sulle quali i padri fondatori hanno edificato l'Unione, vengono sacrificate da questo Parlamento sull'altare del dominante pensiero unico. Ma tra un anno, grazie alla democrazia, i cittadini europei avranno la possibilità attraverso il voto di cambiare i propri rappresentanti. Un forte ringraziamento agli europarlamentari di Fratelli d'Italia e di tutto il centrodestra italiano che hanno difeso la civiltà votando contro la condanna". La deputata Fdl Alessia Ambrosi affida il suo pensiero a Twitter: "In pratica, si condanna il governo italiano per aver fatto rispettare la legge italiana: orgogliosi di 'condanne' così!". Sulla decisione dell'Europa interviene anche il ministro Antonio Tajani. "Qui c'è un voto su un emendamento che non cambia la legge italiana. E questa la cambia il Parlamento italiano. Le leggi vanno sempre e comunque rispettate piaccia o non piaccia: se c'è la forza di cambiarla lo deve fare il nostro parlamento" dice il vicepresidente del Consiglio dei ministri nel governo Meloni. "In Italia i bambini sono sempre e comunque tutelati - insiste Tajani -. Per principio va respinta qualsiasi ipotesi di dare giustificazione giuridica all'utero in affitto. La maternità e la paternità non sono un gioco, né un mercimonio o una scelta utilitaristica". Opposto pensiero arriva dal Movimento 5 Stelle. "I diritti non si discutono e il Parlamento europeo ha messo un punto alle vergognose polemiche di questi giorni sulle famiglie omogenitoriali ad opera degli esponenti del governo Meloni" tuona l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo, coordinatore del Comitato per i rapporti europei e internazionali del Movimento 5 Stelle e vicepresidente dell'intergruppo Lgbtqi+ del Parlamento europeo. E aggiunge: "Quanto sta accadendo in Italia è vergognoso e ci mette al livello di governi quali quelli di Ungheria e Polonia, discriminando le famiglie Lgbtqi+ e minacciando i diritti dei figli". Quindi l'europarlamentare: "L'estrema destra italiana viene così messa all'angolo e condannata dall'Europa. Adesso il governo faccia un passo indietro e riveda la sua decisione". L'associazione "Pro Vita & Famiglia", invece, si schiera a favore del governo Meloni e, quindi, attacca l'Europa per questa decisione. "L'ingerenza del Parlamento Europeo che condanna l'Italia per lo stop alle trascrizioni dei figli delle coppie gay è gravissima e vergognosa. Non esistono figli di coppie gay. Due uomini e due donne non possono avere figli. Esistono bambini di cui coppie gay si sono dotate sfruttando pratiche barbare e illegali nella gran parte del mondo come l'utero in affitto e la compravendita di gameti umani" dichiara il portavoce di Pro Vita & Famiglia Jacopo Coghe. E prosegue: "A violare i diritti di quei bambini non è lo Stato che non riconosce all'anagrafe il padre-bis o la madre-bis, ma la stessa coppia che pianifica a tavolino di privare un bambino del papà o della mamma. Perciò la retorica della difesa dei diritti dei bambini è la prova di una ipocrisia vergognosa. I figli non si comprano. Ci aspettiamo quindi che il Governo non si lasci intimidire e continui sulla sua strada".