Dopo l’aborto anche i diritti delle persone Lgbtq+ spariscono dal documento conclusivo del G7. questo l’annuncio di questa mattina, dopo le indiscrezioni di Bloomberg. Ora però arriva la smentita, con una nota ufficiale. “La notizia pubblicata da Bloomberg, secondo la quale nel comunicato finale G7 potrebbe essere tolto ogni riferimento ai diritti delle persone Lgbt, è priva di ogni fondamento. La Presidenza italiana smentisce categoricamente questa ricostruzione”.
In una bozza del comunicato finale firmato dai cosiddetti Grandi, i rappresentanti di stato e di governo dei Paesi coinvolti riuniti da ieri in Puglia – vista la presidenza italiana del vertice – a cui questa mattina si è aggiunto Papa Francesco, che l’agenzia di stampa americana Bloomberg avrebbe visionato in esclusiva, sarebbe stato tolto ogni riferimento alla protezione “dell'identità di genere e dell'orientamento sessuale” della comunità Lgbt, riferimento che era invece presente nel comunicato finale del G7 di Hiroshima.
Secondo Bloomberg, inoltre, con la partecipazione del Pontefice al vertice dei leader del Gruppo dei Sette si “vedrà un significativo passo indietro in termini di diritti”. I riferimenti sono ovviamente al conservatorismo della Chiesa cattolica, viste anche le varie dichiarazioni delle ultime settimane di Papa Francesco, sulla ‘frociaggine’ in Vaticano e sui seminaristi dichiaratamente gay.