Il Senato francese si è espresso a favore dell'iscrizione nella Costituzione della "libertà della donna" di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza (ivg). Nella formulazione votata dai parlamentari viene abbandonata la nozione di "diritto" tanto cara alla sinistra, ma il via libera permette alla proposta legislativa di proseguire il suo cammino.
La Camera Alta d'Oltralpe ha votato la proposta (già approvata con la precedente formulazione dalla Camera lo scorso novembre) mercoledì sera, 1° febbraio, al termine di un acceso dibattito, con 166 voti favorevoli e 152 contrari. Come previsto, infatti, rispetto al via libera dei deputati (con uno storico accordo tra centristi e radicali) la battaglia nell'aula del Senato è stata più accesa e la decisione non era scontata, visto che la maggioranza dei seggi è strettamente in mano alla destra neogollista dei Rébuplicains che, lo scorso ottobre, aveva già respinto la prima proposta. A dispetto dei pareri negativi, arrivati anche dall’estrema destra, da Rasemblement National di Marine Le Pen al movimento Reconquête di Eric Zemmour, la proposta compie invece un passo avanti fondamentale, che potrebbe presto rendere la Francia il primo Paese a riconoscere l’aborto come diritto costituzionale. C'è solo un piccolo dettaglio: è stata abbandonata la nozione di "diritto" all'ivg. "È una vittoria incompleta", commenta Fabienne El Khoury, portavoce dell'associazione 'Osez le féminisme !', deluse dal fatto che la formulazione non contenga più il termine previsto invece in una prima versione approvata a novembre dall'Assemblea Nazionale. Rispetto a quella il testo del Senato è stato interamente riscritto attraverso un emendamento del senatore repubblicano, Philippe Bas. Quest'ultimo propone di completare l'articolo 34 della Costituzione con la formula seguente: "La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà della donna di porre fine alla sua gravidanza". Nonostante tutto, il Partito socialista ha immediatamente espresso soddisfazione per quello che considera un "progresso maggiore per il diritto delle donne" mentre gli ecologisti parlano di "vittoria storica". "È storico", è stata inoltre la reazione su Twitter della capogruppo della France Insoumise all'Assemblea Nazionale, Mathilde Panot, anche se il cammino legislativo per la definitiva adozione del provvedimento è ancora lungo.Le sénat vote pour inscrire l'#IVGDansLaConstitution
Une victoire féministe et un acte politique puissant pour les droits des femmes en France et symboliquement dans le monde. Mais c'est une victoire incomplète. Les mots comptent, et n’ont pas le même poids juridique. pic.twitter.com/mwCEa3BGHT — Osez le féminisme ! (@osezlefeminisme) February 1, 2023