Stava scappando Filippo Turetta, 22 anni, accusato di aver ucciso la sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin. Dopo averla ammazzata, si è quindi dato alla fuga. In questi giorni le teorie e le ipotesi sono state varie. Ad un certo punto si è pensato anche: "l'avrà uccisa e si sarà tolto la vita anche lui". Invece no. Ha provato a fuggire.
Il mandato di cattura internazionale
Ma su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale, era praticamente impossibile farla franca. E infatti questa mattina, dopo che ieri è stato ritrovato il corpo della giovane vittima, lui è stato fermato in Germania.Filippo Turetta: da "bravo ragazzo" a omicida
"Quel bravo ragazzo" di cui si parlava fino a pochi giorni fa. Quell'ex fidanzato rimasto amico, premuroso e riservato, oggi - dopo una settimana di ricerche e narrazioni - è accusato di omicidio. Passando, tra l'altro, in nemmeno 24 ore, dall'accusa di tentato omicidio a omicidio e forse ora spunta pure la premeditazione. Un percorso assolutamente logico che segue la naturale evoluzione delle indagini, questo è certo, ma che ha finito per condizionare anche la narrazione di questi giorni e, di conseguenza, l'immagine di lui agli occhi dei lettori. Quella che era iniziata sui giornali come la scomparsa dei due "ex fidanzatini" è finita come l'ennesimo caso di femminicidio. Nel mezzo c'è il racconto di un ragazzo ancora legato alla sua ex, tanto da rimanerle amico. Un ragazzo ancora "innamorato" a tal punto da non volerla perdere che subito dopo diventa quello che poi effettivamente si è rivelato: un ex fidanzato possessivo e morboso, a tal punto da ucciderla.La scoperta del corpo di Giulia Cecchettin
Il corpo indifeso di Giulia Cecchettin è stato trovato ieri. Era in un canalone lungo la strada che dal lago di Barcis conduce alla stazione turistica di Piancavallo, in località Pian delle More, in provincia di Pordenone. E' stata uccisa con svariate coltellate alla testa e al collo. Poi il suo corpo è stato gettato da una scarpata, là dove le betulle cedono il passo ai pini. Prima, però, Giulia Cecchettin è stata presa a calci e pestata da Filippo Turetta in un parcheggio di Fossò (nel Veneziano) fino a perdere i sensi, per poi essere caricata, completamente coperta di sangue, in macchina. A Piancavallo, su una piccola altura isolata, poco prima di una serie di tornanti, su una curva, è stata gettata oltre il piccolo guardrail.La fine della fuga del 22enne
Lui è stato fermato questa mattina in Germania grazie a un mandato di arresto internazionale: lo comunica l'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma poco fa, ed ha informato i genitori.
Chi diceva di amarla, ma in realtà voleva solo possederla, forse aveva addirittura pianificato tutto. Stando alle ricostruzioni, infatti, pare che nella cronologia del suo pc siano state trovate ricerche su kit di sopravvivenza e su sentieri di alta montagna nella zona del Tirolo. "L'amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L'amore vero non picchia, non urla, non uccide": è solo uno dei moltissimi messaggi di solidarietà lasciati su Facebook sul profilo di Gino Cecchettin, il padre di Giulia.